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Gravity Rush - review

Un'avventura che stravolgerà i vostri orizzonti.

Quello che doveva essere uno dei più promettenti titoli di lancio di PlayStation Vita, arriva da noi con parecchi mesi di ritardo rispetto all'uscita giapponese. Erano in molti ad aspettarlo al varco, ingolositi dalle notevoli recensioni ricevute in oriente... sarà questo quindi il gioco che risolleverà le sorti della console di Sony in Europa e Stati Uniti?

Sicuramente siamo di fronte a un prodotto diverso da tutti quelli visti finora su Vita, uno di quelli creati appositamente per questo hardware. Fatta eccezione per Little Deviants e, in parte, Escape Plan, tutti i titoli usciti finora altro non sono che ri-edizioni di vecchie serie o prodotti che sfruttano ben poco le caratteristiche peculiari della console. Gravity Rush no. Gravity Rush è un gioco d'azione che non solo sfrutta quasi tutte le novità proposte da PS Vita, ma lo fa in maniera convincente e con uno stile davvero invidiabile.

Gli attributi e i poteri possono essere potenziati in puro stile GdR, collezionando dei particolari cristalli.

Una volta tanto vorrei iniziare una recensione dalla parte che di solito riservo alla fine, ovvero quella dedicata agli aspetti più strettamente tecnici del gioco. Il comparto grafico, ragazzi, è senza ombra di dubbio uno dei migliori che si siano visti su questo hardware, alla pari di un certo Uncharted, oserei dire.

Certo, lo stile è completamente diverso, siamo infatti di fronte ad un cel-shading davvero ben fatto e caratterizzato da una palette di colori molto varia e "viva", e da effetti speciali che contribuiscono a dare al tutto quell'atmosfera onirica che benissimo si sposa con il gameplay che andremo a trattare tra poco.

Di tanto in tanto si scorge in Gravity Rush qualche richiamo allo stile del maestro Hayao Miyazaki. Lo stile architettonico della città che fa da sfondo al gioco assomiglia, ad esempio, a quello visto nel Castello Errante di Howl, e l'intera opera omaggia a più riprese il regno animale, elevandolo perfino a tessitore dei destini del mondo.

Il gatto che la protagonista (che guarda caso si chiama Kat) incontra all'inizio del gioco è anche quello che gli conferisce il potere di alterare la gravità e il depositario di parte dei segreti del gioco. Anche la "rivale" che la stessa Kat incontra quasi all'inizio del gioco è accompagnata da un animale, un corvo per essere precisi... e indovinate come si chiama la ragazza? Esatto, Raven. Indubbiamente il team di sviluppo non deve essersi sforzato troppo per tirare fuori dal cilindro i nomi dei protagonisti.

Le animazioni della protagonista sono tra le migliori che si siano mai viste su PlayStation Vita.

Ma torniamo a noi. La cura che il team ha riposto nella realizzazione tecnica di Gravity Rush si rispecchia in ogni suo aspetto, anche nei semplici menù, decisamente "sfiziosi" da navigare. Mai quanto però le sequenze d'intermezzo, che assomigliano a dei veri e propri fumetti interattivi. Si tocca lo schermo e si va avanti, lo si inclina e i "baloon" cambiano orientamento... insomma, delle vere e proprie chicche visive.

"Sicuramente siamo di fronte a un prodotto diverso da tutti quelli visti finora su Vita"

La cosa incredibile è che per quanto riguarda il gioco, tanta opulenza di dettagli viene gestita in totale scioltezza dall'engine, senza rallentamenti di sorta, e credetemi se vi dico che in alcuni casi l'azione su schermo si fa decisamente serrata.

Purtroppo altrettanto bene non si può parlare dei caricamenti, che ancora una volta su PlayStation Vita risultano decisamente troppo lunghi. Tenete conto, poi, che il codice da me testato era installato direttamente sulla memoria e quindi per certi versi doveva addirittura essere "privilegiato" rispetto alle schede che arriveranno nei negozi.

Passando al gioco vero e proprio, arrivano altre belle notizie. Gravity Rush infatti è un titolo d'azione, ma come se ne sono visti davvero pochi in giro. L'inizio richiede un minimo di metabolizzazione perché avere a che fare con un prodotto che stravolge letteralmente tutte le normali leggi della fisica non è semplice.

Il trailer di Gravity Rush.

Sì, perché in questo gioco ci si muove e si combatte non solo lungo i normali assi X e Y a cui siamo abituati. La manipolazione della gravità infatti consente di andare in lungo e in largo un po' dove si vuole, camminando a testa in giù su un soffitto o di lato sul muro di un palazzo, affrontando i nemici rimanendo sospesi in aria o rincorrendo un bersaglio a mezz'aria.

"La manipolazione della gravità consente di andare in lungo e in largo un po' dove si vuole"

Gli stick analogici della console servono per i movimenti principali, quelli della protagonista e quelli del "mirino", che consente di avere un punto di riferimento per muoversi a gravità zero. A proposito di questo, non avrete tempo illimitato per fluttuare in giro: il vostro potere infatti sarà limitato da un indicatore che si svuoterà man mano che lo utilizzerete.

Facendo scivolare due dita sullo schermo, Kat utilizzerà una sorta di scatto (o meglio, grind) in avanti.

Tramite i tasti dorsali potrete effettuare i movimenti base in aria, partenze e brusche frenate utili a non spiaccicarsi da qualche parte, mentre il pulsante Quadrato è preposto all'utilizzo dell'attacco principale, sia a terra che in aria. Con X invece si salta, anche se tale operazione in un gioco del genere quasi non ha senso visti i poteri della nostra eroina.

Il tasto Cerchio, infine, attiva un altro potere speciale, una sorta di campo gravitazionale che vi servirà particolarmente nelle missioni in cui dovrete recuperare degli oggetti. Da segnalare anche la possibilità di farsi qualche grassa risata utilizzando tale potere in prossimità di qualche abitante della città, che ovviamente perderà istantaneamente il suo "peso" andandosi poi a schiantare a terra una volta disattivato.

La location principale del gioco non è particolarmente ampia in quanto ad estensione orizzontale, ma la sua struttura è decisamente articolata e, proprio per questo, è stato inserito dagli sviluppatori un sistema di indicatori che consente sempre di tenere d'occhio la direzione da seguire. Senza di essi, orientarsi sarebbe stato davvero difficile.

Inizialmente Gravity Rush era stato pensato come gioco PS3, ma lo sviluppo venne in seguito dirottato su PS Vita.

Man mano che si va avanti nella storia si aprono porzioni sempre maggiori di città e anche la quantità di missioni, principali e non, si moltiplicano a dismisura. Tra queste vanno segnalate le sfide, che pur essendo piuttosto classiche nella loro struttura (uccidi il maggior numero di nemici entro un tempo limite, corri da A a B in meno tempo possibile, ecc.), beneficiano comunque del particolare gameplay "verticale" di Gravity Rush.

"Se inizialmente trovate piuttosto difficile muovervi con agilità, non scoraggiatevi"

A tal proposito è d'obbligo un consiglio. Se inizialmente trovate piuttosto difficile muovervi con agilità passando da uno status all'altro, non scoraggiatevi. Con il procedere del tempo e dell'esperienza imparerete parecchi "trucchetti" che vi permetteranno di spostarvi molto più velocemente e con pochissimi incidenti.

Volendo, inoltre, l'intera città è provvista di un sistema di collegamento che permette di spostarsi da una parte all'altra in tempi rapidissimi, sempre a patto che riuscitate a sopportare i suddetti, odiosi caricamenti, che di fatto costituiscono forse l'unico vero difetto del gioco.

Qualche fastidio in realtà si prova anche nel corso di alcune missioni non perfettamente bilanciate. Un paio di volte, ad esempio, l'obiettivo in questione richiedeva di muoversi in modalità stealth senza farsi vedere da alcune guardie. Il problema, in questo caso, era rappresentato dall'eccessiva sensibilità "acustica" delle guardie. Un piccolo errore e si è costretti a ricominciare dall'ultimo checkpoint, non prima però di aver sopportato ancora una volta un caricamento di almeno 40 secondi.

15 minuti di lotta alla gravità su PS Vita con questo video di Gravity Rush.

Quanto di negativo sottolineato finora ha sicuramente la sua importanza nell'economia qualitativa del gioco, ma riesce solo in parte a minare un'esperienza che ha davvero poco in comune con quanto visto finora, non solo su PS Vita, ma anche su altre console. Lo "scheletro" di Gravity Rush è quello di un classico action/adventure, ma tutto quello che c'è intorno è decisamente più particolare e accattivante.

Concludendo, avere una PlayStation Vita e non concedersi il gusto di giocare un prodotto simile può essere paragonato più o meno all'andare in vacanza in un posto meraviglioso per rimanere poi chiusi in albergo tutto il tempo. Devo aggiungere altro?

8 / 10