In Giappone per il lancio della PS Vita - articolo
Eurogamer vi racconta l'uscita della console.
La PlayStation Vita è finalmente uscita allo scoperto e il lancio in Giappone, avvenuto questa notte, è stato ciò che ci si aspettava: un successo senza precedenti.
In maniera simile a quanto avvenne in occasione del lancio della PlayStation 3, datato 11 Novembre 2006, anche questa volta si è assistito a scene di delirio collettivo, con un dispiegamento di forze dell'ordine degno di una sommossa popolare.
Non sono mancati i soliti "avventori", in gran parte cinesi e americani, accorsi in cerca dell'affare con cui poi speculare su Ebay (sempre che sia rimasto qualcuno da spennare, visti i tempi che corrono). I furbetti hanno però dimenticato un piccolo particolare: dal 2011 non è più possibile spedire per posta oggetti con batterie al litio! Vi lasciamo quindi immaginare quali saranno le disastrose conseguenze di queste imprese da baraccone.
Parlando dell'evento in sé, il dato incontrovertibile è che con questo lancio di Sony sembra essersi presa una rivincita attesa da 5 anni, un periodo questo che ha testimoniato eventi tutt'altro che brillanti e di non facile risoluzione (rimozione del CDA e del relativo Presidente, revisione della politica commerciale e costi di produzione della PS3 in particolare).
La lunga battaglia commerciale contro Nintendo, data per molti come già finita, è probabilmente solo all'inizio. Sony ha impiegato più di due anni per risalire la china e solo in questo momento sta iniziando a mettere la freccia per tentare un sorpasso. Questo è senza ombra di dubbio il momento più delicato della missione.
Un lancio come questo ha addirittura ridimensionato il boom ottenuto la scorsa settimana dal "nuovo" Monster Hunter per 3DS, anche se non va dimenticato che i tempi di vendita di un gioco sono decisamente differenti da quelli di una console.
Sony risulterà vittoriosa alla fine di questa ennesima gara? Forse lo sapremo solo tra una anno, ma certo è che Kazuo Hirai & soci sembrano aver superato la crisi a testa alta e puntano ora a portarsi a casa l'intero mercato dei portatili senza commettere errori.
Se i ritmi di vendita rimarranno quelli in queste ore, quando PS Vita arriverà anche in Occidente saranno ancora molti i record destinati a cadere.
Previsioni ottimistiche a parte, va ricordato che Nintendo detiene il monopolio delle console portatili da oltre 20 anni (dal 1989 per l' esattezza) ed è risaputo che la compagnia di Iwata è stata finora in grado di rintuzzare tutti gli attacchi della concorrenza. La storia insegna.
Per la prima volta però, la casa di Kyoto è sembra destinata a inseguire piuttosto che ad essere inseguita. Un mostro di tecnologia come PlayStation Vita rappresenta probabilmente un concorrente molto più pericoloso di quanto a suo tempo fu la prima PSP.
Le armi più pericolose della console Sony sono sicuramente la potenza (siamo vicini ad una PS3 portatile) e le vere e proprie novità del nuovo hardware, rappresentate soprattutto dal binomio schermo touch + touch pad posteriore.
Vero è che su PS Vita manca il 3D ma, intervistando molti giapponesi in merito a questo punto, sembra che questa caratteristica interessi davvero poco. Il grande pubblico si chiede piuttosto se un domani sarà possibile trasferire i giochi da PSP (vedi i vari Monster Hunter) su questa nuova console con qualche add-on o patch.
Al Tokyo Game Show era già piuttosto evidente la breccia che PS Vita aveva già aperto in un popolo storicamente restio a questo brand in ambito portatile, considerato da molti hardcore gamer come troppo commerciale. Il nuovo portatile di Sony lascia però poco spazio all'immaginazione o ad analisi pessimistiche: tecnicamente è avanti di anni e servirà molto tempo alla concorrenza per raggiungerla.
Molti potrebbero essere tentati di credere che questi primi, eclatanti risultati siano stati determinati in buona parte dalla politica aggressiva che Sony sta operando su tutti i fronti, che rende credibile e vincente il prodotto agli occhi di tutti, giapponesi compresi.
Sicuramente il battage pubblicitario e le politiche di marketing intraprese da Sony hanno avuto il loro peso, ma uno dei fattori che sta facendo la differenza è probabilmente l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
A tal proposito, per la cronaca, il prezzo di 24,900 yen è lo stesso che Nintendo impose 8 mesi fa per portarsi a casa un 3DS e su questo dato lasciamo a voi ogni commento.
Ad oggi sul mercato una console portatile con queste caratteristiche manca e non c'e' dubbio che il tempismo avuto da Sony per il lancio giapponese sia stato pressoché perfetto.
Girando in questi giorni per Tokyo era possibile testare la console nei vari Playstation Caravan e in tutti i negozi era presente un demo display con Gravity Daze. Posso assicurarvi che l'effetto ottenuto da questa distribuzione capillare ha raggiunto il suo scopo: rendere bene l'idea di cosa si va a comprare! La tentazione di avere una piccola PS3 nelle mani è forte, il che significa che al classico fumo questa volta corrisponde anche un succulento arrosto.
L'unico vero dubbio che circonda PS Vita è relativo alle tempistiche dei giochi. L'esperienza fatta con PSP dovrebbe aver insegnato a Sony che mantenere un flusso costante di uscite di qualità è l'unico modo per garantire forti vendite. Proporre periodi di carestia come fatto in precedenza sarebbe un mezzo suicidio.
Resta poi da vedere cosa Nintendo ha in programma per i prossimi anni per contrastare l'inevitabile ascesa di Vita. Vedremo, ma per ora l'ago della bilancia sembra pendere decisamente dalla parte di Sony. Benvenuta PlayStation Vita, ti aspettiamo con ansia anche in Europa!