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Battlefield 3 PC - recensione

La guerra in alta definizione.

Battelfield 3 è uscito ormai da una settimana e le connessioni Internet degli appassionati multiplayer in tutto il mondo sono in subbuglio; da tempo si sapeva che la terza fatica di DICE nel campo degli sparatutto avrebbe fatto quel genere di sfracelli che avrebbero potuto ribaltare le forze in campo nel mercato degli sparatutto multigiocatore.

Poiché Electronic Arts ha inviato alle redazioni di tutto il mondo i review code del gioco in versione console, anche noi abbiamo dovuto giocoforza dedicarci in prima battuta alla recensione per Xbox360 e Playstation 3. I pregi e difetti sono stati ben curati in quella sede dal nostro buon Filippo Facchetti, che ha messo bene in evidenza la sostanza del gameplay di singleplayer, multiplayer e modalità cooperativa.

Muoversi in gruppo è sempre molto saggio e rianimare i compagni stesi è foriero di ottimi punteggi.

Sotto il profilo dei contenuti, tutto quanto è stato detto dal boxeur del Testaccio è condivisibile e si applica perfettamente alla valutazione della versione Windows, in particolare per quanto riguarda la consistenza del singleplayer e delle sei missioni della modalità cooperativa.

Diversa è invece la storia per quanto riguarda il multiplayer: le differenze di fondo con le versioni console sono evidenti sia per quanto concerne il gameplay sia per il supporto dato a tutto quanto gira intorno al gioco. La necessità di una seconda recensione della versione PC si basa quindi su una serie di considerazioni a parte che ci hanno portato a una valutazione a sé stante.

Le prime diversità si notano per quanto riguarda il contorno approntato da DICE: a differenza delle versioni console dove tutto quanto avviene all'interno del menu, su PC tutta la parte di server browsing, la gestione dei plotoni (i cari vecchi clan) e dei party che si preparano ad entrare in partita, avviene tramite l'installazione di un plug-in per i browser più diffusi che permette di caricare l'interfaccia del Battlelog.

In questo modo si ha a disposizione un pannello completo di tutte le informazioni più importanti per decidere su quale server entrare, filtrare la ricerca delle istanze di gioco in base alle mappe, modalità, affollamento, ping e così via. In questa sede è possibile controllare anche lo stato del proprio account giocatore, monitorare i progressi e svolgere tutte quelle attività sociali con un sistema molto simile a Facebook che in automatico pubblica i propri risultati.

Ecco la schermata di personalizzazione di armi ed equipaggiamento. Dovrete giocare parecchio prima di sbloccare tutto quanto.

C'è sicuramente ancora qualcosina da mettere a punto ma l'impressione è che si tratti di uno strumento molto efficace per creare quel contorno di socialità indispensabile per favorire l'accesso a grossi gruppi di appassionati, un presupposto fondamentale per aumentare il fattore divertimento nelle mappe più complesse.

QUOTE

"Battlefield 3 è un gioco sviluppato per sfruttare al massimo le potenzialità delle CPU e GPU d'ultima generazione."

Tuttavia, è entrando in partita che lo sforzo fatto da DICE evidenzia un gioco sviluppato appositamente per questa piattaforma e per sfruttare al massimo le potenzialità delle CPU e GPU d'ultima (e penultima) generazione.

Una settimana fa abbiamo spiegato in dettaglio le mosse migliori da compiere per preparare una macchina da gioco in grado di accogliere Battlefield 3 come si deve. Si tratta di una lettura che vi consigliamo caldamente di fare, soprattutto se non disponete di un computer performante come un quad core da 2.8/3.0 GHz, almeno quattro gigabyte di RAM e una scheda video con un GB di memoria video. Ovvero, la configurazione ideale per permettervi di far girare il colosso di DICE al massimo delle sue possibilità senza spendere una fortuna.

Con un profilo del genere si possono azzardare risoluzioni a 1920X1080 e filtri antialias 2X o 4X che portano alle stelle una qualità visiva già elevatissima. Ad eccezione di qualche interno leggermente spoglio, basta caricare una mappa a caso per accorgersi di come tutto sia stato curato nei minimi dettagli, dalle divise all'equipaggiamento, dai mezzi agli esterni degli edifici e la vegetazione che li circonda.

Anche gli effetti come il fumo, il vento che muove polvere o giornali, la pioggia, l'illuminazione dinamica, le scintille dei proiettili e le scie dei traccianti, sono semplicemente commoventi per come rendono il casino di una battaglia di quelle che non si possono perdere.

La devastabilità degli scenari è un altro tratto caratteristico di Battelfield 3: dalle cannonate sul muro alle colonne scheggiate dalle raffiche di mitra, passando per la perforabilità dei materiali come legno o vetro, tutto è all'insegna del massimo realismo. Purtroppo non è ancora possibile radere al suolo interi caseggiati ma muri, piccoli edifici e infrastrutture leggere vengono giù come ridere quando colpiti dalla giusta dose di esplosivo.

Per quanto spettacolare, il motore fisico che gestisce la devastabilità ambientale di Battelfield 3 è lo stesso di Battlefield: Bad Company 2: si conferma quindi come uno standard cui nei prossimi anni tutti gli FPS che vogliano ambire ai gradini più alti del podio dovranno adeguarsi, ma non è effettivamente un ulteriore salto in avanti rispetto a quanto già visto un paio d'anni fa.

Questa feature è tutto sommato ben resa anche sulle versioni console: è tuttavia nel comparto della qualità dell'immagine che Battlefield 3 si eleva sulla concorrenza di due spanne buone. Giocare già a 1600x1080 con tutti i filtri texture attivati e la qualità ultra permette di godere di una definizione dell'immagine semplicemente fuori parametro. Del resto, DICE ci aveva avvertiti della presenza di molti compromessi sulle prestazioni console, che invece sono assenti su PC.

Se visivamente siamo di fronte ad uno dei migliori sparatutto multiplayer mai realizzati per home computer, pochi dubbi sussistono sul fatto che anche la parte audio sia di eccellenza assoluta al punto che, se non l'avete ancora fatto, potrebbe essere saggio prendere in considerazione l'acquisto di un buon set di casse 5.1 o 7.1.