Il futuro di PlayStation Move
Una tech demo ci mostra le potenzialità del controller.
Richard Marks è una delle menti creative alle spalle della svolta "motion sensing" di Playstation, partita con Eyetoy e culminata in Playstation Move.
Eurogamer ha incontrato Marks per assistere ad alcune demo tecniche create dal suo team e per fare quattro chiacchiere più approfondite su Playstation Move.
Queste dimostrazioni sono le stesse che Sony distribuisce agli sviluppatori per far capire le possibilità e la flessibilità del nuovo controller. Non pecchiamo di esagerazione nel dire che ciò che abbiamo potuto apprezzare eclissa qualunque titolo Move visto fino ad ora.
Grazie alle superbe risorse a disposizione di Eurogamer TV siamo in grado di mostrarvi tutta la presentazione di Marks, video delle demo inclusi, così da farvi apprezzare senza filtri ciò che Move è in grado di fare.
La prima impressione di Move, specialmente quando è stato rivelato alla GDC, è stata quella di un gameplay che non si discosta molto da ciò che abbiamo già visto col Wii, con l'ovvio contorno di divertenti e veloci minigiochi, creati per piacere a un certo tipo di pubblico. Titoli come Move: Start the Party, Sports Champions e Tv Superstar sono palesemente modellati sullo stesso tipo di giocatori che si sono appassionati allo stile di gioco "casual" del Wii.
Ma ciò che è stato mostrato nella presentazione di Richard Marks fa capire che, ovviamente, sotto Move c'è molto di più, e i giochi visti fino ad ora danno soltanto un'idea di questo potenziale. Ovviamente questi titoli di lancio fanno anche un ampio uso del Playstation Eye, che dà il suo meglio in Move: Start the Party.
In quella che Sony ha definito "realtà aumentata" (uno dei tormentoni del futuro insieme al 3D), le immagini catturate dalla fotocamera a 60fps si mixano con gli oggetti tridimensionali renderizzati in real time per creare un'esperienza di gioco sicuramente diversa rispetto al Wii.
Tuttavia l'estrema precisione di Move non è un fattore così importante nei titoli casual. Il succo della presentazione infatti è come questa precisione possa essere impiegata per elaborare sistemi di controllo e meccaniche di gioco mai viste fino ad ora, che sia il Wii sia Kinect non sono in grado di eguagliare.
La tecnologia c'è, le librerie ci sono, i concetti base ci sono e le potenzialità che emergono da queste demo sono impressionanti. La questione che rimane sul tavolo è se sviluppatori e publisher vorranno e saranno in grado di creare titoli esclusivi per Move che utilizzino a pieno l'enorme potenziale di questo hardware.