Kinect Sports Rivals - recensione
Quando un rinvio può fare miracoli.
Quando Kinect Sports Rivals venne rinviato di diversi mesi fu inevitabile pensare che Rare e Microsoft non fossero soddisfatte dei risultati ottenuti con l'interessante tecnologia alla base della nuova telecamera per Xbox One.
Per convincere i giocatori di non aver buttato dalla finestra i famosi 100 euro extra legati all'inserimento forzato del Kinect 2.0 nella confezione della console Microsoft era fondamentale proporre un'esperienza divertente e, soprattutto, reattiva e ottimizzata.
La demo di qualche mese fa non si era certo rivelata in grado di impressionare gli utenti, motivo per cui gli sviluppatori hanno deciso di prendersi un po' di tempo extra per aggiustare il tiro là dove era necessario.
Fortunatamente questi mesi di lavoro aggiuntivo hanno dato qualche frutto, visto che la versione finale di Kinect Sports Rivals riesce a sfruttare la telecamera di Xbox One in modo convincente, pur non riuscendo ad arginare del tutto una serie di problemi legati alla tecnologia in questione.
Con questo titolo i ragazzi di Rare hanno cercato di mantenere gli elementi più apprezzati del capitolo uscito su Xbox 360, approfittando delle nuove possibilità garantite dal Kinect 2.0 per migliorare le esperienze già note e per aggiungerne altre studiate nei minimi particolari.
"Tornano il calcio, il tennis e il bowling, ristudiati in modo da sfruttare al meglio le nuove caratteristiche della telecamera per Xbox One"
Direttamente dal precedente episodio, quindi, tornano il calcio, il tennis e il bowling, ristudiati in modo da sfruttare al meglio le nuove caratteristiche della telecamera per Xbox One. Bastano pochi secondi per rendersi conto di quanti passi avanti siano stati fatti dal punto di vista hardware, visto che le letture del nuovo Kinect sono ben più accurate rispetto a quelle viste su Xbox 360.
Appena avviato il gioco è necessario passare qualche minuto in compagnia dell'editor dei campioni, un'applicazione pensata per creare perfette riproduzioni virtuali dei giocatori in carne e ossa attraverso un'accurata scansione fatta dalla telecamera.
Dopo pochi passaggi estremamente semplici ci siamo ritrovati a fissare la nostra copia virtuale fatta di poligoni e qualche chilo di muscoli extra (d'altra parte stiamo pur sempre parlando di un gioco di sport). Particolarmente impressionante è la precisione con cui il nuovo Kinect registra dettagli come il colore degli occhi o la tipologia di barba (rada, folta, chiara, scura o modellata in modo più o meno fantasioso), riproponendoli nel modo più accurato possibile sull'avatar poligonale.
Dopo la creazione del personaggio ci si trova a muovere i primi passi nell'isola in cui è ambientata la competizione di Kinect Sports Rivals, un luogo lussureggiante e colorato in cui tre team si contendono il primato nelle sei discipline previste dal gioco.
"In pochi minuti, affrontando i tutorial dei vari sport, si stringe amicizia con i sei stereotipatissimi atleti"
In pochi minuti, affrontando i tutorial dei vari sport, si stringe amicizia con i sei stereotipatissimi atleti che compongono i team Eagle, Wolf e Viper, ognuno caratterizzato da punti di forza e debolezze ben identificabili.
Dopo aver scelto a quale squadra unirsi inizia ufficialmente una battaglia all'ultimo punto, durante la quale il giocatore può accumulare risultati, fan e il prezioso denaro utile ad acquistare capi d'abbigliamento, equipaggiamenti tecnici e potenziamenti da sfruttare per migliorare le prestazioni in campo.
La struttura generale della competizione mostra un netto miglioramento rispetto al passato, soprattutto dal punto di vista della spettacolarità. L'isola che ospita le sfide di Kinect Sports Rivals è ricca di dettagli e risulta comprensibilmente più affascinate ed evocativa rispetto alle fredde e spoglie arene del precedente episodio.
Ogni disciplina viene affrontata in ambientazioni colorate e immerse nel mondo selvaggio pensato dagli sviluppatori. Giocare a tennis in cima a una montagna con un panorama mozzafiato a fare da contorno ai colpi degli atleti è sicuramente più interessante che farlo all'interno di un banale palazzetto dello sport. Da questo punto di vista il team ha lavorato bene, facendo in modo che anche gli spettatori che assistono alle sfide più calde possano godere di uno spettacolo in grado di rubare l'occhio.
"Kinect Sports Rivals non mostrerà le capacità tecniche di Xbox One, ma Rare è comunque riuscita a dare carattere a una serie altrimenti anonima"
Di sicuro non sarà Kinect Sports Rivals a mostrare le capacità tecniche di Xbox One, ma i ragazzi di Rare sono comunque riusciti a dare carattere a una serie altrimenti troppo anonima. Il vero punto di forza del titolo, tuttavia, è il modo in cui viene sfruttato il nuovo Kinect.
In Kinect Sports Rivals sono presenti sei discipline con cui mettersi alla prova, ognuna delle quali offre un gameplay unico e ben riconoscibile. Nel tennis è necessario muovere le braccia per mimare i colpi che l'atleta virtuale deve eseguire con la racchetta e, rispetto al passato, la precisione con cui ogni singolo movimento viene registrato è decisamente più convincente.
Durante le nostre sessioni di gioco la telecamera si è dimostrata perfettamente in grado di leggere l'angolazione e la forza di ogni singolo colpo, rendendo le partite divertenti e meno casuali rispetto a qualsiasi altro gioco di tennis basato sul motion control. In particolare ci ha convinto il modo in cui il Kinect interpreta le rotazioni del polso, elemento che interviene in modo massiccio anche nel bowling.
In questa seconda disciplina il modo in cui i giocatori ruotano il polso influenza drasticamente la traiettoria della palla sulla pista, facendo letteralmente impallidire quando apprezzato in passato sulle console della scorsa generazione.
"Grazie alla precisione con cui vengono registrati anche i più piccoli spostamenti è possibile esibirsi in una varietà di colpi molto più ampia che in passato"
Grazie alla precisione con cui vengono registrati anche i più piccoli spostamenti è possibile esibirsi in una varietà di colpi molto più ampia che in passato, rendendo ogni partita diversa dalla precedente. Questo elemento si rivela particolarmente apprezzabile durante le partite con gli amici, dove le differenze di stile e di abilità tra i vari giocatori riescono finalmente a emergere liberandosi dell'eccessiva approssimazione del passato.
Non sempre, però, le cose vanno come dovrebbero e ogni tanto, in particolar modo quando la stanza in cui si gioca è troppo affollata, capita ancora che l'hardware registri comandi fantasma, magari attivando un potenziamento senza l'effettivo consenso del giocatore. Si tratta di problemi ancora esistenti, ma che per fortuna abbiamo riscontrato in poche circostanze e unicamente in multiplayer.
Tra le discipline ripescate dal precedente episodio c'è anche il calcio, che in questa nuova incarnazione ha subito diverse modifiche per cercare di focalizzarsi su due elementi ben precisi dello sport più amato dagli italiani: i tiri e le parate.
Ogni sessione con questo mini-gioco ruota attorno alla necessità di costruire una fitta rete di passaggi per creare un varco tra i difensori, aprendo quindi la possibilità per un potente tiro in porta. In questa disciplina abbiamo notato in modo più evidente il ritardo di risposta della periferica, che di fatto costringe il giocatore ad anticipare leggermente i movimenti per ottenere il risultato sperato, soprattutto quando si vestono i panni del portiere.
"È proprio con il calcio che si nota quanto la maggior precisione del nuovo Kinect lasci spazio ai margini di miglioramento dei giocatori"
È proprio con il calcio che si nota quanto la maggior precisione del nuovo Kinect lasci spazio ai margini di miglioramento dei giocatori. Partita dopo partita la qualità dei tiri aumenta in modo evidente, mettendo in mostra i progressi ottenuti dai vari utenti attraverso la pratica e la costanza. Questo è garantito dalla capacità della telecamera di registrare l'inclinazione dei piedi, dettaglio impossibile da catturare con il vecchio hardware.
Le nuove discipline introdotte in Kinect Sports Rivals sono il tiro al bersaglio, la corsa con le moto d'acqua e l'arrampicata. Fra le tre, quella che ci ha convinti di meno è stata la prima, che abbiamo trovato abbastanza noiosa e ripetitiva.
In sostanza nelle sessioni di tiro al bersaglio non si deve fare altro che puntare la mano verso lo schermo imitando con le dita una pistola e portare il mirino sui bersagli che compaiono di volta in volta.
Anche in questo caso il lieve ritardo dei movimenti influenza lo stile di gioco costringendo a una breve fase di adattamento, ma superati i primi istanti l'esperienza diventa comunque godibile. A seconda del tipo di sfida affrontata ci si trova di fronte a varie tipologie di bersaglio, alcune delle quali devono essere colpite seguendo un ordine ben preciso.
"Le gare con le moto d'acqua e l'arrampicata sono ben studiate e tecnicamente impeccabili"
In altre occasioni viene data la possibilità di battere sul tempo l'avversario con dei bersagli comuni, mentre in alcune fasi specifiche viene richiesto di inclinarsi a destra o a sinistra per evitare i laser sparati da una torretta, in grado di sottrarre punti preziosi.
Personalmente crediamo che quella del tiro al bersaglio sia l'esperienza più debole dell'intero pacchetto, ma come accade in tutti i titoli multi-evento il giudizio verso le singole discipline cambia da giocatore a giocatore.
Se il tiro al bersaglio non ci ha del tutto convinti lo stesso non si può dire delle gare con le moto d'acqua e dell'arrampicata, che abbiamo trovato ben studiate e tecnicamente impeccabili. In entrambi i casi, infatti, bastano pochi secondi per prendere dimestichezza con i controlli e gettarsi nella mischia per ottenere risultati sempre migliori.
Le moto d'acqua si controllano facendo finta di impugnare un manubrio da girare per eseguire le curve. Per affrontare quelle più strette è necessario inclinare il corpo nella medesima direzione, mentre inclinandosi in avanti o all'indietro dopo un salto (approfittando di una rampa o di un'onda particolarmente accentuata) si effettuano i trick utili a caricare il potenziamento di turno, da sfruttare in perfetto stile Mario Kart.
"Kinect Sports Rivals offre il meglio durante le sfide multiplayer"
Per accelerare basta chiudere la mano destra, mentre per rallentare o fermarsi basta aprirla per un periodo più o meno lungo a seconda delle necessità. La scelta dei controlli è semplice e intuitiva e permette a chiunque di divertirsi senza dover affrontare noiosi tutorial. Il resto del divertimento è garantito dal design delle piste, ispirato e pensato per accogliere sia i giocatori alle prime armi che quelli più esperti grazie alla presenza di strade alternative più o meno rischiose.
Nell'arrampicata, invece, è necessario spostare le braccia dall'alto verso il basso imitando il movimento necessario per tirare su il proprio corpo, assicurandosi di aprire e chiudere le mani in prossimità degli appigli virtuali. L'esperienza funziona a meraviglia e il design dei vari percorsi contribuisce a rendere tutto ancor più coinvolgente.
Durante le sfide di arrampicata, infatti, è possibile scegliere vie differenti approfittando anche di spettacolari lanci verso gli appigli più lontani. I giocatori meno corretti, poi, possono perfino scegliere di afferrare le caviglie dei rivali posizionati più in alto per rallentarli o farli cadere, costringendoli a recuperi miracolosi. L'unico modo per sfuggire a una di queste prese è raggiungere un appiglio superiore il più rapidamente possibile.
Le sei discipline di Kinect Sports Rivals offrono il meglio durante le sfide multiplayer, che possono essere portate avanti sia offline in splitscreen che online via Xbox LIVE. Entrambe le esperienze garantiscono tanto divertimento, anche se gran parte del merito va comunque alla qualità della compagnia con cui si condividono le partite.
Esattamente come accade in Forza 5, poi, l'esperienza accumulata partita dopo partita dal campione virtuale emerge nelle sfide a distanza in cui la nostra personalissima IA cerca di mettere in difficoltà gli utenti della lista amici, creando un legame intrigante anche quando non ci si affronta direttamente. Il risultato appare evidente già dopo poche partite, ma per avere un'idea più precisa di come questo andrà a influenzare il gameplay sarà necessario attendere qualche settimana dopo il lancio del gioco.
Con Kinect Sports Rivals Rare è riuscita a migliorare drasticamente quanto realizzato nel precedente episodio e il merito di tali passi avanti deve essere attribuito al nuovo Kinect, rivelatosi ben più performante del suo predecessore. Qualche difetto di registrazione è ancora riscontrabile, ma in generale l'esperienza garantita dal titolo Microsoft è molto positiva. Peccato solo per il numero ridotto di discipline, in parte arginato alla presenza di sfide dedicate aggiornate costantemente dagli sviluppatori.
Le modifiche apportate ad alcuni vecchi cavalli di battaglia affiancati a una azzeccata caratterizzazione grafica rendono questo party game un acquisto consigliato a tutti coloro che cercano un titolo con cui valorizzare il Kinect 2.0 e passare ore spensierate in compagnia degli amici.