The Elder Scrolls V: Skyrim - Dawnguard PC - review
Lupo ululì, vampiro ululà.
Skyrim è stato sicuramente uno dei titoli più venduti e apprezzati della scorsa stagione natalizia: con le sue decine e decine di ore di gameplay, ha confermato ancora una volta Bethesda in cima alle classifiche delle preferenze di molti avventurieri sparsi in giro per il mondo. Non solo, nonostante le dimensioni enormi del mondo di gioco e tutte le difficoltà tecniche che una realizzazione di questo genere porta con sé, in più di un'occasione abbiamo avuto modo di lodare il lavoro svolto dallo sviluppatore americano nel riuscire a realizzare su console un infrastruttura palesemente ad appannaggio dei PC da gioco moderni.
Il buon successo di copie vendute ha spinto Bethesda a intraprendere una corposa campagna di espansioni che, come avvenuto per Fallout 3, possa aumentare ulteriormente l'offerta in termini di gameplay. Il primo capitolo di una presumibile serie è appunto questo DLC intitolato Dawnguard. Si tratta di un'espansione che s'inserisce nel contesto narrativo del gioco originale e che permette praticamente in ogni momento di interrompere la main quest e intraprenderne una completamente nuova, anzi due.
Per quanto riguarda i contenuti, questa versione PC che abbiamo scaricato da Steam non è per nulla diversa da quella Xbox 360 recensita dal nostro Luca Forte circa un mese fa e al cui articolo potete fare riferimento per tutti i dettagli relativi al gameplay.
Quello che cambia è invece l'infrastruttura, visto che la build PC è leggermente diversa dalla versione Xbox 360 per ovvi motivi di potenzialità dell'hardware. In linea di massima possiamo dire che la versione per home computer è tecnicamente migliore di quella console ma la rifinitura non è sicuramente quella di un gioco completamente bug free.
La parte grafica è sicuramente quella dove ad occhio si notano le maggiori differenze: come per Skyrim non solo la versione PC è superiore tecnicamente, ma è evidente la presenza di un numero di glitch nettamente minore a partire dai famigerati personaggi seminudi che alle volte rovinavano la serietà dell'esperienza di gioco su console.
Sicuramente l'impatto generale è migliore anche sul fronte del pop-up sulla distanza delle texture, dovuto alla gestione del livello di dettaglio. Similmente a quanto accade su console, invece, le animazioni dei vampiri sembrano avere qualche problema nelle transizioni da un movimento all'altro ma, a parte questo, le proporzioni nel livello qualitativo sono rimaste le stesse tra una piattaforma e l'altra.
"Le potenzialità di un computer di fascia media non sono sfruttate a dovere."
Sul fronte della continuità del gameplay c'è invece sicuramente molto da rivedere: precisando il fatto che solo le prime tre ore della quest dedicata al lupo mannaro sono filate via lisce, abbiamo notato parecchi bug di una certa importanza che abbiamo dovuto risolvere via console o anche tramite un ricaricamento. In particolare ci siamo trovati nella situazione di un NPC che ci proponeva di seguirlo mentre non si muoveva di un millimetro; alcuni mob spesso sono andati a infilarsi in zone dello scenario poco accessibili diventando difficili da eliminare o degli NPC che dovendo seguirci rimanevano incastrati nello scenario.
Per il resto, la nostra sessione di gioco non ha evidenziato altri problemi a parte un crash al desktop dopo circa una decina di ore di gioco. Tuttavia, conoscendo le problematiche tipiche dei titoli Bethesda, Skyrim compreso, non abbiamo potuto evitare di fare il classico giretto sui forum ufficiali, che ci ha portato a rilevare problemi simili a quelli riscontrati in fase di playtest ma soprattutto, come potete vedere da questo topic dedicato, molti altri inediti e di livelli di gravità differenti.
Il fatto che buona parte dei problemi presenti su console siano stati sostituiti da nuove casistiche nonostante sia trascorso un mese e mezzo, conferma il fatto che Bethesda non ha portato avanti il dovuto lavoro di rifinitura della prima build pubblicata, ovvero quella per Xbox 360 (e per il momento gli utenti PS3 dovranno aspettare ancora qualche tempo prima di metterci sopra le mani). Le lamentele confermano poi l'impressione che, vista la natura free roamer, i bachi si verifichino con una frequenza variabile a seconda degli utenti e delle configurazioni delle loro macchine da gioco.
"La scelta della fazione a cui affiliarsi è importante, influenzando il fluire del gameplay"
In conclusione i pregi non mancano e vedono nella longevità da circa 15-20 ore, nei nuovi mostri, oggetti, e gameplay diversificato tra vampiri e lupi mannari, i tratti distintivi più evidenti. Anche i difetti però non scherzano: i vampiri sono evidentemente sovrapotenziati e le loro abilità sono relative solo al combattimento. Alcune quest sono piuttosto ripetitive, e chi ha già macinato settanta e passa ore con il gioco originale, potrebbe non trovare la stessa motivazione delle prime avventure. Visto il prezzo, in molti si aspettavano anche qualche area nuova da esplorare e non solo dungeon ed edifici inediti inseriti nell'ambientazione preesistente.
Il vero problema di questa versione PC riguarda tuttavia la consistenza tecnica di una build poco più appetibile della controparte console e che merita un eventuale acquisto a cuor leggero solo da parte dei fan più accaniti delle Elder Scrolls, soprattutto se abituati alla scarsa pulizia dei giochi e dei DLC Bethesda al day one.
Tuttavia, il mese di tempo extra avuto da Bethesda per correggere le magagne non giustifica appieno i 19.90 euro richiesti su Steam, almeno per ora. Se con Skyrim avete avuto qualche brutta esperienza che non volete assolutamente ripetere, passate oltre o attendete l'inevitabile patch che Bethesda ha già annunciato ma sulla cui efficacia sarà opportuno discutere solo alla luce del sole.