Battlefield: Bad Company 2 - Vietnam
La sporca guerra dei DICE.
Tra tutte le schifose guerre combattute dall'uomo, il conflitto in Vietnam è probabilmente quello con la colonna sonora migliore. Almeno questo è quello che mi hanno insegnato i film, perché se devi andare a morire a migliaia di chilometri da casa, tanto vale farlo con i Creedence nelle orecchie. E a quanto pare i DICE, con questo Battlefield Bad Company 2: Vietnam, sembrano assolutamente d'accordo con me.
Basta guardare il trailer che annuncia questo add-on per rendersene conto: qualche secondo di "Fortunate Son" dei Creedence Clearwater Revival, giungla, spari e un elicottero Huey che sorvola la zona di guerra. Non ci sarebbe neppure bisogno del sottotitolo "Vietnam" per capire dove siamo.
Ma per farvi sentire a casa non basta un'ampia selezione di successi degli anni '60 e '70, per questo i DICE stanno lavorando sodo per fare in modo che l'espansione sia il più fedele possibile al periodo storico, armi e mezzi inclusi. Pensate alla possibilità di guidare uno Huey, un elicottero maneggevole e dotato di una discreta potenza di fuoco, con un po' di musica giusta come sottofondo mentre crivellate gli avversari: non vi viene già l'acquolina in bocca?
Ovviamente non può mancare il fucile più fucile che c'è, sua maestà l'AK-47, corredato del suo tipico rumore in fase di sparo e ricarica (chiedete al Sergente Gunny Highway se vi serve una dimostrazione). Quello disponibile nella demo giocabile appariva rugginoso e tenuto insieme con nastro e bende, il che era una cosa perfettamente normale in quel periodo, soprattutto per un fucile che spara in qualunque condizione.
Avremo a disposizione un nuovo lanciagranate, modellato su quelli che venivano utilizzati durante il conflitto vietnamita e un lanciarazzi basato sui modelli in dotazione negli anni '60 e '70 dall'esercito nord vietnamita; le munizioni invece appaiono come vecchie scatole di latta piene di ruggine.
Gli ingegneri vietnamiti saranno dotati del micidiale fucile PPSH (avrete sicuramente fatto la sua conoscenza in qualche campagna russa di Call of Duty) e di un saldatore per rattoppare i veicoli. I medici invece possono contare su un mitragliatore, sempre basato su quelli presenti all'epoca, oltre a razioni d'emergenza e siringhe in grado di riportare in vita i compagni caduti.
Buone notizie per chi adora fare il cecchino, che a detta di DICE "è la classe più interessante": il suo fucile non è più a colpo singolo ma automatico, così non dovremo ricaricare dopo ogni colpo, tuttavia ha un rinculo decisamente più marcato.
Probabilmente il più interessante tra tutti i nuovi giocattoli è la dinamite: il C4 è per tempi più civilizzati, adesso dovremo posizionare i candelotti e stendere abbastanza filo per essere lontani quando arriverà il momento di fare i botti.
Per andare in giro per la mappa non c'è solo lo Huey: i vietnamiti potranno utilizzare una nuova jeep, mentre gli americani potranno contare sui tank dell'epoca. Ma occhio a usarli nel modo giusto, perché nella realtà hanno vinto quelli senza tank...
Nella mappa di Phu Bai la prima cosa che si nota sono distese e distese di campi di riso. Nel briefing pre-missione verremo informati del fatto che questi campi vengono utilizzati dai vietnamiti del Nord per fornire cibo alle truppe, e che i marine devono assolutamente impossessarsene.
I campi sono circondati da maestose montagne, palme e capanne di legno, proprio come nei film (e come nell'attuale Vietnam). I DICE hanno creato delle mappe che sono dei veri e proprio parchi giochi per chi adora nascondersi, tendere imboscate e far saltare le cose. L'ambiente appare realistico, autentico e dettagliato, e dovrebbe essere parecchio divertente da esplorare, soprattutto imbracciando le nuove armi.
Detto questo, BC2: Vietnam non sembra in grado di introdurre sconvolgenti innovazioni nel panorama degli FPS multiplayer, e neppure di presentare soluzioni particolarmente elaborate.
D'altronde è bene ricordarsi che stiamo parlando di una espansione, non di un sequel, e se cerchiamo aria nuova è verso la modalità Onslaught che dobbiamo gettare il nostro sguardo. Va anche detto che con un 8/10 appuntato sul petto e le belle parole spese dal Congia per il multiplayer, non è che ci fossero proprio tante cose da cambiare in Battlefield: Bad Company 2, quindi possiamo anche smettere di mugugnare e cominciare a sparare.
In poche parole, i fan di Battlefield possono tranquillamente sedersi, rilassarsi ed aspettare quello che sembra essere un'altro gran bel prodotto firmato DICE. Magari iniziate ad ascoltare un po' di Creedence Clearwater Revival, tanto per entrare nel clima giusto.
Battlefield: Bad Company 2: Vietnam uscirà quest'inverno per PC, PS3 e Xbox 360.