Disney Epic Mickey
Topolino invade il mondo dei videogiochi.
Quando si diffuse la notizia che Warren Spector, Mr. Deus Ex (Machina), avrebbe lavorato su un progetto dedicato a Topolino e che lo stesso titolo sarebbe stato un'esclusiva per la bianca console Nintendo, il tremito della forza scorse potente fra i videogiocatori di tutto il mondo.
Riuscire a portare la creatura di Walt Disney sugli schermi in bassa definizione, riuscendo al contempo a rinfrescare un franchise da molti bollato come territorio di pupi da latte, non era infatti un'impresa da tutti i giorni.
Tuttavia, dopo aver provato l'ultima fatica di Junction Point, sembra proprio che la storica fabbrica dei sogni abbia visto lungo affidando il tutto alla fantasia del creativo americano e i risultati ottenuti attestano senza ombra di dubbio che c'è ancora spazio per Topolino nel nostro mondo, un Topolino capace di entrare a testa alta nel regno di Wiimote e Nunchuk.
Se catalogare Epic Mickey all'interno di un genere ben definito è abbastanza agevole, vista la sua anima essenzialmente platform, diventa più difficile riuscire a carpirne l'essenza e le sfaccettature verso cui i programmatori hanno stabilito di condurre il proprio progetto: inno ai fumetti che furono? Lotta per la fantasia la potere? Rivalutare la Wii come console "adulta"? Direi tutto questo e molto altro ancora.
Narrativamente le premesse sono semplici: Topolino, dopo aver creato per sbaglio Macchia Nera, viene portato da questi, diversi anni dopo, nel mondo di Wasteland, il regno dove i personaggi Disney dimenticati riposano in pace.
Liberatosi dalle grinfie di uno scienziato pazzo che cerca di carpirne il cuore e dopo aver fatto la fugace conoscenza con Oswald (il suo fratello minore scordato dai più), il suo scopo sarà semplicemente uno solo: riuscire a tornare a casa, trovando se possibile il tempo di salvare il mondo in cui è capitato dalle grinfie del malvagio inchiostro.
Sulla carta tutto molto facile se non entrasse in gioco quella che è la caratteristica fondamentale di Epic: poco prima di essere travolto nel mondo delle opere dimenticate, il nostro è riuscito a portare con sé il pennello della creazione, strumento grazie al quale otterrà poteri particolari. Dopo essere stato istruito sullo stato delle cose da Gus, rappresentante del popolo dei Gremlin, soverchiato dal male giunto in quel mondo, l'eroico topo scoprirà così di poter intervenire sulla struttura stessa delle cose.
Topolino può infatti utilizzare il pennello, sfruttando il Wii mote come mirino, per lanciare alternativamente pittura per creare e solvente per distruggere tutto quello che capiterà sotto il suo getto.