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WipEout 2048 - review

Sarà splendido anche in formato tascabile?

Il lancio della PlayStation Vita è stato accompagnato da diversi giochi di guida, fra i quali spicca anche l'intrigante e psichedelico WipEout 2048. Senza nulla togliere ai vari Ridge Racer, Asphalt e via dicendo, nel corso degli anni questa saga leggendaria ha saputo coinvolgere milioni di giocatori, portando più di una persona alla frattura delle dita e alla perdita della coordinazione oculo-motoria.

Dopo aver letteralmente spolpato WipEout HD e Fury per PlayStation 3, vederne girare una versione tecnicamente quasi identica su un dispositivo portatile lascia a bocca aperta, facendo pregustare intense sedute di gabinetto a base di velocità e di melodie techno-surreali.

Nella realizzazione di questo ottimo capitolo per PlayStation Vita, però, non tutto è andato per il verso giusto, visto che i ragazzi dello studio Liverpool hanno preso alcune decisioni non proprio ottimali per la qualità dell'esperienza finale.

Come potete constatare da soli, le ambientazioni sono generalmente più cupe rispetto a quelle dei capitoli precedenti.

Nel corso degli anni la saga di WipEout ha abituato i suoi fan a una ricercatezza stilistica davvero squisita, generalmente mirata a rappresentare una versione minimalista ed estremamente pulita del futuro delle corse automobilistiche.

In questa versione portatile, invece, ci troviamo fra le mani una sorta di prequel, che mostra i primi esempi delle velocissime corse tra veicoli antigravitazionali che tanto abbiamo imparato ad amare in tanti anni di fedeltà verso questa storica saga.

Tale scelta ha influenzato non solo il design generale del gioco ma soprattutto quello dei tracciati, spesso ambientati in cupe ambientazioni urbane che fanno rimpiangere le atmosfere al neon che hanno sempre caratterizzato la serie nel corso degli anni.

Se inizialmente tale scelta può anche sembrare interessante e suscitare una certa curiosità nei giocatori, bastano alcune gare per rendersi conto che la nuova impostazione stilistica non regge il confronto con quelle del passato, andando a colpire un punto vitale del DNA di WipEout.

A questo si vanno ad aggiungere tempi di caricamento piuttosto lunghi (parliamo anche di 30 secondi prima di ogni gara) e il ritorno ai 30 fps dopo aver giocato per mesi a 60 fps con WipEout HD e Fury su PlayStation 3. Va comunque detto che grazie a tale scelta il team è stato in grado di realizzare un gioco visivamente impressionante.

Le scuderie storiche della serie sono presenti anche in questo nuovo episodio.

Nonostante le mancanze di cui sopra, comunque, questo nuovo WipEout 2048 resta estremamente godibile, mostrando anche alcuni picchi di eccellenza che lasciano ben sperare per eventuali aggiornamenti futuri (ricordiamo infatti che Fury è un aggiornamento di WipEout HD per PS3).

"WipEout 2048 resta estremamente godibile, mostrando anche alcuni picchi di eccellenza"

Quando il design delle piste si allontana parzialmente dalle linee guida del nuovo corso, infatti, torna a far vedere spiragli del vecchio WipEout, con vedute impressionanti da ammirare durante salti mozzafiato, o mentre si affrontano curve impegnative a pochi passi da un sottilissimo guardrail.

È in questi momenti che ci si rende conto di quanto questo gioco sarebbe potuto essere migliore, grazie anche alle impressionanti capacità tecniche della PlayStation Vita. Alcune delle nuove idee inserite dal team di sviluppo, oltretutto, arricchiscono con eleganza un gameplay collaudato da anni di successi.

Le pedane luminose che distribuiscono i bonus, per esempio, ora sono divise in due colori distinti, verde e giallo, rispettivamente associati agli oggetti difensivi o a quelli offensivi. Questa divisione si rivela estremamente pratica per evitare di ottenere oggetti inutili mentre si è in testa alla corsa, per esempio, lasciando comunque aperta la possibilità di optare per un equipaggiamento più portato all'attacco qualora si venisse sorpassati all'ultimo momento.

Il single player di WipEout 2048 è basato su tre campionati differenti caratterizzati da una vasta gamma di prove da superare, e per andare avanti con la carriera è necessario affrontare ogni singola sfida senza lasciare indietro alcuna delle modalità proposte.

"Il single player di WipEout 2048 è basato su tre campionati differenti caratterizzati da una vasta gamma di prove"

Le gare sono le classiche corse su pista in cui l'obiettivo principale è quello di tagliare per primi il traguardo, usando ogni mezzo a propria disposizione. Queste sessioni rappresentano il vero cuore di WipEout, incarnandone lo spirito in ogni singola curva e in ogni attacco portato a segno per scalare un posto in classifica. In questi eventi specifici 2048 si difende davvero molto bene, rivelandosi immediatamente gradevole e divertente, soprattutto nelle fasi più caotiche di ogni corsa.

Imparare esattamente la posizione delle mattonelle dei bonus, sia offensivi che difensivi, è fondamentale per ottenere buoni risultati.

Gli eventi Zone, ormai presenti nella serie da qualche anno, mettono il giocatore alla guida di un mezzo in costante accelerazione, sfidandolo a completare il maggior numero possibile di giri prima di subire danni irreparabili. È in questa modalità che si accusa maggiormente l'assenza dei 60 frame al secondo, visto che l'intera esperienza si basa sulla sensazione di velocità garantita dall'accelerazione progressiva.

Gli eventi di combattimento, come suggerisce il loro nome, ruotano interamente attorno alla distruzione dei mezzi in gara, senza alcuna importanza per la posizione, il tempo e via dicendo. L'unica preoccupazione del giocatore, durante queste prove, è quella di raccogliere potenziamenti difensivi per difendersi dagli attacchi rivali e, al momento opportuno, contrattaccare in modo deciso e spietato.

La profonda differenza tra le varie modalità di gioco fa sì che, quasi certamente, ogni giocatore troverà la propria disciplina preferita a cui vorrà dedicare gran parte del proprio tempo, ma sfortunatamente la particolare struttura scelta per la modalità carriera costringe a completare ogni singolo evento per andare avanti, con un conseguente aumento della frustrazione man mano che le cose si fanno più difficili, costringendo magari a ripetere più volte la stessa prova in cui si è palesemente meno abili anche a causa del minore interesse da essa suscitato.

Il design generale delle piste sembra generalmente meno attento alle esigenze dei giocatori, con diverse zone che possono arrestare completamente la corsa dei veicoli.

Una struttura altrettanto bizzarra è stata scelta dai programmatori anche per il multiplayer online, che invece di permettere di impostare a piacimento il tipo di evento e il tracciato su cui si vuole competere, getta il giocatore immediatamente nella mischia cambiando obiettivo a ogni partita.

"La struttura scelta per la modalità carriera costringe a completare ogni singolo evento per andare avanti"

Una volta può capitare di essere lanciati in una gara avendo come unico obiettivo quello di eliminare un rivale prontamente segnalato, oppure di tagliare il traguardo entro una certa posizione. Questo, a detta dei programmatori, è stato fatto per rendere più rapida e intuitiva l'interazione online, tagliando i tempi di attesa nelle lobby e garantendo l'esperienza fluida che ci si aspetterebbe da una console portatile.

Il discorso ha un senso e funziona anche piuttosto bene, garantendo attese minime tra una partita online e l'altra, ma è davvero un peccato che tale assenza di opzioni colpisca anche il multiplayer ad-hoc, costringendo ad adattarsi all'esperienza proposta dal gioco anche quando si organizzano piacevoli sessioni in compagnia di un amico.

Com'era lecito aspettarsi, WipEout 2048 vanta una serie di caratteristiche uniche pensate per sfruttare le peculiarità del nuovo hardware Sony. La più evidente è quella legata a uno dei possibili sistemi di controllo, che in pratica permette di accelerare semplicemente tenendo premuto un dito sul touch pad posteriore e di curvare inclinando la console. Si tratta di controlli decisamente atipici per la serie, con cui è necessario fare parecchia pratica prima di trovare la giusta sensibilità, ma è comunque un esperimento gradevole e interessante.

Gli altri elementi che meritano di essere segnalati sono il cross-platform con WipEout HD per PS3 (che permette di organizzare corse fra giocatori connessi indiscriminatamente dalle due console), la possibilità di scambiarsi i Ghost con altri utenti tramite il servizio Near e quella di avere a disposizione una sorta di Autolog che tiene traccia dei propri record confrontandoli con quelli dei propri amici.

Pur non raggiungendo i livelli di WipEout HD e Fury per PS3, quindi, WipEout 2048 resta un valido esponente della serie, caratterizzato da alcune novità più o meno riuscite. Dal prossimo capitolo, però, ci aspettiamo senza discussioni i 60 fps, assolutamente fondamentali per un titolo di questo genere.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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WipEout 2048

PlayStation Vita

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