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XCOM: Enemy Unknown - review

Difendiamo la Terra!

XCOM - Ufo Defense è stato uno di quei giochi capaci di conquistare immediatamente milioni di appassionati, i quali hanno trovato nel lavoro di Julian Gollop uno strategico profondo e appagante, grazie al quale sognare di essere a capo di un'agenzia intergovernativa, l'XCOM appunto, creata per respingere un'imponente invasione aliena.

Sovvenzionati dai governi mondiali di tutto il mondo, il vostro compito è di stanare e affrontare le forze nemiche e nel mentre studiare la loro tecnologia per riutilizzarla sul campo di battaglia.

Due sono le fasi principali del gioco: la prima, in tempo reale, chiamata Geoscape, nella quale gestire le proprie basi, le finanze e la ricerca dell'agenzia XCOM; la seconda, a turni, chiamata Battlescape, con cui gestire i propri uomini direttamente in missione.

1 L'originale UFO Defense da molti è considerato un titolo praticamente perfetto.

Un gameplay profondo e in grado di entusiasmare gli appassionati, dunque, grazie all'elevato tasso di difficoltà e alle tante variabili che rendono ogni partita di UFO Defense differente dalla precedente.

Nonostante la grande esperienza e il pedigree di assoluto spessore, non era facile per Firaxis approcciarsi a un gioco così delicato e amato, da tanti considerato praticamente perfetto. Il team che ha creato a Civilization e Alpha Centauri non poteva oltretutto limitarsi a riproporre pedissequamente il classico del 1998 aggiornato nella grafica. Per questo il team guidato da Jake Solomon ha provato a mantenere inalterato il cuore del gioco, cercando però di rendere più moderne le meccaniche e più spettacolare il comparto narrativo.

Un processo per certi versi simile a quello visto in Civilization V, dove Firaxis ha provato a rendere più fluido l'incedere della partita accorpando determinate caratteristiche, cercando di non perdere in profondità. E il cambiamento principale in questo senso è la sostituzione delle Time Units con le Azioni.

Durante un turno ogni soldato o alieno potrà compiere due azioni, da scegliere tra quelle specifiche concesse dalla sua classe. Queste potranno essere due movimenti, un movimento e un attacco, o un movimento e il mettersi in guardia o in copertura. Ciò semplifica molto la gestione della squadra: in precedenza ogni azione, come chinarsi dietro una copertura e ricaricare l'arma, consumava determinati punti che, una volta esauriti, portavano alla conclusione del turno. Questo rendeva però piuttosto complesso calcolare a priori quante e quali azioni poter 'incastrare' in un turno, con la conseguenza che spesso ci si ritrovava a sprecare Time Units.

Il vostro team inizialmente sarà composto da pochi soldati ma ,grazie ad alcuni upgrade, sarà possibile espanderlo fino a 7 elementi.

In XCOM: Enemy Unknown si perdono alcuni elementi di microgestione del soldato: per esempio la scorta di munizioni è infinita, ponendo maggiormente l'accento sulla crescita dei militari e sull'acquisizione di abilità speciali che, se abbinate alle nuove tecnologie rubate agli alieni, li renderanno in grado di combattere ad armi pari gli invasori.

"In XCOM: Enemy Unknown si perdono alcuni elementi di microgestione del soldato"

Tutti i soldati sono infatti unici. Ciò vuol dire che, guadagnando esperienza, essi si trasformeranno da semplici reclute a guerrieri specializzati nel combattimento ravvicinato, nel supporto, nelle armi pesanti o sulla distanza. Sette sono i livelli che è possibile accumulare, più tre per i poteri psichici, e ognuno di essi consentirà di scegliere tra due tratti diversi, in pieno stile gioco di ruolo. La loro unicità significa anche che potranno morire in azione con la conseguente perdita definitiva di un elemento prezioso per l'agenzia.

Nelle fasi più avanzate potrete schierare mezzi corazzati, guerrieri volanti e altri dotati di poteri psichici, che vi daranno l'impressione di aver messo in piedi un esercito estremamente potente e organizzato.

Sarete portati dunque ad affezionarvi ai vostri veterani e quindi a temere la loro dipartita in azione. Cosa non particolarmente difficile, poiché i livelli, rigorosamente isometrici saranno celati dalla nebbia di guerra, dietro la quale le forze aliene si muoveranno indisturbate, aggirandovi nell'ombra. Procedere quindi in maniera circospetta sarà fondamentale per mantenere in vita la vostra squadra, anche se talvolta il gioco sembra barare, facendovi comparire dei nemici in mezzo alle vostre linee, vanificando così tutta la vostra pianificazione. La varietà dei nemici non è elevatissima e le loro versioni più potenti non aiutano a rendere più varia l'azione.

Vediamo il trailer di lancio di XCOM: Enemy Unknown.

Il riproporsi degli stessi nemici o del design degli scenari potrebbe accrescere la sensazione di monotonia delle missioni a terra, nonostante alle volte l'obiettivo sarà diverso dal classico 'trova la minaccia ed eliminala' e vi sarà chiesto di scortare un VIP al sicuro o disinnescare una bomba a tempo.

"Il riproporsi degli stessi nemici o del design degli scenari potrebbe accrescere la sensazione di monotonia delle missioni a terra"

All'originale generazione casuale delle mappe è stato preferito un sistema a livelli preconfezionati, in teoria sufficientemente ampio da scongiurare il ripetersi delle missioni e tale da garantire sempre un'elevata qualità delle stesse. Nelle fasi più avanzate vi potrebbe capitare oltretutto d'imbattervi in livelli disegnati per le prime ore di gioco, con avversari che saranno letteralmente spazzati via dalle vostre truppe.

Un altro elemento poco riuscito è la gestione della telecamera, incapace di gestire efficacemente l'azione quando si svolge su piani differenti o quando le missioni sono al chiuso. Questo è dovuto principalmente a una gestione poco felice delle trasparenze, fondamentali in un gioco isometrico per poter 'vedere' dietro una parete. Il sistema ideato da Firaxis, però, non sempre consente di capire la presenza o meno di una superficie verticale, obbligandovi a ruotare la visuale in cerca di qualche indizio supplementare.

La gestione del Geoscape è stata semplificata, ma in questo modo sono stati eliminati eventuali tempi morti.

In altre occasioni la telecamera automatica, al posto di sottolineare le azioni principali con primi piani spettacolari, s'incastra goffamente nelle pareti, svilendo un po' l'azione. In altre occasioni resetterà la sua altezza a ogni cambio di turno, costringendovi a regolare la visuale a ogni cambio di soldati.

Questi problemi con un po' di pazienza non sono insormontabili, ma rendono sicuramente meno godibile e rifinita questa sezione di XCOM: Enemy Unknown. Raccontato in questo modo il prodotto Firaxis sembra notevolmente meno divertente e godibile di quanto non lo sia in realtà. Glitch saltuari a parte, questo strategico a turni sarà capace di riaccendere la famosa febbre da 'ancora un altro turno e poi smetto', tanto cara agli sviluppatori di Sparks, che ancora una volta sono stati in grado di confezionare un gioco appassionante dalle meccaniche tanto semplici, quanto magnetiche.

Attendere spasmodicamente la fine del mese per avere nuovi crediti con i quali comprare le nuove armature, o gioire per aver abbattuto il Ciberdisco che stava per decimare la vostra squadra, sono emozioni che solo i grandi giochi, anche quelli con qualche sbavatura, sanno donare.

Altrettanto importante delle missioni a terra, soprattutto nelle fasi finali, sarà il Geoscape, in altre parole la fase di gestione dell'agenzia. A differenza del gioco originale, tutta l'attività XCOM sarà gestita attraverso un'unica base, nella quale saranno concentrate le attività di ricerca scientifica, quelle di produzione, di addestramento delle unità e di controspionaggio.

Quando vedrete questa schermata, vuol dire che state per perdere un fedele soldato. Per sempre.

Nella vostra base sotterranea avrete a disposizione solamente ventiquattro cavità da riempire con nuove strutture e sarà dunque fondamentale organizzare in maniera oculata la disposizione dei generatori di elettricità, dei radar e dei laboratori, in modo che grazie alla sinergia tra strutture adiacenti, questi lavorino meglio.

"A differenza del gioco originale, tutta l'attività XCOM sarà gestita attraverso un'unica base"

Il livello di panico delle diverse nazioni sarà tenuto sotto controllo dalla rete satellitare e dalla vostra capacità nel saper soddisfare le richieste del consiglio. Mappando un intero continente si otterranno dei bonus supplementari, come quello bellissimo del Sud America che consente di interrogare immediatamente gli alieni catturati, grazie a cui semplificare e velocizzare determinati aspetti del gioco.

Anche la ricerca e la produzione sono state semplificate. Il numero di scienziati determinerà semplicemente la velocità con la quale scoprirete le nuove tecnologie e non potrete ricercare più elementi alla volta. Il numero d'ingegneri determina invece quali oggetti e strutture sarà possibile realizzare, oltre che il costo e la velocità di costruzione degli oggetti.

Accumulare una coda di produzione non influenzerà la celerità dei lavori, consentendo in questo modo di produrre oggetti in quantità, poiché in caso di emergenza, grazie al mercato grigio, potrete vendere alcune delle risorse raccolte durante le missioni per crediti aggiuntivi.

Un altro trailer di XCOM: Enemy Unknown.

Nel Geoscape potrete anche gestire i vostri uomini, il loro equipaggiamento e il loro addestramento. Con un edificio specifico potrete acquistare nuovi bonus per la vostra squadra, come per esempio membri aggiuntivi del team da schierare in missione o punti aggiuntivi sulla volontà dei soldati, il parametro che indica la tendenza a cadere in preda al panico nelle fasi calde degli scontri, ogni volta che si sale di livello.

"Nel Geoscape potrete anche gestire i vostri uomini, il loro equipaggiamento e il loro addestramento"

In questo modo la gestione del denaro e delle risorse è fondamentale per avanzare nel gioco e vi ritroverete a dover decidere quale settore sviluppare per primo, in modo da tenere sotto controllo la situazione geo-politica e presentare sul campo una squadra sufficientemente potente da rintuzzare gli attacchi avversari.

Infine c'è l'aspetto del controllo dei cieli. Scansionando il globo terrestre potreste intercettare degli UFO nemici intenti ad attraversare le nazioni coperte dai vostri satelliti. In queste occasioni dovrete mandare i vostri aerei, uno per volta sfortunatamente, a intercettare il disco volante. Oltre alle caratteristiche proprie del mezzo potrete spendere delle abilità 'consumabili' per dare dei bonus temporanei al velivolo grazie ai quali provare a vincere lo scontro.

Nel multiplayer si potranno usare indifferentemente team misti composti da umani e alieni.

Questa fase gestionale funziona bene, anche grazie alla presenza di tre assistenti che aiutano a narrare meglio l'evoluzione della partita, commentando ogni nuova scoperta e introducendo le nuove fasi della missione principale. Questi elementi di raccordo, come i piccoli filmati che sottolineano gli scatti o le uccisioni più spettacolari, contribuiscono a rendere XCOM: Enemy Unknown uno degli strategici più spettacolari di sempre, grazie alla quasi completa eliminazione dei tempi morti e all'ottimo doppiaggio in Italiano.

Dal punto di visto grafico i ragazzi di Firaxis si sono affidati all'onnipresente Unreal Engine 3 per avere uno strumento facilmente adattabile sulle tre piattaforme. Se dal punto di vista dello stile la produzione è piacevole, con un aspetto tra il retrò e il fumettoso, sono diversi i glitch e i piccoli bug che inficiano il codice, come alcune compenetrazioni poligonali, che speriamo siano presto corrette.

Inoltre la necessità di rendere scalabile il motore di gioco ha spinto gli sviluppatori a non esagerare troppo con i filtri grafici o la qualità dei modelli poligonali e delle texture. Ottimo invece l'accompagnamento sonoro, con buoni effetti e musiche piuttosto orecchiabili, anche se non particolarmente varie.

Dal punto di vista della longevità la campagna può essere portata a termine in circa venti ore, ma potrebbero essere molte di più nel caso in cui si ricerchi tutto il possibile prima di portare a termine i compiti prioritari. Senza considerare i tanti livelli di difficoltà a disposizione, che potrebbero impegnare per molto più tempo i giocatori in cerca di sfida. Sfortunatamente la mancanza di mappe generate casualmente e una maggiore narrazione hanno costretto gli sviluppatori a imbrigliare il gioco limitando un po' l'imprevedibilità di ogni nuova partita.

Agire in maniera prudente, sfruttando le coperture, è l'unico modo che avrete per mantenere in vita la vostra squadra.

"Per compensare la minore rigiocabilità, Firaxis ha assemblato una modalità multigiocatore piuttosto semplice e scarna"

Per cercare di compensare questa minore rigiocabilità, Firaxis ha provato ad assemblare una modalità multigiocatore piuttosto semplice e scarna, forse per non spaventare i fan più irriducibili che vedono nell'online il possibile nemico pubblico numero uno. Questa funziona in maniera similare agli scacchi, dove i due giocatori si alternano nello spostare le loro pedine. Il team sarà composto a piacimento del giocatore che si troverà a spendere liberamente i 10.000 punti iniziali.

Starà a voi scegliere tra tanti elementi poco competitivi o pochi supersoldati: l'importante sarà schierare una squadra sufficientemente flessibile da poter fronteggiare qualsiasi avversario. Oltre a qualche leaderbord, questa modalità appare piuttosto scarna e un semplice diversivo dalla campagna principale, anche perché i tanti tempi morti potrebbero rendere gli scontri non proprio intensi.

Nonostante i suoi difetti, XCOM: Enemy Unknown rimane un'esperienza magnetica, in grado di ridare lustro a una serie storica. Il lavoro di Firaxis non è fedele all'originale come forse i fan più irriducibili avrebbero voluto, nondimeno è un'interpretazione valida e moderna dello stesso gioco, spettacolare e narrativa come pochi strategici hanno saputo fare finora.

La difficoltà nella gestione della telecamera e qualche imperfezione di troppo non consentono al gioco 2K di raggiungere vette ancora più alte, ma chi ha affinità col genere non dovrebbe farsi scappare questa perla.

8 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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XCOM: Enemy Unknown

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