Uncharted: Golden Abyss
Drake a portata di mano.
Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di Uncharted 3: l'Inganno di Drake!
Quello a cui siamo di fronte è un titolo della saga di Uncharted che gira su un dispositivo portatile. La cosa suonerebbe impressionante già di per sé, ma per comprendere al meglio le implicazioni di un'affermazione di questo tipo, dovete perlomeno conoscere l'universo che i ragazzi di Naughty Dog hanno saputo plasmare nel tempo.
La saga di Drake è infatti caratterizzata da un susseguirsi di avventure costruite su solide dinamiche di gioco in terza persona, il tutto condensato in produzioni dai valori hollywoodiani incorniciate con alcune delle più affascinanti ambientazioni di questa generazione di console.
Sony Bend ha studiato questa alchimia più vicino di chiunque altro, passaggio peraltro obbligato visti gli obblighi morali che un titolo come Uncharted: Golden Abyss si porta sulle spalle: stiamo parlando infatti di un nuovo capitolo delle avventure di Nathan Drake e, soprattutto, di un titolo che giocoforza diventerà presto uno dei giochi di punta della prossima NGP.
Avendo già alle spalle Resistance Retribution per PSP, i ragazzi di Oregon rischiano seriamente di diventare la cover band ufficiale in casa Sony, ma d'altro canto davanti a sé hanno perlomeno la sicurezza di aver dimostrato di poter portare avanti un lavoro di questo calibro. Per Golden Abyss lo studio ha così imitato la formula di Naughty Dog non risparmiandosi però la possibilità di esplorare le nuove potenzialità offerte dalla NGP.
Quello che più stupisce di questo spin off è l'impatto visivo che offre: la serie di Uncharted è conosciuta soprattutto per le meravigliose ambientazioni in cui il protagonista si muove e da quanto sembra queste, riproposte sui 5 pollici OLED della nuova PSP, non hanno perso nulla del loro smalto.
Snocciolare alcuni numeri aiuterà a rendersi meglio conto della questione: per capirci se Resistance Retribution portava sullo schermo 50.000 poligoni per frame, Golden Abyss arriverà a toccare quasi i 260.000. Stiamo parlando di cifre impressionanti, ma che forse non rendono ancora l'idea di quanto il gioco si avvicini alle atmosfere dei titoli originali pubblicati su PS3.
Se non si considerano poi delle occasionali texture forse un po' "piatte", il feeling che si ha è lo stesso che si aveva con Drake's Fortune; comprensibilmente è impossibile arrivare ai fantastici risultati di Among Thieves, ma già così la situazione è più che rosea.
Luci dinamiche calcolate in tempo reale e un sistema di ombre avanzato permettono infatti di portare sullo schermo portatile alcuni degli effetti grafici distintivi di questa generazione, senza però perdere in qualità rispetto alle versioni casalinghe.
Lo stesso Drake ha mantenuto intatto il suo carisma, specialmente quando si ritrova immerso nell'acqua. Vederlo uscire dalle acque bagnato e con i vestiti umidi che piano piano si asciugano, osservando al contempo che mentre cammina lascia delle impronte bagnate sul terreno, è un trucco che abbiamo già visto in passato, ma che ha decisamente tutta un'altra resa quando viene proposto nel palmo della tua mano.
Tuttavia il valore di questo gioco va ben al di là della magliette bagnate di Drake: la sfida più grande che i ragazzi di Sony Bend hanno dovuto affrontare è infatti il riuscire a cristallizzare il fascino che questa saga è capace di trasmettere.