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Injustice: Dei tra Noi Ultimate Edition - review

I supereroi di DC approdano su PS4.

Qualche mese fa NetherRealm e Warner Bros. fecero uscire su PS3 e Xbox 360 Injustice: Dei tra Noi, interessante picchiaduro sopra le righe basato sulla licenza dei supereroi DC. Sebbene a prima vista il gioco potesse sembrare molto simile a Mortal Kombat, soprattutto sul fronte delle combo e dell'uso delle mosse speciali, bastava affrontare l'ottimo tutorial e fare qualche partita per rendersi conto di avere tra le mani un titolo profondamente diverso.

Al di là delle animazioni legnose tipiche dello stile NetherRealm, infatti, Injustice vantava un sistema di combattimento molto diverso da quello dell'altro picchiaduro creato da Ed Boon, con una gran quantità di elementi inediti inseriti per rendere il cocktail ancor più gradevole.

La prima differenza, probabilmente la più importante, riguarda l'assenza del tasto della parata, segno distintivo della saga di Mortal Kombat qui eliminato per passare al più intuitivo uso della croce direzionale (tenuta dalla parte opposta rispetto all'avversario per bloccare i colpi alti e in giù per gli attacchi bassi).

La caratterizzazione grafica dei personaggi DC pensata da NetherRealm è particolarmente azzeccata.

A questo si va ad aggiungere la divisione di eroi e villain in guerrieri dotati di una forza sovrumana e in utilizzatori di gadget, dettaglio che non solo si manifesta nello stile di combattimento di ogni lottatore, ma soprattutto nell'interazione con gli scenari.

"Il tasto della parata è stato eliminato per passare alla più intuitiva croce direzionale"

Ogni ambientazione del gioco, infatti, contiene una vasta gamma di oggetti interattivi che, a seconda del personaggio che li utilizza, hanno effetti diversi nell'economia dei combattimenti. Se i personaggi più agili preferiscono sfruttare alcuni oggetti per spiccare rapidi balzi e controllare al meglio le distanze durante gli scontri, infatti, quelli dotati di una forza straordinaria scelgono di sradicarli da terra per lanciarli senza troppi complimenti contro i rivali di turno.

Il risultato di tale aggiunta è che a seconda del personaggio selezionato la scelta dell'arena può influenzare profondamente l'andamento degli scontri, molto più di quanto non accada negli altri giochi di combattimento in circolazione.

Il design di Scorpion è stato rivisitato per renderlo più vicino alle atmosfere di Injustice e dei fumetti DC.

Tralasciando l'analisi specifica del gameplay (per la quale vi rimandiamo alla recensione di Injustice: Dei tra Noi pubblicata qualche mese fa), in questo articolo ci concentreremo sulle novità apportate nel porting per la console next-gen di Sony.

"La risoluzione è ora nativa a 1080p e il frame rate è rimasto bloccato a 60 fps"

Porting che, a dire il vero, non riesce a colpire come avremmo sperato, soprattutto dal punto di vista tecnico. Se vi aspettavate un potenziamento del comparto grafico con tanto di ritocco dei modelli poligonali originali preparatevi a rimanere delusi.

Le uniche modifiche tecniche apportate durante il processo di conversione riguardano il raggiungimento della risoluzione 1080p nativa (mantenendo il frame rate bloccato a 60 fps) e la revisione di alcune texture per non farle apparire completamente fuori posto nel nuovo quadro generale.

Da questo punto di vista, quindi, gli sviluppatori hanno cercato di ottenere il massimo con il minimo sforzo. Il risultato finale, comunque, è piuttosto gradevole anche se è impossibile non avere qualche rimpianto quando si osservano le rifiniture tutt'altro che next-gen del costume di Superman (tanto per fare un esempio).

"Il Dualshock 4 si è rivelato perfettamente in grado di gestire al meglio i controlli del gioco"

Un discorso a parte deve essere fatto invece per i contenuti, visto che su questo fronte il team ha saputo farsi valere. Trattandosi della versione definitiva del gioco, infatti, questo Injustice per PS4 contiene tutti i DLC venduti separatamente su PS3 e Xbox 360. Questi includono la bellezza di sei combattenti aggiuntivi (Lobo, Zatanna, Martian Manhunter, il generale Zod, Batgirl e Scorpion di Mortal Kombat), una serie di missioni extra e una gran quantità di costumi e skin per ogni lottatore.

I nuovi combattenti, se possibile, possono essere definiti i più ispirati dell'intero gioco, vuoi per la loro natura completamente folle (Lobo e Zatanna), vuoi per il grande rispetto verso l'opinione dei fan mostrato da NetherRealm con alcune scelte (Martian Manhunter). I meno ispirati (ma non per questo meno divertenti da usare) sono Scorpion e Batgirl, ma solo perché la concorrenza era decisamente spietata.

Per apprendere tutte le caratteristiche dei nuovi personaggi è necessaria una buona dose di pratica.

Delle sei new entry solo 4 hanno a disposizione anche le missioni per apprenderne le basi del sistema di combattimento. Zatanna e Martian Manhunter, infatti, dovranno essere studiati affidandosi alla propria creatività o al sempre presente Internet, letteralmente gonfio di tutorial e provvidenziali combo video.

"Ai nuovi personaggi si affianca una vasta gamma di nuove missioni e la storia alternativa Red Son"

Ai nuovi personaggi, che già da soli rappresentano un extra di tutto rispetto, si affianca una vasta gamma di nuove missioni e la storia alternativa chiamata Red Son, che va ad ampliare una già convincente componente narrativa (cosa più unica che rara nei giochi di combattimento).

Sul fronte del multiplayer Injustice si è rivelato gradevole e ben strutturato anche su PlayStation 4. Come da tradizione per il genere è possibile affrontare giocatori umani sia offline che online e le partite in rete sono contraddistinte da una buona fluidità generale. Le incertezze del netcode sono presenti e risultano più evidenti che in altri giochi (BlazBlue su tutti), ma la situazione generale è comunque accettabile.

Il personaggio di Batgirl abusa dei rampini, protagonisti indiscussi anche della sua coreografica Super.

Il vero problema, in questo caso, è legato allo scarso numero di copie attualmente distribuite nel mondo, complice anche il numero contenuto di appassionati del genere effettivamente saltati sul carro della next-gen. Considerando che la maggior parte degli amanti dei picchiaduro è ancora saldamente ancorata a PS3 e (soprattutto) Xbox 360 potrebbe essere difficile trovare sfidanti da brutalizzare online.

Se avete acquistato una PlayStation 4 e vi state domandando cosa scegliere tra i pochi titoli disponibili al lancio, comunque, Injustice: Dei tra Noi potrebbe essere una scelta interessante soprattutto se amate i supereroi e siete alla ricerca di un picchiaduro adatto a tutti ma caratterizzato anche da un buon grado di profondità.

A differenza di quanto sarebbe accaduto con l'eventuale arrivo di altri titoli del genere convertiti su PS4, infatti, l'assenza di un Arcade Stick compatibile con la nuova console Sony in questo caso non rappresenta un grosso ostacolo, visto che il Dualshock 4 si è rivelato perfettamente in grado di gestire al meglio i controlli del gioco di Warner Bros.

8 / 10