Avatar Kinect
Ma non ditelo a James Cameron!
Avatar Kinect è disponibile da qualche ora su Xbox Live Marketplace dopo essere stato presentato da Microsoft durante l’ultima conferenza E3. A dire la verità alla sua prima uscita furono in molti, me compreso, a non capire bene il suo funzionamento e la sua utilità. Quello che la casa di Redmond vuole fare con questo prodotto è integrare le nostre versioni virtuali in una serie di attività che vanno dalla semplice chat a una serie di mini giochi in grado di sfruttare tutte le caratteristiche peculiari della tecnologia Kinect, la quale finora, diciamolo, è stata utilizzata sì e no al 40%.
Avatar Kinect è, in un certo senso, la cosa più vicina a PlayStation Home che Microsoft abbia mai realizzato. In realtà in questo caso non abbiamo di fronte una città virtuale esplorabile a piacimento, ma alcune ambientazioni nelle quale potremo immergerci, da soli o insieme ad amici, per scambiare due chiacchiere. Avendolo provato prima che uscisse sul Live le mie possibilità d’interazione con altri giocatori sono state totalmente assenti, ma ho potuto comunque farmi un’idea generale del prodotto.
Una serie di stanze a tema che vanno dallo spazio profondo a un bosco incantato, passando per uno studio televisivo, fanno da sfondo alle chat degli utenti, che possono immedesimarsi nella parte di un presentatore piuttosto che di un conduttore o di una rockstar. Ogni ambiente consente di attivare una serie di effetti speciali (gnomi che saltano fuori da funghi, fuochi d’artificio e così via) che rappresenteranno un divertente diversivo durante le riunioni virtuali che gli utenti organizzeranno. A dire la verità io non li ho trovati granché divertenti, ma forse la solitudine del mio test ha contribuito in negativo a questo giudizio personale.
È anche possibile registrare dei video coi partecipanti alla chat, per poi condividerli sia sul sito Kinect Share che sui principali social network, previo salvataggio su PC: non oso immaginare cosa vedremo tra qualche settimana in giro per la rete! Ovviamente, anche in questo caso l’interazione con altri utenti gioca un ruolo fondamentale visto che il filmato da me girato è risultato piuttosto triste ma state sereni, non lo non vedrete mai su YouTube o Facebook!
Per quanto riguarda il riconoscimento dei movimenti e il famigerato Finger Tracking, che dovrebbero permettere al nostro Avatar di muovere ogni mano, braccio e arto con la massima precisione, devo dire che non mi è sembrato funzionare benissimo. La varietà di espressioni facciali è indubbiamente stata ampliata, ma ancora una volta se non si ha sufficiente spazio e un’illuminazione decente, il nostro alter-ego tende a spostarsi con un certo ritardo e a riprodurre i movimenti con poca precisione e una frequente compenetrazione dei poligoni... il mio si è addirittura auto-operato di appendicite quando mi sono messo le mani sui fianchi.
L’Avatar Kinect fa parte di una famiglia più grande di prodotti chiamata Fun Labs, anch’essa già disponibile su Live, che include una serie di giochi e sfide scaricabili gratuitamente. Ne ho provate alcune e devo ammettere che come punto di partenza non c’è niente male. Questo “laboratorio” darà sicuramente l’opportunità a sviluppatori indipendenti e non, di mettere in mostra le proprie abilità... un po’ come avviene da tempo nell’App Store.
In particolare vi consiglio il mini-gioco Build A Buddy, un software in grado di scannerizzare gli oggetti tramite Kinect e di farli muovere e ballare. Inizialmente ero scettico sulla sua efficacia, ma ne sono rimasto sorpreso dopo aver visto la mia scatola di cereali e un router wireless prendere vita come se fossero protagonisti di una serie animata.
L’utilità di questo gioco è ovviamente limitata, così come quella degli altri disponibili (Googly Eyes, Kinect Me e Bobblehead), ma il loro scopo è, in questo momento, di offrire un primo assaggio delle potenzialità di Fun Labs.
Ancora una volta, quindi sembrano esserci luci ed ombre su un prodotto legato a Kinect, rappresentate rispettivamente dall’ottima possibilità di interazione fra utenti e dall’ancora discutibile precisione dei movimenti. Nonostante questo, però, il progetto è più che interessante e le potenzialità davvero enormi, a patto che Microsoft riesca a sfondare il fatidico muro dei “soliti giochini”, applicando queste interessanti novità anche a titoli più articolati e adulti.