Fuse - review
Il difficile primo passo lontani da Sony.
Dopo essersi liberati dai vincoli che li legavano a Sony i creatori di Ratchet & Clank aggrediscono il mercato con il loro primo gioco multipiattaforma, ma sfortunatamente le cose non sono andate nel verso giusto. Per carità, non stiamo parlando di un progetto mediocre, ma di un buon titolo senza arte né parte, il classico gioco gradevole da recuperare a prezzo ridotto nei periodi di magra.
Chi scrive la recensione è un convinto sostenitore della bontà e dell'utilità di questa fascia di giochi, quindi non dovete temere una stroncatura esagerata. Pur non riuscendo ad eccellere sotto nessun punto di vista, Fuse è perfettamente in grado di far passare qualche ora piacevole in single player e, in compagnia degli amici, di garantire più divertimento di alcuni celebri tripla A.
Il titolo sviluppato da Insomniac vede una squadra di quattro letali combattenti, Dalton, Jacob, Naya e Izzy, impegnata a ostacolare i piani della solita organizzazione criminale intenta a condurre misteriosi esperimenti bellici con una nuove fonte d'energia, chiamata per l'appunto Fuse.
Dopo essersi infiltrati all'interno di un laboratorio di ricerca, essere sopravvissuti all'assalto di un letale mech da combattimento e aver recuperato una serie di armi sperimentali, i quattro soldati tecnologici vengono sballottati sott'acqua, in montagna, in basi di ogni tipo e perfino nello spazio, nel tentativo di portare a termine il compito assegnatogli dai diretti superiori.
"Giocando in single player si può passare in qualsiasi momento da un personaggio all'altro del gruppo"
La cosa interessante di Fuse è che giocando in single player si può passare in qualsiasi momento da un personaggio all'altro del gruppo, lasciando gli altri alle cure di un'Intelligenza Artificiale di buon livello e tranquillamente in grado di fornire un appoggio prezioso quando l'azione si fa più concitata.
La possibilità di cambiare al volo personaggio non è certo una novità (altri titoli in passato hanno sfruttato la medesima tecnica. Brute Force, per fare un esempio, e perdonateci per avervelo ricordato). Nonostante le differenze tra i quattro combattenti, tuttavia, giocando in single player si tende a fossilizzarsi su un unico elemento del team piuttosto che mischiare troppo le carte.
Salvo rare occasioni in cui un personaggio è palesemente più indicato degli altri, l'intera avventura può essere tranquillamente giocata vestendo i panni di un unico combattente, complice un level design poco ispirato che non osa mai proporre qualcosa di diverso o di particolarmente creativo.
Il massimo della trasgressione di Fuse viene raggiunta nel momento in cui il team è costretto a dividersi in coppie, costringendo a fare a meno di parte delle risorse normalmente a disposizione.
"L'intera avventura può essere tranquillamente giocata vestendo i panni di un unico combattente"
Questa mancanza di coraggio emerge praticamente in ogni singolo elemento del titolo sviluppato da Insomniac, che di fatto si accontenta di galleggiare in un placido limbo assieme alle sempre meno diffuse produzioni di fascia media. Considerando che stiamo parlando del lavoro del team responsabile della saga di Ratchet & Clank, dove almeno il design si è sempre mantenuto su livelli particolarmente elevati, è normale provare un certo disappunto di fronte alla linearità di Fuse.
Linearità che, almeno sulla carta, sarebbe dovuta essere meno presente visto che il sistema messo insieme dal team di sviluppo affianca alle classiche sparatorie una componente esplorativa a base di arrampicate in stile Uncharted e di animazioni utili a rendere più fluidi gli spostamenti attraverso i livelli.
Probabilmente dopo aver letto l'articolo fino a questo punto vi starete chiedendo quali siano i pregi di Fuse. In effetti il primo impatto con il gioco può essere piuttosto brutale, ma bastano pochi minuti per rendersi conto che, pur non riuscendo mai a stupire, il gameplay del titolo Insomniac si rivela sempre onesto e gradevole.
I quattro personaggi presentano la caratterizzazione psicologica pari a quella di una bistecca lasciata troppo a lungo sul fuoco, ma grazie alle specifiche uniche delle loro armi riescono a catturare l'interesse del giocatore offrendo vari tipi di approccio alle sparatorie.
"I quattro personaggi presentano la caratterizzazione psicologica pari a quella di una bistecca lasciata troppo a lungo sul fuoco"
Dalton, il bestione di turno, è in grado di materializzare un vasto scudo con cui bloccare i proiettili nemici. Il bello è che i colpi degli alleati sono tranquillamente in grado di oltrepassare la barriera, lasciando spazio a un gran numero di strategie e possibilità. Dopo aver accumulato abbastanza esperienza e sbloccato le apposite abilità, inoltre, è possibile creare scudi fissi o scagliare massicce ondate di energia contro i poveri nemici.
Jacob è il classico cecchino armato di una potente balestra con mirino telescopico che, se potenziata a dovere, può lanciare dardi da far bruciare a comando, causando ingenti danni ai malcapitati bersagli.
Naya è in grado di sfruttare l'immancabile mimetica ottica per rendersi invisibile per un breve lasso di tempo, in modo da cogliere alle spalle i nemici eliminandoli uno ad uno con atletiche tecniche di lotta o letali pugnalate. A questo si aggiunge un fucile in grado di scatenare devastanti reazioni di singolarità che risucchiano i bersagli all'interno di mini-buchi neri.
Izzy, infine, è il medico della squadra e oltre a poter cristallizzare gruppi di nemici con la propria arma può utilizzare kit medici ad area in grado di curare o rianimare gli alleati in difficoltà.
Questo è il team che i giocatori possono controllare in Fuse. Se in single player l'azione si rivela sempre buona ma mai entusiasmante, in multiplayer le cose cambiano drasticamente, tanto nella Campagna quanto nella solita Orda, qui ribattezzata Echelon, dove ai giocatori viene richiesto di resistere a 12 ondate di avversari sempre più agguerriti.
"Giocato in compagnia di 3 amici Fuse raggiunge la piena maturità"
Rispetto a quanto accade in altri giochi, tuttavia, per affrontare la modalità Echelon in Fuse è necessario prima accumulare una certa dose di esperienza in single player in modo da sbloccare alcune abilità fondamentali per ottenere risultati accettabili.
Fuse, infatti, si basa su un sistema di crescita dei personaggi che prevede uno skill tree a bivi con abilità sempre più potenti da sbloccare progressivamente. A questo si aggiungono i Perk acquistabili investendo i Crediti Fuse scovati nella campagna o accumulati nelle partite a Echelon.
Giocato in compagnia di 3 amici Fuse raggiunge la piena maturità, rivelando tutti i pregi del suo gameplay e le opportunità di sperimentazione offerte dalla collaborazione fra gli utenti. Ecco, quindi, che le armi avveniristiche dei personaggi vengono utilizzate in combinazione tra loro per ottimizzare i danni inflitti ai gruppi di nemici, scatenando spettacolari esplosioni di cristalli o dando vita a interminabili reazioni a catena dovute alla singolarità.
Considerando che, al pari di quella dei compagni di squadra in single player, l'Intelligenza Artificiale dei soldati nemici è piuttosto curata e garantisce una sfida interessante, ecco che il perfetto "gioco da 7" prende finalmente forma.
Se speravate di rimanere stupiti dal primo lavoro multiformato di Insomniac, Fuse deluderà le vostre aspettative, ma se saprete andare oltre la mancanza di carattere del progetto troverete in questo titolo un piacevole passatempo da condividere con gli amici. A patto di trovarlo a un prezzo adeguato!