Skip to main content

Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 3 - review

La leggenda dell'eroe biondo di Konoha.

Il brand di Naruto sta vivendo il suo momento di massimo risalto mediatico, grazie anche al ciclo narrativo particolarmente interessante che riguarda il manga e il cartone animato ad esso collegato. Va da sé che anche le trasposizioni videoludiche non siano da meno e che con l'andare degli anni abbiano cominciato a ricoprire un ruolo sempre più importante, tanto da trovare la forza di registrare preordini record pur arrivando sul mercato in un mese pieno d'uscite di altissimo livello.

Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 3 riprende la storia esattamente da dove il capitolo precedente l'aveva interrotta. Passato il prologo in cui si assiste al terzo e al quarto Hokage che combattono la volpe a nove code durante un flashback, il gioco prende inizio con il villaggio della foglia in ricostruzione a seguito dell'attacco di Pain e con i Kage che si devono riunire per decidere il comportamento da attuare nei confronti della sempre più potente organizzazione Alba.

Mettendoli nei panni di Naruto e Sasuke (ma anche di molti altri ninja per periodi più brevi) la modalità storia dà la possibilità ai giocatori di rivivere le battaglie che vanno dalla suddetta riunione dei Kage fino a tutta la quarta grande guerra dei ninja. La campagna per giocatore singolo ritorna, fortunatamente, a una struttura simile a quella del secondo capitolo, dove, oltre che con gli scontri, le vicende vengono narrate attraverso un mix esplosivo di cut-scene prodotte col motore di gioco ad alto contenuto di spettacolarità.

Alcune missioni possono prendere una connotazione tipica dei musou, mantenendosi comunque su numeri dei nemici abbastanza bassi. La spettacolarità scorre a fiumi e inanellare combo è un vero spasso.

Ad esse si affiancano delle parti d'esplorazione più rilassate, abbandonando così l'esperimento delle immagini statiche prese direttamente dall'anime e condite da fiumi di testi viste nell'episodio di passaggio, Generations. A differenza del passato, però, la trama trattata in questo arco narrativo è particolarmente ramificata su una moltitudine di personaggi. Per questo motivo la parte esplorativa è stata asciugata, in favore di lunghi dialoghi nei filmati e passaggi diretti all'evento successivo.

"La modalità storia dà la possibilità di rivivere le battaglie che vanno dalla riunione dei Kage fino a tutta la quarta grande guerra dei ninja"

Per contro, a bilanciare l'assenza di momenti di pausa e i continui ritorni forzati al villaggio, è stato rimosso il recupero dell'energia alla fine di ogni scontro, costringendo così il giocatore a dover ricorrere ai venditori ambulanti per fare scorta di unguenti curativi. Tali oggetti possono però essere impiegati in battaglia solamente se si scegli di utilizzare un inventario di tipo Eroe, al posto di quello più classico ora definito Leggenda.

Nel primo caso avremo di fatto una diminuzione della difficoltà, in quanto potremo utilizzare elementi curativi e con l'andare delle partite potremo equipaggiarne di sempre più potenti; nel secondo caso invece avremo a disposizione solamente gli attrezzi ninja consueti a fronte di una ricompensa a fine battaglia più alta, ma potremo comunque accedere al ripristino dell'energia a seguito di una sconfitta e al pagamento di una penalizzazione in moneta sonante.

Benché presenti nella story line Kinkaku e Ginkaku, i Fratelli Oro e Argento non sono presenti tra i personaggi giocabili. Lo stesso vale per i Sette Spadaccini della Nebbia e il Team dei Kage.

Questa scelta dicotomica si ritrova in diversi punti della storia in cui l'azione si blocca e il giocatore è chiamato a scegliere tra Leggenda o Eroe: la differenza solitamente si risolve in un'elevata difficoltà della prima nei confronti della seconda, per diversi fattori che andranno a influenzare lo scontro (presenza o meno di supporti, stati alterati), ma in certi casi la prima dà accesso anche a sezioni particolari. Ad esempio, nelle prime ore di gioco abbiamo potuto assistere ad una svolta al limite del musou, dove Sasuke doveva eliminare, stanza per stanza, un esercito di samurai.

"Nelle prime ore di gioco abbiamo potuto assistere ad una svolta al limite del musou"

In questi scontri di massa il gioco si dimostra come sempre estremamente spettacolare, visto che il parco messo a disposizione resta invariato rispetto agli scontri classici, ed è possibile portarsi alle spalle di un nemico semplicemente premendo un tasto una volta mandato al tappeto il precedente, oltre a poter far piazza pulita con una mossa finale condita da quick time event. Tra battaglie classiche, alcune di queste divagazioni tutto sommato innovative per la saga, e alle boss fight, che da sempre fanno da marchio di fabbrica per le produzioni CyberConnect2, la varietà degli scontri nella modalità storia è veramente ottima, tanto da farla procedere con un buon ritmo che viene però spezzato dell'eccessiva lentezza della narrazione, la quale risulta quanto mai in pieno stile giapponese e comunque mantiene per filo e per segno quanto detto e fatto dell'opera originale.

Il gameplay nudo e crudo degli scontri uno contro uno è rimasto tutto sommato invariato. Oltre al cambio radicale per quel che riguarda l'utilizzo della tecnica della sostituzione, che ora non si attiva più premendo il tasto parata nel momento giusto ma che è richiamabile liberamente con un tasto apposito, e che un po' tende a rallentare l'azione vista la necessità di utilizzarla più strategicamente, sono state introdotte due sostanziali novità.

"Il gameplay nudo e crudo degli scontri uno contro uno è rimasto tutto sommato invariato"

La prima è la possibilità da parte di alcuni personaggi di utilizzare discrezionalmente la Modalità Risveglio (uno stato che solitamente era attivabile solamente quando la barra dell'energia tendeva all'esaurimento), con lo scotto di vedersi ridurre progressivamente l'ammontare massimo di chakra che si potrà utilizzare. La seconda invece riguarda l'attacco di squadra, che può essere effettuato tenendo premuto il tasto d'attacco e, successivamente, premendo i tasti deputati al richiamo dei relativi compagni di squadra.

Queste due soluzioni, apparentemente piccole, fanno sì che il combat system si ampli ancora di più per quel che riguarda il numero possibile di combo inanellabili, puntando così verso la spettacolarizzazione degli scontri, che ora più che mai sono vari e frenetici. Anche le arene hanno subito delle lievi aggiunte e in alcune è possibile trovare degli oggetti frangibili sul campo che possono dare un rapido riparo dai colpi dalla distanza dei nemici.

Gli scontri contro i boss sono da sempre il fiore all'occhiello della serie. Nelle fasi iniziali della storia Naruto dovrà affrontare la Volpe a Nove code per poterne assimilare il vero potere.

Molto interessante è anche l'introduzione del concetto di ring-out, dato che ora è possibile rompere le barriere che delimitano l'ambiente di gioco e scagliare al di fuori l'avversario, vincendo direttamente (a meno che quest'ultimo non sia assistito da un compagno di squadra di tipo supporto, il quale si sacrificherà al posto vostro). Si tratta di un'idea che ci è sembrata grosso modo abbozzata, in quanto le arene che la supportano sono solamente sette contro le quaranta totali e oltre tutto alcune, come il ponte in cui avviene lo scontro tra Danzo e Sasuke, nella modalità storia danno la possibilità di sfruttare questa nuova possibilità, mentre nello Scontro Libero no.

"Alcune perplessità le desta l'osservazione del roster dei personaggi utilizzabili"

Alcune perplessità le desta anche l'osservazione del roster dei personaggi utilizzabili: a fronte dell'impressionante numero totale di settantasei lottatori, c'è però da notare come almeno nove di essi siano sostanzialmente dei cloni di altri dai quali si differenziano solo per alcuni dettagli, una scelta a nostro avviso meno saggia rispetto alla possibilità di variare tra le diverse alternative di vestito e di set mosse, che viene data per tutti gli altri.

Andando più affondo risulta incomprensibile l'assenza dei Sette Spadaccini della Nebbia, dei Fratelli Oro e Argento e del Team dei Kage che, pur facendo parte integrante della story line narrata nella modalità giocatore singolo, non risultano nel novero dei personaggi utilizzabili nello scontro libero. Da notare che invece la software house ha scelto di aggiungerne altri che non compaiono nella storia, come ad esempio sette tra le versioni fanciullesche dei ninja della foglia (presi di peso senza modifiche dai giochi precedenti), oltretutto scelti tra la massa dei possibili senza delle ragioni facilmente intuibili. A conti fatti i personaggi veramente inediti sono dunque dodici

Tra i personaggi nuovi prendono posto tutte le Forze Portanti che possono trasformarsi nei relativi Cercoteri. L'impatto visivo dello scontro di certi giganti non può lasciare indifferenti.

La varietà dei combattimenti è come sempre eccellente, offrendo approcci alla battaglia ben diversi a seconda del personaggi che si va a scegliere, pur registrando un certo squilibrio verso i personaggi di fatto più potenti oppure quelli che colpiscono dalla distanza come Deidara, che rimangono difficilmente abbattibili. A chi si butta a capofitto direttamente nella modalità a Scontro Libero, farà comunque piacere sapere che è possibile sbloccare tutti i combattenti senza dover giocare la modalità storia.

"Dal punto di vista tecnico c'è ben poco da recriminare a CyberConnect2 e la qualità grafica si attesta su livelli veramente alti"

Per quel che riguarda invece il lavoro dal punto di vista tecnico c'è ben poco da recriminare a CyberConnect2. La qualità grafica si attesta su livelli veramente alti, sia per quel che riguarda la realizzazione artistica, che per la capacità da parte del team di sviluppo di far muovere il proprio coloratissimo motore ad un framerate costante anche con tanti personaggi a schermo, continue esplosioni o enormi boss.

Si passa rapidamente da grotte buie illuminate da flebili candele a scintillanti corsi d'acqua contornati da alberi in fioritura. La gestione delle luci ha subito un boost sensibile ma comunque non siamo di fronte ad un grande salto rispetto al passato, con il solito aliasing, benché ridotto, che imperversa a schermo. Anche per quel che riguarda il comparto sonoro è stato svolto un lavoro encomiabile, dato che non essendo disponibili le musiche utilizzate nella versione animata di Naruto, il team ha dovuto crearne di nuove, raggiungendo comunque ottimi risultati, con accompagnamenti che sostengono sempre in modo azzeccato l'azione o i dialoghi. È presente come sempre il doppiaggio giapponese (fedele alla controparte animata) e quello inglese (non troppo azzeccato), accompagnati dalla totale traduzione dei testi in lingua italiana.

Glissando su argomenti come il 3D stereoscopico e la componente online che, pur presenti nella versione finale da noi giocata, non abbiamo potuto testare per motivi tecnici e per l'impossibilità di collegarci al servizio prima della data effettiva di lancio, Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 3 resta un prodotto degno di nota, anche in questo marzo pieno d'uscite. Per i fan sfegatati delle avventure dei ninja del Villaggio della Foglia questo capitolo rappresenta un acquisto imprescindibile, ma potrebbe rivelarsi una scelta di tutto rispetto anche per chi sia in cerca di un picchiaduro con una storia intrigante e ben narrata.

8 / 10
Avatar di Paolo Gimondi
Paolo Gimondi: Dopo le esperienze in tenera età con Commodore 64 e NES, amplia il suo sguardo verso altri orizzonti e altri esseri umani. Decide di voler far parte dell’editoria videoludica iniziando una scalata che lo porta in breve tempo, e con tanto entusiasmo, a Eurogamer.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!