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NBA 2K14 next-gen - review

La next-gen va a canestro?

Nonostante siano ormai diversi anni che si presenta sul mercato senza avversari, la serie NBA 2K ha continuato imperterrita nel suo percorso di perfezionamento verso la simulazione definitiva della pallacanestro a stelle e strisce. Ovvero un business che da sempre trascende i confini del palazzetto e dello sport per diventare un fenomeno di costume e mediatico, capace di calamitare quotidianamente milioni di spettatori per assistere alle 82 partite di stagione regolare che ogni franchigia gioca, per poi aumentare regolarmente durante i Playoff.

I vari James, Wade, Paul e Bryant non sono infatti solo alcuni degli atleti più pagati ed amati del pianeta, ma sono anche icone di stile e di lifestyle contese dalle più prestigiose firme e dalle feste più glamour. Approfittando delle nuova potenza a loro disposizione, Visual Concepts ha deciso da una parte di riproporre e perfezionare il gameplay che ha reso tanto celebre la serie e dall'altra di provare a raccontare anche gli aspetti più mondani e segreti delle stelle NBA, fatti di invidie, rivalità, lotta per la posizione ma soprattutto di sacrifici per ottenere la gloria e il rispetto di tifosi, addetti ai lavori e avversari.

Per far questo gli sviluppatori hanno fatto una scelta piuttosto radicale: al posto di riproporre le medesime modalità viste nelle versioni Xbox 360, PC e PlayStation 3 hanno deciso di concentrare le proprie risorse in tre filoni principali, più un quarto, chiamato NBA Today, dedicato alle sfide online e agli aggiornamenti in tempo reale. Questo rinunciando a modalità classiche come i Playoff, la Stagione e l'Associazione, o la tanto sbandierata Path to Greatness, la sezione con protagonista LeBron James. Ma andiamo con ordine.

Quando Ray ti guarda in questo modo, vuol dire che ti ha appena punito con una tripla.

La principale novità de Il Mio Giocatore è data dalla volontà degli sviluppatori di costruire una storia intorno alla vostra futura stella dell'NBA. Una volta deciso l'aspetto estetico del vostro alter ego, attraverso una serie di opzioni piuttosto classiche ma meno ricche che in passato, verrete catapultati direttamente su di un playground nel quale il vostro campione si sta allenando in attesa della vetrina delle matricole. Qui verrà avvicinato dal suo agente che gli illustrerà i primi passi della sua carriera NBA.

"Facendo una buona impressione tra le matricole verrete selezionati durante il draft e da qui inseriti nella rotazione della franchigia che vi avrà scelto"

Facendo una buona impressione tra le matricole verrete selezionati durante il draft e da qui inseriti nella rotazione della franchigia che vi avrà scelto. A suon di prestazioni dovrete guadagnarvi il posto in squadra, che vi garantirà sufficienti minuti per migliorare le vostre statistiche di gioco, grazie alle quali guadagnare Virtual Currency, ovvero la moneta virtuale fondamentale per tutte le transazioni di tutto NBA 2K14, non solo la modalità My Player.

Spendendo VC potrete migliorare le vostre capacità tecniche e fisiche, oltre che comprare nuovi abiti coi quali agghindare il vostro atleta. Nella sua struttura di base, dunque, i fan della serie non vedranno grosse novità: si giocherà la partita, si guadagneranno VC da spendere per migliorare il giocatore e così via fino alla Hall of Fame. La differenza è che adesso ogni momento della carriera sarà scandito da brevi filmati che introdurranno la situazione.

Ogni poche settimane parlerete col GM di come vi troverete in squadra, dopo una prestazione deludente sarete avvicinati dalla stella della franchigia che si offrirà di aiutarvi a migliorare il vostro gioco o subirete atti di nonnismo da parte dei senatori dello spogliatoio. In base a come reagirete migliorerete l'affiatamento coi compagni, che nel 90% dei casi si traduce in un maggior numero di palloni giocabili.

Chissà cosa gli sta spiegando il Barba... forse come si tirano i liberi?

Dovrete anche stare attenti a come gestirete la vita al di fuori del campo: fare bagordi la notte indispettirà l'allenatore, che potrebbe decidere di diminuire il vostro minutaggio o persino di scambiarvi con un'altra squadra. Tutto molto interessante non fosse che, salvo qualche co-protagonista, tutti gli altri "attori" coinvolti saranno completamente muti, rendendo i diversi filmati involontariamente comici. È vero che non era possibile far recitare tutte le stelle NBA, ma una soluzione migliorepoteva essere trovata, tale da rendere ancora più convincente il nuovo taglio cinematografico dato alla carriera.

"Talvolta si nota una mano invisibile che governa le prestazioni per attivare determinati momenti chiave"

Talvolta si nota oltretutto una mano invisibile che governa le prestazioni per attivare determinati momenti chiave. In altre parole, in determinate situazioni vedrete entrare praticamente tutto per fare in modo che i compagni vi chiedano di uscire a festeggiare la vostra prestazione, mentre in altre sbaglierete anche semplici tap-in per fare in modo che l'Holiday di turno vi prenda sotto la sua ala protettiva. Oltretutto sono stati eliminati gli allenamenti o i campus con le leggende, rendendo un po' più complesso l'accumulo di VC per potenziare la vostra stella.

Nel caso vogliate mostrare al mondo il vostro campione, potrete anche portarlo nella modalità The Park, una sorta di hub virtuale nel quale fino ad un massimo di 100 giocatori possono incontrarsi per imbastire incontri da playground fino a 5vs5 o semplicemente chiacchierare.

In maniera piuttosto simile è stata creata la modalità il Mio GM, che si propone di racchiudere e riassumere l'Associazione e la Stagione in un unico posto. In poche parole prenderete il timone di una franchigia NBA e dovrete portarla al successo giostrandovi tra le bizze e i desideri del proprietario (che potrebbe essere interessato al denaro o al successo della squadra), dei vari atleti, del pubblico e dei colleghi, che se infastiditi si rifiuteranno di trattare eventuali scambi.

Visual Concepts ci parla del suo basket next-gen in questo corposo filmato.

Per tutti coloro che amano la parte manageriale, My GM potrebbe essere la modalità adatta a passare diverse settimane di divertimento ma l'aver eliminato del tutto le Stagioni o i Playoff non ci pare una scelta particolarmente azzeccata, nonostante non siano più tra le scelte preferite dai giocatori. Questo perché si rischia sempre di scontentare i vecchi fan della serie abituati a giocare senza troppi fronzoli con la propria squadra preferita. E comunque è sempre meglio avere una modalità in più che una in meno!

"La Mia Squadra è un'altra delle modalità sulle quali Visual Concepts sta puntando molto"

La Mia Squadra è un'altra delle modalità sulle quali Visual Concepts sta puntando molto. È la versione in salsa 2K di Ultimate Team, una commistione tra un manageriale e un gioco di carte collezionabili. In poche parole ogni elemento della squadra, dai giocatori alle divise, è descritto da una carta. Il vostro compito sarà scendere in campo con la vostra squadra in moda da acquisire monete virtuali da spendere per comprare nuovi pacchetti e nuovi cestisti con i quali creare la franchigia dei sogni.

Per farlo avrete a disposizione la modalità Dominio che vi chiederà, in pieno stile NBA JAM, di sfidare tutte le squadre NBA e tre team storici per far vedere chi è la più forte di tutti gli Stati Uniti (e Canada) e vincere pacchetti tematici, la Strada per Playoff o i Tornei. Il vero problema di questa modalità è la mancanza di un vero e proprio tutorial che vi introduca nelle diverse meccaniche di gioco, che vi spieghi come funziona il mercato dei cestisti o la gestione della squadra. Viene tutto demandato giocatore e alla sua volontà di capire passo dopo passo cosa fare. Una volta entrati nei meccanismi economici, però, La mia Squadra garantisce quasi lo stesso grado di coinvolgimento che è possibile ricavare in Ultimate Team che, per chi non lo sapesse, è uno dei motivi principali per i quali FIFA vende milioni di copie tutti gli anni.

Anche Kobe è pronto a debuttare nella nuova generazione col tendine nuovo.

Entrando in NBA Today, oltre ad essere accolti da una schermata che farebbe invidia a quella del televideo nella quale visionare i risultati delle partite giocate nella notte precedente, potremo trovare diverse modalità online (partita veloce, Alleanza o contro amici), la possibilità di partecipare o creare leghe online o quella di partecipare a sfida da playground in NBA Blacktop. Ovviamente ci sarà un'opzione omonima che vi consentirà di provare a simulare una delle partite che si giocheranno nella notte con statistiche e rotazioni aggiornate.

"Una volta scesi sul parquet verrete accolti dallo splendore dei 1080p a 60 fotogrammi al secondo"

Una volta scesi sul parquet verrete accolti dallo splendore dei 1080p a 60 fotogrammi al secondo garantiti da NBA 2K14 su Xbox One e PlayStation 4, che fanno dello sportivo 2K Games uno dei primi esempi di come saranno i giochi nei prossimi anni. Tutto, infatti, è stato ridisegnato da capo, dalle arene delle diverse città degli Stati Uniti ai canestri, passando ovviamente per gli atleti, decisamente credibili e ben animati.

Superstar del calibro di James, Anthony o Griffin possono vantare una riproduzione praticamente perfetta dei loro volti e delle loro gestualità più tipiche, mentre atleti di secondo piano come il nostro Datome (che secondo 2K è all'interno del 15% di atleti non mappati, ma a nostro avviso la percentuale è maggiore) non possono ritenersi altrettanto fortunati, pur beneficiando di un livello di dettaglio e un comparto animazioni decisamente migliore se confrontato con quello visibile su X360, PS3 e PC. A cercare il pelo nell'uovo i vari fisici sono un po' troppo simili tra di loro e generalmente un po' troppo magri e muscolosi. Zach Randolph ringrazia.

La modalità il mio Giocatore è molto più narrativa che in passato e costruirà rivalità e alleanze contro altre stelle dell'NBA.

Grazie al nuovo engine di gioco, chiamato Eco-motion, non solo saranno riprodotte le gestualità dei principali atleti ma verrà posto l'accento sui contatti fisici, finalmente liberi da tutti gli spigoli e le costrizioni che ancora era possibile trovare nella versione current-gen. Ora il gioco in post sarà molto più realistico, esattamente come sfuggire ai blocchi, dato che potrete letteralmente scivolare intorno al difensore per liberarvi dalla sua marcatura. A beneficiare maggiormente di questa fisica rinnovata è il gioco difensivo, ora basato principalmente sul tempismo, che vi consentirà di fare stoppate o di rubare palla in maniera molto più realistica che in passato.

"Grazie al nuovo engine Eco-motion, saranno riprodotte le gestualità dei principali atleti e verrà posto l'accento sui contatti fisici"

Col nuovo sistema che calcola non solo l'efficienza in attacco ma anche quella difensiva, vi troverete in questo modo a girare le sorti di una partita cominciando a dominare sotto canestro con un Noah o Chandler a caso che, dopo un paio di interventi riusciti, possono infiammarsi e diventare praticamente insuperabili.

Uno dei cambiamenti più apprezzati è nella gestione della palla che finalmente è un corpo a sé stante, staccato dalle mani degli atleti. Questo piccolo dettaglio tecnico è un elemento che garantisce una riproposizione più naturale delle traiettorie del pallone, delle sue deviazioni e dei suoi rimbalzi, che possono generare palle perse o passaggi sbagliati nel caso si forzi troppo un'azione. Non sempre, comunque, la fisica della palla è gestita in maniera ottimale, tanto che raramente vedrete un pallone schizzare via dopo una stoppata, ma nel complesso la simulazione della sfera funziona a dovere.

Il trailer 'Momentous' di NBA 2K14.

Non sono solo i cestisti ma anche il loro contorno, come i compagni seduti in panchina, gli allenatori, il pubblico e persino gli inservienti con gli spazzoloni ad aver ottenuto un netto miglioramento nei dettagli. Ogni arena è riproposta alla perfezione a partire dalle luci fino ad arrivare ai cori o ai tabelloni. Coloro abituati a seguire questo campionato attraverso Sky o League Pass non faticheranno a distinguere le diverse arene ma anche a riconoscere il medesimo linguaggio visivo fatto di stacchetti, inquadrature e interventi, tipici delle trasmissioni americane.

"In tutto questo tripudio l'unica perplessità è data dall'eccessiva fluidità dei vari cestisti"

In tutto questo tripudio l'unica perplessità, a parte qualche veniale compenetrazione del pallone dopo animazioni un po' troppo arzigogolate e le canottiere che talvolta vivono di vita propria, è data dall'eccessiva fluidità dei vari cestisti, che talvolta sembrano non avere le mezze misure. Essi infatti copriranno o diversi metri con una falcata o non si muoveranno di un millimetro, rendendo difficile compiere movimenti precisi. Vi potrebbe capitare, infatti, di ritrovarvi dopo una finta o una rubata fuori tempo a un metro dall'avversario, lasciandogli in questo modo un'autostrada verso canestro.

È vero che gli sviluppatori devono trovare un modo per rendere evidente la differenza che vi è tra la difesa sulla palla di Tony Allen e quella di Steve Nash, ma a volte risulta piuttosto complesso, con atleti di non primissima fascia, persino trovare la posizione corretta in angolo. Lavorando sulle solite slider, oltretutto, sarà possibile plasmare a piacimento tutto il gameplay, andando a ricreare la propria idea di gioco ideale.

Un po' per l'immaturità del servizio online di Xbox One, un po' perché è l'atavico punto debole di Visual Concepts, nei primi giorni abbiamo riscontrato alcuni problemi a trovare avversari che garantissero una connessione fluida, elemento fondamentale per un gioco come NBA 2K14 che necessita di una precisione dei movimenti e del tempismo assoluta. Per fortuna col passare dei giorni la situazione dei server di 2K si sta normalizzando ma speravamo che la nuova generazione consentisse a NBA 2K di fare il definitivo salto di qualità anche online.

Ne La mia Squadra dovrete collezionare delle carte grazie alle quali ottenere il team NBA dei vostri sogni.

Continua a non convincerci la scelta di aver eliminato il modificatore di tiro sulla levetta destra ma più per una questione di gusti personali, dato che la nuova mappatura dei tasti funziona, nonostante introduca un margine di errore più elevato. Vi segnaliamo inoltre la presenza di una dozzina di squadre dell'Eurolega tra quelle selezionabili durante la partita veloce, anche se non sono aggiornate nel roster, con Moss ancora a Siena e Fotsis e Bourussis a Milano. Terminiamo la lista delle imperfezioni riscontrate durante la nostra prova, facilmente sistemabili attraverso una patch, segnalandovi l'impossibilità di giocare in due persone sulla stessa console, dato che il sistema non riconoscerà due pad, ma sovrapporrà il loro segnale.

"La versione Xbox One da noi provata supporta nativamente i controlli vocali tramite Kinect"

La versione Xbox One da noi provata, oltre a registrare automaticamente le clip delle giocate più spettacolari da condividere con gli amici o attraverso Skydrive, supporta nativamente i controlli vocali tramite Kinect, una divertente funzionalità che consente di chiamare gli schemi, effettuare le sostituzioni o prendere un tecnico solo con l'ausilio della voce.

Sotto il profilo sonoro non si notano grossi cambiamenti a partire dalla selezione di brani fatta dallo stesso LeBron James attraverso i social media, fino ad arrivare alla telecronaca, comunque sempre precisa e puntuale. L'unica novità sono le Real Voice, ovvero i campionamenti dei vari campioni o degli allenatori che vi verranno proposti nelle interviste a fine partita per dare un tocco di autenticità a questi stacchetti televisivi.

Il basket targato 2K Games si presenta sugli scaffali come uno dei prodotti di nuova generazione più impressionanti sotto il profilo tecnico. Il passo verso il fotorealismo è sempre più corto e con qualche piccolo aggiustamento e una migliore varietà dei modelli dei corpi sarebbe difficile distinguere, per un occhio meno attento, il gioco dalla realtà.

Attraverso Real Voice vi verranno proposte interviste reali fatte dai giocatori e dagli allenatori come intermezzi della partita.

Sotto il profilo delle modalità Visual Concepts ha avuto il coraggio di rinnovare la propria formula, che però ha ancora bisogno di alcuni aggiustamenti per poter convincere del tutto, oltre che di server efficienti e perforamenti in grado di rendere le transizioni con le VC meno tediose e il gioco online più fluido e stabile.

"Sul parquet saremo accolti dal solito divertente e profondissimo gameplay di casa 2K"

Una volta scesi sul parquet, però, saremo accolti dal solito divertente e profondissimo gameplay di casa 2K, ulteriormente migliorato grazie al nuovo motore di gioco che garantisce una fisica molto più puntuale nel leggere i contatti ed una palla indipendente dal portatore.

Dopo averla attesa così a lungo, però, siamo molto esigenti da parte di questa nuova generazione di console e seppur apprezziamo il tentativo di proporre modalità nuove e un comparto tecnico da urlo, ci sarebbe piaciuto avere tra le mani un prodotto non solo eccellente ma perfetto, in grado di spazzare via il ricordo delle edizioni passate. Viste però le sbavature segnalate qui sopra, abbiamo deciso di abbassare di un punto la valutazione finale. In futuro, se e quando queste verranno sistemate con una patch, potremo considerare NBA 2K14 in versione next-gen un prodotto da 9.

NBA 2K14 è comunque per tutti gli amanti della pallacanestro un acquisto obbligato, così come potrebbe diventarlo per i possessori delle nuove console alla disperata ricerca di un prodotto da mostrare agli amici come segno tangibile della potenza dei loro nuovi gioiellini.

8 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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NBA 2K14

iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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