Resident Evil 4: Ultimate HD Edition - review
Un capolavoro è per sempre.
Resident Evil 4 è senza dubbio uno dei titoli più importanti ed influenti della storia dei videogiochi, nonché probabilmente uno degli ultimi grandi capolavori di quella che potremmo definire l'era "classica": un tempo ormai lontano in cui il Giappone era l'origine di ogni gioia, le console erano console e basta, il gioco online era agli albori e il concetto di DLC a pagamento ancora non si era affacciato sull'industria a creare scompiglio.
Come ogni grande capolavoro, RE4 ha lasciato dietro di sé un'eredità ingombrante, definendo in sostanza il canone di quello che gli action in terza persona sarebbero stati per molti anni a venire e in parte sono ancora adesso. In particolare, la visuale di tre quarti sopra la spalla, introdotta per la prima volta nella perla di Shinji Mikami, è successivamente diventata un caposaldo del game design moderno, fino ad essere glorificata dai vari Gears of War e soci.
Grazie al suo successo, il survival horror Capcom è stato anche riproposto in tutte le salse possibili e immaginabili, a partire dall'originale "esclusiva" per GameCube (erano tempi diversi... molto diversi!) fino alla conversione per PS2 e PC, all'edizione "motion" per Wii e alle successive release digitali sugli store di PS3 e Xbox 360, con addirittura l'aggiunta di una versione iPad.
Insomma, le occasioni di giocare il quarto capitolo della grande saga horror Capcom non sono certo mancate nel corso degli ultimi 10 anni. Eppure l'uscita su Steam di questa Ultimate HD Edition è ancora, tutto sommato, un piccolo evento: con i suoi 1080p a 60fps e con l'inclusione di praticamente tutti i contenuti aggiuntivi mai rilasciati per il gioco (non moltissimi, a dire il vero), ci troviamo infatti di fronte a quella che con ogni probabilità sarà davvero la versione "finale" di Resident Evil 4, l'atto conclusivo di questa straordinaria epopea. Ma questo ultimo giro nella casa degli orrori Capcom vale ancora il costo del biglietto?
"Questo ultimo giro nella casa degli orrori Capcom vale ancora il costo del biglietto? La risposta, ve lo dico subito, è sì"
La risposta, ve lo dico subito, è "sì". Comincio a spiegarmi parlando di gameplay e lasciando a un secondo momento le valutazioni dal punto di vista tecnico. Ebbene, Resident Evil 4 è ancora uno dei giochi più appassionanti, tesi e realmente spaventosi della storia dei videogame. Ovviamente alcune sue meccaniche al giorno d'oggi possono sembrare desuete, ma fatta la dovuta abitudine (o rinfrescata a dovere la memoria) risultano ancora funzionali e azzeccate.
Il controllo del personaggio, ad esempio, è un po' macchinoso e ci riporta a quei personaggi "carro armato" la cui capacità di movimento è parecchio ridotta: in particolare, azionare la levetta destra e notare come la visuale possa spostarsi solo limitatamente ad un "box" frontale di pochi gradi è all'inizio un vero e proprio shock, così come l'impossibilità di sparare camminando o di girare un angolo senza dover fare "manovra".
Basta però giocare pochi minuti per rendersi conto di come queste meccaniche, apparentemente arcaiche, siano in realtà funzionali all'impostazione tesa e ansiogena del gameplay. La sensazione che il pericolo sia sempre in agguato alle nostre spalle è incombente, e il fatto che la visuale sia fissa e bloccata davanti a noi fa sì che per liberarcene non potremo semplicemente fare un "giro di perlustrazione" spostando solo la telecamera: dovremo realmente voltarci e offrire dunque le spalle a qualche altro letale nemico che potrebbe saltare fuori da chissà dove.
"Sul design generale è quasi inutile pronunciarsi: il bilanciamento tra azione, esplorazione ed enigmi è praticamente perfetto"
Sul design generale è quasi inutile pronunciarsi: il bilanciamento tra azione, esplorazione ed enigmi è praticamente perfetto. L'ambientazione iniziale del villaggio è una vera e propria lezione di level design, con percorsi multipli, un gameplay non lineare e diverse soluzioni che rendono ogni partita diversa dalla precedente. Pochi titoli hanno saputo eguagliare o superare Resident Evil 4 da questo punto di vista.
Ovviamente non tutti gli aspetti del gameplay sono ancora altrettanto attuali: l'impiego di quick time event può risultare ad esempio eccessivo, alcune dinamiche dell'IA e dell'azione in coppia erano già rugginose all'epoca e a maggior ragione lo sono oggi, mentre i menu sono decisamente scomodi e demodè. Per non parlare della storia e dei dialoghi, che risultavano già bruttini 10 anni fa (come da tradizione Capcom) e che oggi appaiono una parodia a livello di B-movie, soprattutto quando vengono sottolineati da cut-scene esageratamente enfatiche in stile Matrix dei poveri.
Nel complesso, però, Resident Evil 4 è ancora un bel gioco, e non soltanto dal punto di vista della rievocazione storica: l'esperienza, semplicemente, è migliore di quella che moltissimi titoli recenti possono offrire.
Dal punto di vista tecnico, questa Ultimate HD Edition offre un risultato più altalenante. La nuova operazione di make up c'è e si vede, con una risoluzione 1080p nativa (a differenza delle precedenti riedizioni semi-HD per PS3 e 360), che mostra texture abbastanza definite e un gioco che generalmente gira molto bene a 60fps anche su hardware relativamente modesti. A livello di fluidità, abbiamo comunque notato qualche sporadica (ma significativa) eccezione nel caso di esplosioni molto ravvicinate, che possono causare rallentamenti anche notevoli.
"Nel complesso l'impatto visivo è discreto, anche perché all'epoca della sua uscita RE4 era un mostro di grafica"
Nel complesso l'impatto visivo è discreto, anche perché all'epoca della sua uscita RE4 era il mostro di grafica più impressionante che si fosse mai visto, ma è chiaro che il passare del tempo ha messo a dura prova la tenuta di fattori essenziali come ad esempio le geometrie poligonali, che sono praticamente le stesse di allora e risultano piuttosto rozze, come ovviamente anche gli effetti grafici.
È un peccato, poi, che non tutte le cut-scene del gioco siano state riadattate alla nuova risoluzione: in particolare, quelle dei capitoli aggiuntivi Separate Ways, con protagonista Ada Wong, sono ancora di provenienza PS2 e dunque nient'affatto "HD", come annunciato dalla stessa Capcom.
"Il pad della Xbox 360 è integrato alla perfezione e consente di controllare il gioco come se fossimo in ambiente console"
La delusione più grande proviene però dal fronte audio. Innanzi tutto, alcuni suoni ed effetti sono chiaramente derivati dalla versione GameCube, una console che con il suo malefico formato mini-DVD costringeva a compressioni estreme. Il risultato è che spesso ci troviamo in presenza di audio gracchiante o comunque di qualità nettamente inferiore a quello cui siamo ormai abituati. Se questo difetto può essere in parte perdonato, davvero incomprensibile è il fatto che in numerose sequenze narrate si possa notare un continuo, netto e fastidiosissimo scollamento tra l'audio, i sottotitoli e il video.
A volte questa mancanza di sincronia sfocia nel disastro, con un movimento labiale che avviene anche 2 o 3 secondi prima o dopo dell'effettiva frase pronunciata, trasformando le cut-scene in un incomprensibile accavallamento tra video e audio. Un difetto del genere non dovrebbe assolutamente trovare posto in una edizione "definitiva": speriamo che venga corretto con una patch futura.
Per quanto riguarda il resto dell'ottimizzazione, dobbiamo dire che il pad della Xbox 360 è integrato alla perfezione e consente di controllare il gioco come se fossimo in ambiente console, con l'aggiunta degli achievement Steam. Sul fronte degli "extra" abbiamo ovviamente i già menzionati capitoli aggiuntivi con protagonista Ada Wong (da sbloccare portando a termine l'avventura principale) e poco altro, compreso un range di tre filtri in stile Instagram che vanno a modificare il tono dell'immagine ma, al di là della curiosità iniziale, hanno davvero poca utilità pratica e finiscono solo per stravolgere l'aspetto classico del gioco. In ogni caso, non c'è da segnalare alcuna novità significativa al di là di una "collection" di quanto già rilasciato in passato.
Nonostante i difetti sopra elencati, la Ultimate HD Edition di Resident Evil 4 è comunque una release che i fan della serie potrebbero voler assaporare, se non altro per ammirare la "nuova" grafica in Full HD e la fluidità del gameplay a 60fps. Chi invece non ha mai giocato il capolavoro originale, a mio giudizio dovrebbe assolutamente cogliere questa occasione di recuperare una delle più grandi perle della storia dei videogiochi. Magari approfittando di un saldo di Steam...