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Numen: Contest of Heroes

Guerre mitologiche in digital delivery.

Se torno con la memoria agli ormai lontani anni delle medie, ricordo che una delle cose che più mi facevano sorridere studiando mitologia era che il pantheon delle divinità greche presentava un campionario di personaggi che al confronto Beautiful gli faceva un baffo: amicizie, odi, amanti, tradimenti, doppi giochi e maledizioni, facevano degli abitanti dell'Olimpo una sequela di individui dal basso profilo, affetti dal peggior campionario di vizi che l'umana natura conosca.

In molti poemi questi teatranti inoltre non facevano altro che muovere le fila dei poveri burattini umani, scegliendo del loro destino a seconda dell'umore o del conflitto del giorno; insomma, la situazione generale per i poveri ellenici era tutt'altro che consolante.

A prescindere delle considerazioni storiche e filosofiche che se ne possono trarre, devo però confessare che è stata con malcelata curiosità che mi sono calato nelle vicende di Numen: Contest of Heroes, titolo uscito solo di recente in Europa sebbene nei paesi dell'Est sia reperibile già da tempo.

La varietà dei mostri che troverete sul vostro cammino è sicuramente un punto a favore per questa produzione a basso costo.

Quasi a farlo apposta, scoprire che anche le vicende narrate in questo titolo di Cinemax ponevano al centro della trama una guerra tra Dei non ha quindi fatto altro che ben predispormi alla prova.

Identificare la tipologia a cui Numen appartiene non è esattamente compito facile, visto che a fianco di un gameplay richiamante in maniera diretta quello di Diablo & figli, troviamo un'interfaccia ispirata più al mondo dei giochi di ruolo online che non a generi dal clic feroce.

Detto questo credo di non sbagliare nell'affermare che il team ceco abbia cercato di fondere l'intuitività del primo genere con l'accessibilità del secondo e il risultato complessivo può essere considerato sicuramente positivo.

Una volta scelto se impersonare un ragazzo o una ragazza, senza poter scegliere se modificarne o meno i tratti somatici, dovrete stabilirne le caratteristiche principali e qui interviene il primo spunto degno di nota: per decidere infatti se intraprendere la via del guerriero, del mago o del ranger, dovrete infatti semplicemente portare avanti le prime quest (fra cui una particolarmente "toccante") e a seconda di come affronterete i nemici che si pareranno sulla vostra strada, delineerete il destino del vostro eroe.

Certo che un eroe con un'armatura fa tutto un altro effetto.

A questa prima scrematura ne segue poi una seconda non appena abbandonerete l'isola natia: sarà infatti il momento di decidere per che squadra mitologica giocare, scegliendo una fra le tre divinità disponibili (tre per ogni classe per un totale di nove possibilità) e promettendo così fedeltà al proprio protettore. Ogni scelta permette ovviamente di acquisire nel tempo poteri peculiari, in modo che il proprio alter ego cresca e prosperi secondo le nostre inclinazioni.

Visto e considerato che essere un eroe senza qualche impresa da affrontare risulta alquanto noioso, ecco arrivare il rovescio della medaglia per essere il prediletto di un dio: vi verrà chiesto infatti di recuperare la falce di Crono, cercando al contempo di riuscire nella vostra impresa prima degli altri otto eroi appartenenti ad altre divinità. In questa sorta di campionato divino potrete così decidere se seguire solo la trama principale o se in determinate occasioni sfidare a duello gli altri concorrenti, così da acquisire ancora più benevolenza (e vantaggi) da parte del vostro nume tutelare.

Numen: Contest of Heroes.
Avatar di Roberto Bertoni
Roberto Bertoni: Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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