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The Walking Dead ep. 1 - review

Lo zombie non parla Italiano? Rimandato a settembre!

Molti tra gli appassionati di apocalissi e non morti hanno apprezzato la recente serie televisiva ABC intitolata The Walking Dead: partita come una miniserie per saggiare i gusti del pubblico, nonostante la qualità altalenante della prima stagione ha saputo ritagliarsi una notevole fetta di appassionati che hanno convinto i guru del network americano a mettere da parte i soldini per una seconda e terza stagione, decisamente più corpose.

In realtà lo script da cui è stata presa la trama della serie televisiva riprende l'omonima storia a fumetti realizzata da Robert Kirkman a partire dal 2003 negli Stati Uniti e, in seguito, anche in Italia in forma antologica. Se lo show televisivo segue abbastanza fedelmente le vicende narrate nel fumetto (almeno fino alla fine della seconda stagione) nel videogioco realizzato da Telltale Games, gli stessi di Sam & Max, cambia quasi tutto a partire dalle locazioni e dai personaggi coinvolti, probabilmente per mantenere il più possibile inalterato il senso di scoperta e narrazione che il fumetto originale e la serie televisiva avrebbero sicuramente compromesso.

In The Walking Dead raramente riuscirete a salvare la pelle di tutti quelli che vi circondano.
L'interfaccia è un classico punta-e-clicca a menu contestuali: nulla di particolarmente impegnativo.

Nella fattispecie, il protagonista di quest'avventura è Lee Everett, un ex insegnante universitario di Atlanta condannato per omicidio: mentre è in viaggio verso il carcere su un'auto della polizia, finirà per investire uno zombie andando fuori strada.

Solo una fuga precipitosa lo farà incontrare con Clementine, bambina rimasta sola nella casa dei genitori dopo che la babysitter ha deciso di licenziarsi per diventare un non morto a tempo pieno. Da questo punto in avanti il gioco prende una piega ben precisa, che vedrà nel rapporto tra i due il fulcro centrale delle vicende di questo primo capitolo, e probabilmente di quelli successivi.

Terminata l'installazione abbiamo infatti avuto una brutta sorpresa: al momento è disponibile solo il primo capitolo dell'avventura che nella sua interezza sarà composta da cinque episodi separati. Per giocare gli altri quattro dovremo forzatamente attenderne la pubblicazione che dovrebbe avvenire a cadenza mensile. Per il momento ci siamo quindi limitati a recensire il pacchetto iniziale della durata di circa un paio d'ore.

"Il primo impatto con The Walking Dead si è rivelato tutto sommato piacevole"

Il primo impatto con The Walking Dead si è rivelato tutto sommato piacevole per quanto non rivoluzionario in termini di giocabilità e di aspetto tecnico. Il gioco è un'avventura grafica basata sulle vicissitudini di un gruppo di sopravvissuti in cui vengono mescolati dialoghi (enigmi poco o nulla, finora) a scene d'azione in cui, tramite un semplice sistema di punta e clicca, è possibile affrontare scontri coreografati con orde di zombie affamati di carne umana.

Il menù del sistema di controllo della versione PC tradisce la conversone da console, vista la presenza di un Joypad Xbox 360 nella schermata di configurazione; a parte questo bisogna dire che non ci sono particolari problemi di adattamento non appena si inizia a giocare la versione scaricata da Steam. L'interfaccia di gioco è quindi molto semplice e mescola, come si può notare dal filmato di gameplay che trovate qui sotto, lo spostamento via tastiera attraverso le locazioni per parlare con i membri del gruppo o combattere gli zombie, con il mouse per la raccolta/utilizzo di oggetti o per colpire i non morti stessi.

I dialoghi si alternano alle scene di fuga dai non morti. Gli enigmi per il momento sono praticamente assenti.

Quando la situazione è critica, le azioni sono tuttavia da considerarsi come dei piccoli quicktime event; in quel caso non solo è importante spappolare crani prima di essere morsi o soprafatti ma anche mirare bene a specifiche parti del corpo dei nostri putrefatti nemici. In genere è la testa a farla da padrona ma, a volte, con le armi più diverse, può essere necessario centrare arti o elementi dello scenario con la dovuta tempestività per cavarsi d'impiccio.

"Sotto il profilo delle scene d'azione, The Walking Dead ha un buon ritmo"

Sotto il profilo delle scene d'azione, The Walking Dead ha un buon ritmo e quando ospiti indesiderati reclamano il loro pasto con insistenza si crea una buona tensione di fondo che può portare all'errore. L'aspetto più interessante delle sezioni giocate è che, a seconda delle nostre azioni nei momenti critici, la storia cambia dinamicamente: da quello che abbiamo potuto intravedere nelle prime due ore di gioco, sono le decisioni che prenderemo nel salvare questo o quel personaggio a modificare il corso della storia; di solito non è possibile intervenire in tempo per evitare che entrambi i membri del gruppo ci lascino le penne.

Anche se si tratta sempre di un'avventura, non c'è molto da tergiversare: sbagliate un movimento e siete pronti per il carrello degli antipasti.
Butta male e tutto quel sangue sui vestiti non aiuta granché…

Le conseguenze delle nostre azioni si riflettono però anche nelle parti più narrate, dove entrano in gioco i rapporti interpersonali tra Lee e i suoi compagni di sventura: essere sinceri e disponibili aiuterà a guadagnarsi stima e fiducia degli altri membri del party, ma è indubbio che un approccio più opportunistico spesso risulta in una trama più movimentata e meno scontata rispetto al giocare costantemente la parte del buon samaritano.

Tecnicamente il gioco è tutto sommato onesto ma nulla di sconvolgente: personaggi e scenario sono in tre dimensioni, anche se il cel shading con cui sono caratterizzate le texture rende piuttosto bene l'atmosfera da fumetto. Il dettaglio non è eccezionale anche alle alte risoluzioni e con tutti i filtri attivati, ma bisogna dire che l'impatto è notevole quando il tutto è in movimento: le animazioni sono infatti ben realizzate e contribuiscono a rendere all'immagine quel genere di dinamicità di cui spesso i videogiochi ispirati a fumetti sono carenti.

Anche l'audio è discreto, per quanto gli effetti non siano molti: il vero tallone d'Achille di The Walking Dead in questo senso è però la mancanza di una qualsiasi localizzazione in Italiano, persino dei sottotitoli. Quindi, se non masticate la lingua d'Albione pressoché alla perfezione, siete giocoforza tagliati fuori da quest'avventura, il che è un vero peccato.

"È difficile giustificare un prezzo di 26 Euro per portarsi a casa solo il primo capitolo della serie"

Insomma, il primo impatto con la nuova avventura di Telltale è abbastanza positivo: nonostante questo primo episodio duri solo un paio d'ore scarse, si capisce che il gioco c'è, e in più di un'occasione risulta piacevole sopratutto per come gestisce le scene d'azione. I dialoghi alle volte sono un filo banali ma si nota la volontà di costruire una storia ben concepita sotto il profilo della narrazione e della varietà: tuttavia è ancora troppo presto per capire quante diramazioni potrà prendere la trama in base alla nostra attitudine con il gruppo e a chi salveremo direttamente.

Il trailer di lancio di The Walking Dead.

A bilanciare questi pregi troviamo però un paio di difetti non da poco: come appena detto, la mancanza di qualsiasi genere di localizzazione rende The Walking Dead off-limits per chiunque non conosca molto bene l'Inglese. Vista la portata del progetto, nessuno pretendeva il doppiaggio completo in Italiano ma almeno dei sottotitoli sì.

Oltre a questo, stupisce il diverso trattamento riservato ai possessori delle diverse piattaforme su cui il gioco è stato pubblicato. Se volete giocarlo su PC e Mac, dovrete scucire, tutti maledetti e subito, 24 euro e 99, ma vi porterete a casa solo il primo capitolo della serie. Su console invece la storia è diversa: gli utenti PS3 pagano ogni capitolo cinque euro, mentre un preacquisto del gioco completo si attesta sui 19 euro e 90. Storia ancora diversa su Xbox 360 dove ogni episodio, primo compreso, costa 400 Microsoft Points per un totale di 2000 una volta pubblicati tutti e cinque gli episodi.

Inutile dire che non si capisce il perché anche gli utenti PC e Mac non abbiano avuto la possibilità di usufruire della stessa tipologia di acquisto scaglionato (o forse sì: pirateria?) che avrebbe permesso agli indecisi di provare The Walking Dead senza il timore di comprare a scatola chiusa un gioco a puntate non di proprio gradimento.

Con questi presupposti, il massimo cui Telltale può aspirare oggi è una solida sufficienza che rende The Walking Dead appetibile unicamente per gli avventurieri anglofili con un debole per gli zombie: per tutti gli altri, meglio attendere l'uscita di almeno un paio di capitoli in più e valutare l'acquisto con maggiore tranquillità, cosa che faremo anche noi in occasione della recensione definitiva.

7 / 10