Tutte le novità della GDC 2014 - articolo
I fatti da non perdere sull'annuale paradiso degli sviluppatori.
Project Morpheus, Shenmue 3, DirectX 12 e molto altro nell'evento di quest'anno dedicato al mondo dello sviluppo. Una fiera diversa, da guardare con sempre maggiore interesse.
La Game Developer Conference è da sempre uno degli eventi preferiti per chi ama profondamente i videogiochi, c'è meno chiasso rispetto all'E3 e alla Gamescom, ed è l'occasione migliore per parlare con gli sviluppatori, scambiarsi pareri e ascoltarli raccontare le loro esperienze.
Non sempre è un evento in cui vengono in cui le compagnie fanno i botti, a meno che non siate particolarmente legati al mondo dello sviluppo, ma l'edizione di quest'anno ha riservato colpi di scena decisamente di primo piano.
Ovviamente a rubare a tutti la scena è stato Project Morpheus, che insieme all'annuncio della seconda versione di Oculus Rift ha delineato ancora di più fatto che la Realtà Virtuale sia, dopo il motion gaming, il prossimo campo in cui le grandi compagnie vogliono misurarsi (pare che anche Microsoft, nel suo laboratorio segreto, stia progettando qualcosa).
Aldilà dei buffi proclami di chi già dice che il Project Morpheus non vale niente, senza averlo neppure provato, pare chi ha avuto la fortuna di farci un giro ne sia rimasto abbastanza impressionato, così come chi a suo tempo riuscì a provare Oculus Rift.
Come più volte ribadito da entrambe le parti i due progetti possono tranquillamente convivere, così come convivono console e PC, certo che, se in un futuro dovrò comprare entrambi per godere a pieno dell'offerta "virtuale" la situazione rischia di complicarsi.
Sul lato più tecnico gli annunci più importanti hanno riguardato l'arrivo delle DirectX 12, che segnano un punto di svolta fondamentale per le librerie Microsoft, le quali ovviamente diventeranno più versatili e renderanno la vita più facile a chiunque voglia sviluppare contemporaneamente per PC e Xbox One.
Addirittura, pare che la loro introduzione aumenteranno le performance della console, con un boost di prestazioni che, lato GPU, dovrebbe arrivare al 20%.
E tutto questo senza dimenticare che Unity Technologies ha tolto il velo a Unity 5, l'engine più amato dagli sviluppatori indie e non, che ha permesso in questi anni l'arrivo di un sacco di titoli e che potrebbe sbarcare anche su 3DS.
Per il resto, la GDC ha rivelato un sacco d'interessanti chicche per chi ama andare oltre la facciata dei PR e dei comunicati stampa,
Ad esempio, da un lungo dibattito che si è tenuto tra ex programmatori di LucasFilm sono scaturite interessanti scorci del glorioso passato di questo ex studio, il cui motore per l'innovazione fu molto semplice: all'inizio non potevano assolutamente usare le licenze dei film di Lucas, perché dovevano essere vendute ad altri sviluppatori per farci i soldi, dunque dovettero inventarsi qualcosa di loro.
Inoltre, un programmatore ha affermato che la cosa più scioccante di lavorare per LucasFilm era vedere ogni tanto George Lucas senza barba.
Un altro intervento molto interessante, e molto particolare, è stato quello di Brenda Romero, che ha raccontato uno spiacevolissimo evento capitatole durante una fiera, quando uno sviluppatore, di cui non ha fatto il nome, le ha fatto chiaramente capire che la sua presenza la eccitava molto.
Quello del sessismo nei nel mondo dei videogiochi è un aspetto di cui si parla molto, e che ha portato molte compagnie a rivedere la loro politica delle booth babes, ma visto che, secondo la Romero, qualcuno le ha dato la colpa dell'avvenimento, forse non se ne parla abbastanza.
Parlando d'altro, sappiate che se in The Last of Us non potete parare è proprio perché gli sviluppatori hanno voluto così. Nel loro panel infatti hanno spiegato in dettaglio il sistema di combattimento, descrivendo quanto dovesse essere brutale, anche nel mostrarci la nostra morte, ma la parata rendeva le cose troppo macchinose, quindi è stata brutalmente tolta. Voi che ne pensate?
E parlando ancora di giochi che hanno ricevuto premi, l'annuale Indipendent Games Festival Awards, che si tiene durante la GDC, è andato a Papers, Please, il geniale "simulatore di frontiera" che permette di vivere sulla propria pelle, tra corruzione, povertà e terrorismo, le difficoltà di gestire l'afflusso di immigrati in un piccolo paese dell'ex blocco sovietico.
Chiudiamo, pur lasciandoci alle spalle altri temi molto interessanti, che farebbero diventare questo pezzo una specie di papiro lunghissimo, con un grande classico: la nostalgia per Shenmue e la speranza che arrivi un nuovo capitolo.
Il suo creatore, Yu Suzuki, ha ribadito che al momento non ci sono novità, ma che se si presentasse l'occasione tornerebbe a lavorare sul terzo capitolo della saga.
Tuttavia la sua rivelazione più importante riguarda il metodo di lavoro del suo studio, che all'epoca non poteva appoggiarsi agli attuali strumenti di gestione del lavoro, e faceva quasi tutto basandosi su fogli di carta con la liste delle cose de fare, una lista che arrivo a contare 10.000 fogli nel suo momento di maggior confusione.
E adesso, occhi puntati sull'E3, la fiera losangelina è di tutt'altro tono e dimensioni, ma ora più che mai c'è bisogno di conferme su questa next-gen (e abbiamo tanta voglia di provare Morpheus), riuscirà a darci ciò che vogliamo?