The Witcher 2: Assassins of Kings: Enhanced Edition - review
Un esempio d'oro per tutti gli sviluppatori.
Se c'è un team che mese dopo mese si è guadagnato la fiducia e il rispetto dei giocatori in un mercato dagli atteggiamenti sempre più discutibili, quello è CD Projekt RED, responsabile dell'eccezionale saga di The Witcher.
Mentre l'industria dei giochi PC si affanna per trovare DRM sempre più complessi e fantasiosi con cui proteggere i propri giochi dalla pirateria, questi ragazzi si sono tirati su le maniche e hanno lavorato sodo per capire il punto di vista dei giocatori e, successivamente, per realizzare prodotti così curati da spingere gli utenti a premiarne la realizzazione con l'acquisto.
Allo stesso modo, in un mercato ormai dominato dai DLC a pagamento, lo studio polacco ha supportato la versione PC di The Witcher 2 con una serie di aggiornamenti gratuiti utili a migliorare un'esperienza già abbondantemente apprezzata, il tutto senza chiedere nulla in cambio oltre al rispetto e alla fiducia.
Ed è proprio con questa fiducia che, dopo aver finito e amato la versione PC di The Witcher 2, ci siamo avvicinati a questa Enhanced Edition per Xbox 360 (e PC, sotto forma di aggiornamento gratuito), curiosi di vedere come le avventure di Geralt di Rivia potessero rendere su una piattaforma tanto diversa.
Il risultato finale della nostra prova su strada è decisamente positivo, visto che The Witcher 2: Assassins of Kings: Enhanced Edition può essere considerato senza troppi problemi il miglior GDR attualmente disponibile sulla console di Microsoft.
La maturità dell'ambientazione, dei personaggi e dei temi trattati dal titolo CD Projekt RED fa impallidire qualsiasi altro prodotto del genere uscito su Xbox 360, con buona pace per Skyrim, Mass Effect e simili.
Nonostante si tratti del secondo capitolo di una serie iniziata anni fa su PC, The Witcher 2 è tranquillamente in grado di accogliere qualsiasi tipo di giocatore, introducendolo pazientemente nella narrazione grazie a un elegante sistema per riassumere gli eventi chiave del primo The Witcher.
"Il titolo di CD Projekt RED fa impallidire qualsiasi altro prodotto del genere uscito su Xbox 360"
Le prime fasi di gioco, infatti, vedono Geralt, accusato dell'omicidio di Re Foltest e, di conseguenza, rinchiuso in catene all'interno di una fredda cella. Attraverso un vero e proprio interrogatorio magistralmente condotto da un personaggio di spicco della storia, Geralt viene indotto a rievocare le vicende antecedenti al brutale regicidio che, per la gioia del giocatore, si trasformano immediatamente in fasi di gioco vero e proprio, dove l'utente viene chiamato ad effettuare le prime scelte dell'avventura.
Già! Dal punto di vista della responsabilità data al giocatore, The Witcher 2: Assassins of Kings: Enhanced Edition rappresenta tutto ciò che Mass Effect avrebbe voluto/dovuto essere, proponendo situazioni ambigue impossibili da affrontare a cuor leggero. Le decisioni prese in questi frangenti, nella maggior parte dei casi, portano a massicce ramificazioni della storia, cambiando drasticamente le situazioni, i personaggi e gli eventi che Geralt si trova ad affrontare nel corso dell'avventura.
La cosa interessante, rispetto ad altri titoli che cercano di sviluppare una struttura simile, è che le possibilità offerte a Geralt non si dividono necessariamente in buone, neutrali o cattive, ma spesso propongono visioni differenti del medesimo concetto, spingendo il giocatore a prendersi qualche istante per metabolizzare la situazione e prendere posizione, sapendo che nel corso del gioco, anche dopo diverse ore, dovrà affrontare le relative conseguenze.
"The Witcher 2: Assassins of Kings rappresenta tutto ciò che Mass Effect avrebbe voluto/dovuto essere"
Grazie a questo approccio il protagonista assume l'aspetto di una figura fermamente intenzionata a portare avanti la propria visione della vita, il tutto mentre assiste a intrighi e tradimenti degni dei romanzi a cui il gioco è ispirato.
Nonostante la durata della storia principale non sia altissima (una trentina d'ore), soprattutto se paragonata a quella di altri nomi altisonanti, il fatto di poter affrontare l'avventura più volte facendo scelte differenti (e magari optando per un livello di difficoltà sempre più alto) spinge l'utente a giocare ancora e ancora, per approfondire questo o quell'argomento della trama.
Avendo già finito la versione PC, per esempio, ci siamo assicurati di compiere scelte diverse rispetto al passato, trovandoci di fronte a una storia completamente nuova e tutta da scoprire.
Il processo che aveva visto il sistema di controllo di The Witcher 2 su PC ammiccare pesantemente alle console da gioco, vive in questo passaggio su Xbox 360 il suo degno completamento, visto che impugnando il joypad ci si rende conto che ogni cosa è al posto giusto e che la distribuzione dei comandi, precedentemente divisi tra mouse e tastiera, è assolutamente perfetta.
I tasti frontali sono associati all'interazione con l'ambiente, alle varie tipologie di attacco con la spada, all'uso di poteri, trappole e oggetti e allo sfruttamento dell'utile schivata. Ai dorsali, invece, è affidato il compito di richiamare il menù circolare per la selezione di oggetti e poteri, e l'indispensabile parata.
"Il sistema di combattimento, pur sembrando orientato all'azione, mantiene importanti elementi di strategia"
Tutto questo si integra alla perfezione con il sistema di combattimento rapido e coinvolgente offerto dal gioco, che pur sembrando decisamente orientato all'azione mantiene importanti elementi di strategia, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati.
Per uscire indenni dagli scontri più complessi, infatti, non basta affidarsi agli attacchi veloci o potenti portati con la spada (premendo combinazioni dei rispettivi tasti frontali ad essi associati), ma è fondamentale imparare a sfruttare i Segni (gli incantesimi dei Witcher) e gli oggetti a disposizione di Geralt.
Nel gioco è possibile equipaggiare solo un Segno alla volta, da attivare con tasto Y al costo di una parte della barra della stamina. A seconda dell'incantesimo scelto è possibile scagliare potenti palle di fuoco, sfruttare violente ondate di energia cinetica, piazzare trappole magiche in grado di bloccare un avversario per qualche secondo o rivoltare un nemico contro i propri compagni, giusto per fare qualche esempio.
Là dove i Segni non bastano, intervengono le trappole (di ogni genere e dai mille effetti secondari), vari tipi di bombe o dei pratici coltelli da lancio, utilizzabili a patto di aver sbloccato l'apposita abilità dopo essere saliti di livello. Dopo aver accumulato abbastanza esperienza, poi, è perfino possibile sbloccare i contrattacchi, che si rivelano particolarmente utili contro alcune tipologie di avversari.
Proprio durante i combattimenti emerge in modo prepotente la nuova gestione della telecamera, studiata per questa particolare versione del gioco, concentrata sul protagonista e generalmente in grado di gestire anche le situazioni più concitate. Diciamo "generalmente" perché in alcune occasioni, soprattutto quando su schermo ci sono numerosi avversari contemporaneamente, l'inquadratura tende a fare un po' di confusione, complice anche un sistema di puntamento spesso discutibile.
"Durante i combattimenti emerge in modo prepotente la nuova gestione della telecamera"
Quella del lock-on è un'altra novità introdotta in questo upgrade di The Witcher 2: Assassins of Kings: Enhanced Edition, ma vista la sua realizzazione approssimativa vi ritroverete spesso e volentieri a farne a meno, prediligendo un approccio più libero opportunamente aiutato dal controllo manuale della telecamera.
E visto che ci siamo spostati su un terreno più tecnico, è giunto il momento di parlare del comparto grafico di The Witcher 2. Come si comporta la versione Xbox 360 del gioco? Naturalmente un paragone con i requisiti massimi della versione PC è impossibile e inopportuno, viste le evidenti differenze di prestazione dei due hardware, ma a conti fatti il lavoro di adattamento svolto dai ragazzi di CD Projekt può considerarsi eseguito in modo superbo.
Nonostante qualche occasionale calo di frame rate e alcuni fenomeni di tearing (a volte così evidenti da diventare fastidiosi), il risultato generale si assesta su livelli decisamente elevati grazie al gradevolissimo mix di una direzione artistica pregevole e di soluzioni tecniche di sicuro impatto. Peccato solo per il nervosismo di alcune animazioni (come quella della corsa di Geralt), che tendono a creare uno stacco con l'elevato tasso di realismo visivo.
Un altro problema abbastanza fastidioso è rappresentato dal fatto di dover sfoggiare una precisione millimetrica quando si tratta di far apparire su schermo le icone delle azioni contestuali, dettaglio che può far perdere la pazienza quando ci si trova costretti ad aggiustare ripetutamente la posizione di Geralt su schermo.
Le altre novità aggiunte in questa versione del gioco sono una piacevole arena in cui mettere alla prova le proprie abilità di combattente, una missione tutorial (opzionale) che oltre ad insegnare le basi dei controlli del gioco aiuta anche a impostare un livello di difficoltà consigliato in base ai risultati ottenuti, nuovi splendidi filmati e, soprattutto, numerose quest aggiuntive caratterizzate dalla medesima cura del resto del titolo.
"La Enhanced Edition garantisce un nuovo livello di difficoltà davvero brutale"
Da non dimenticare poi che rispetto alla versione base di The Witcher 2, da molti ritenuta troppo semplice, questa Enhanced Edition garantisce un nuovo livello di difficoltà davvero brutale, che metterà a dura prova gli avventurieri più coriacei. Questo non vuol dire, però, che i giocatori meno abili dovranno rinunciare a completare il gioco, visto che le impostazioni più semplici sono davvero alla portata di tutti.
Tra dialoghi ben scritti e superbamente recitati dai bravissimi doppiatori inglesi, intrighi politici, trame amorose (con tonnellate di sesso mai gratuito) e giochi di palazzo, The Witcher 2: Assassins of Kings: Enhanced Edition si aggiudica a mani basse il titolo di miglior gioco di ruolo disponibile sulla console Microsoft, senza se e senza ma.
Nonostante qualche sbavatura tecnica, l'opera di CD Projekt RED si merita il massimo dei voti, balzando in un lampo in cima alla classifica dei "must have".
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