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Modern Warfare 3

Eurogamer intervista Robert Bowling di Infinity Ward su Modern Warfare 3, Battlefield 3 e Black Ops.

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati, vi invitiamo a consultare la nostra recensione di Call of Duty: Modern Warfare 3!

Sono ormai passati due anni dall'uscita dell'ultimo gioco targato Modern Warfare, ma in un modo o nell'altro Infinity Ward continua a far parlare di sé. Prima c'è stata la cacciata a sorpresa di Jason West e Vince Zampella, poi all'inizio di quest'anno Kotaku ha diffuso un sacco di materiale confidenziale relativo a Modern Warfare 3, e infine qualche buontempone ha fatto un redirect dall'indirizzo modernwarfare3.com che portava direttamente al sito del suo principale antagonista, Battlefield 3. Chissà dunque che sollievo dev'essere per Robert Bowling sedersi a un tavolo e parlare del gioco, e del gioco soltanto, lasciando per una volta gossip e indiscrezioni fuori dalla porta.

Non che Bowling sia una persona che non ama parlare, anzi. Un portavoce così disponibile per una software house così grande è merce rara, e non è raro vederlo dibattere per ore con i fan attraverso il suo account di Twitter, @fourzerotwo. Anziché limitarsi a contattarlo sui social network, però, Eurogamer.net ha organizzato un incontro con Bowling per fare quattro chiacchiere sulle difficoltà di sviluppare un gioco coordinando più studi di produzione, su Call of Duty: Elite e sull'imminente sfida con i colleghi di Electronic Arts.

EurogamerSei una persona molto presente online e sei in stretto contatto con un sacco di fan di Infinity Ward su Twitter. Che vantaggio c'è in tutto ciò?
Robert Bowling

Mi capita spesso di dire che iscrivermi a Twitter è stata la cosa migliore che abbia fatto in vita mia. È molto facile sedersi e guardare i dati di vendita, quanta gente sta giocando o qualche feedback e pensare "Ci siamo!". Ma è molto meglio curiosare in rete ogni giorno, per sentire cosa ne pensa le gente della tua community e ottenere pareri sinceri. E allora il pensiero diventa: "C'è ancora tanto lavoro da fare, possiamo rifinire ancora molto il prodotto, questa funzionalità non va bene, cosa possiamo imparare da tutto questo?"

Credo sia molto importante circondarsi di persone che non la pensino come te. Non importa quanto il tuo prodotto sia buono, può essere sempre migliorato, e avere questo rapporto personale ci permette di farlo.

Inoltre, ci permette di avere un immediato feedback sui sentimenti della community. Non siamo staccati dal nostro pubblico, sappiamo esattamente cosa vogliono e siamo sempre pronti ad ascoltare le loro proposte per capire se possiamo inserirle o meno nel gioco.

Call of Duty: Elite ma secondo Bowling è un ottimo strumento per tutti i fan.
EurogamerVi capita mai di pensare che la vostra creatività sia bloccata dalla popolarità del gioco? Il vostro grandissimo numero di fan vi porta mai a dei ripensamenti riguardo alle novità che volete introdurre?
Robert Bowling

Non direi che siamo bloccati. È una sfida stimolante perché sei di fronte a 30 milioni di persone, che sono uno spettro abbastanza ampio di gusti e definizioni della parola "divertimento". Ma d'altronde sviluppare Call of Duty è questo: una sfida, una sfida unica che non tutti gli sviluppatori possono affrontare.

Credo faccia parte di questa sfida il prendere tutti i feedback e cercare di filtrarli di analizzarli, seguendo criteri tipo: "Ok, da dove viene questa persona? È un giocatore hardcore e competitivo? È un giocatore casual? Ama solo il single player? O è una via di mezzo?". E una volta che hai filtrato attraverso questi criteri, tutto deve passare al setaccio della nostra filosofia di design, quindi: "Come possiamo incorporare questi feedback per migliorare l'esperienza di gioco che stiamo cercando di ottenere?".

È utile perché ci permette di creare nuove caratteristiche, nuove modalità, nuovi obbiettivi, cui magari non stavamo neppure pensando.

EurogamerHai menzionato la vostra filosofia di design. Come siete riusciti a preservare le fondamenta di Modern Warfare dopo il ciclone che ha colpito il team l'anno scorso? C'è mai stata questa volontà o siete semplicemente contenti delle nuove idee che vi arrivano dagli altri studi come Sledgehammer?
Robert Bowling

Beh, sai, molti membri del gruppo originario, quelli che hanno lavorato su Modern Warfare fin dall'inizio, sono rimasti, ma poter contare sulla freschezza di metodi e mentalità di Sledghammer è stata una cosa positiva.

Ci ha permesso di prendere le caratteristiche che hanno reso COD ciò che è, ossia l'azione frenetica, il taglio cinematografico e i controlli perfetti, e ricostruirle sotto un nuovo punto di vista.

Per farlo abbiamo dovuto guardare indietro e identificare gli elementi chiave del gameplay che volevamo ricreare. Per molte cose siamo ripartiti da Call of Duty 4, piuttosto che da MW2, inserendo ciò che ci piaceva del secondo, come i passi in avanti compiuti a livello tecnico e di giocabilità, all'interno del primo, per creare una base da cui iniziare a sviluppare le nuove idee di tutto il team.

La demo dell'E3 di Modern Warfare 3.
Eurogamer Puoi farci un esempio dell'apporto di Sledgehammer al gioco? Magari qualcosa interamente ideato e sviluppato da loro?
Robert Bowling

Credo che non ci sia niente che possa considerarsi generato esclusivamente da un gruppo.

EurogamerCorreggo il tiro: come ha influito il loro nuovo punto di vista?
Robert Bowling

Beh lavorare con loro è stato grandioso anche solo dal punto di vista narrativo. Questo perché, grazie al loro background, questi ragazzi sanno come si racconta qualcosa, quindi l'aver potuto collaborare con loro si è rivelato fondamentale in fase di costruzione della storia e per ciò che siamo riusciti a creare. Questo è un momento molto importante per il conflitto, in termini di storia e personaggi, ed è qualcosa che è nasce da Call of Duty 4, quindi sarà veramente grandioso.

Inoltre, ci sono membri del loro team che sono incredibili sotto ogni punto di vista. Alcuni sono bravissimi nel creare le ambientazioni. Ho visto come hanno lavorato nelle demo che abbiamo diffuso, e vederli collaborare con i nostri ragazzi, i nostri esperti di luci, i nostri artisti, è stato fantastico.