The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited - recensione
Dopo un anno, l'MMO di Bethesda approda su PS4 e Xbox One.
Poco più di un anno fa vi recensivamo , in una sudatissima recensione, The Elder Scrolls Online. Sudatissima, non perché iniziasse già a far caldo, ma perché come tutti gli MMO i primi giorni di gioco furono i peggiori. Download infiniti per scaricare i file d'installazione, server che spesso non rispondevano adeguatamente, lag, difficoltà d'accesso e così via.
Una fatica che ci ha portato però a recensire un gioco di ruolo decisamente interessante, un atipico ibrido tra le meccaniche di una serie ormai storica e i tanti orpelli dell'online multigiocatore via internet. Il risultato (lo ricorderà chi ha letto l'articolo qui) era però agrodolce, tanto che alla fine, nonostante il nostro personale apprezzamento, le tante pecche ci spinsero ad assegnargli un bel 7. Le cose sono cambiate da allora? Sì, ma il giudizio resta quello di un anno fa ed ecco il perché.
I primi passi nel mondo di Tamriel Unlimited, questo il sottotitolo dopo l'abbandono dell'abbonamento e l'approdo su console, sono stati più fermi rispetto alla versione PC, ma non del tutto sicuri. Senza considerare trascurabili e necessari problemi coi server, la prima impressione che abbiamo avuto è stata di una conversione punto a punto del titolo, con l'eccezione dell'aggiunta della sottoclasse degli imperiali. La conseguenza è che da un lato TESO si porta dietro tutto quel che c'era di buono nella versione PC, dall'altro non riesce a scrollarsene i difetti.
Le quest ne sono un esempio. Le interessanti missioni secondarie, esattamente invariate, sono in grado di appassionare anche su console, senza per questo annoiare un pubblico diverso e con diverse esigenze. Non vi sono però aggiunte degne di nota alle meno interessanti missioni principali e, a meno di non voler importare il proprio personaggio e continuare da lì l'avventura, al giocatore non resta che rifare d'accapo tutto.
Tamriel Unlimited è una conversione cruda sotto molti punti di vista e, rispetto alla versione testata un anno fa, le modifiche più evidenti al gameplay riguardano più che altro aspetti secondari, come un nuovo market in game, inserito anche nella versione PC e dovuto al passaggio verso un modello di business senza abbonamento.
Una volta compreso che gioco, missioni e storia sono tendenzialmente le stesse, va detto che TESO ha subìto un certo lavoro di adattamento allo scopo di renderlo parimenti giocabile su console. La prima e più evidente modifica riguarda i menù di gioco. Strutturalmente ci si ritrova di fronte a una serie di finestre organizzate esattamente come avveniva in Skyrim. Il personaggio è sulla destra mentre, sulla sinistra, c'è una lista da scorrere e raffinare sino ad arrivare all'oggetto, la funzione o la skill desiderata. Il menù così riorganizzato consente di accedere allo stesso modo anche al sistema di crescita del personaggio.
La gestione è quindi semplificata ma, almeno per alcuni versi, meno agevole, dato che non è possibile avere tutte le informazioni necessarie su una singola schermata. Chi ha sempre e solo giocato la serie su console non avrà però alcun problema, viste le affinità coi precedenti episodi.
Anche l'interfaccia in-game è stata snellita, ora ci sono molte meno scritte a schermo, tutto è ancora più pulito e funzionale, con pochissime icone nascoste ogni qual volta una funzione non è strettamente necessaria. L'effetto è una GUI ancora più minimalista ma che rende difficile accedere alle funzioni più avanzate. Non avendo a disposizione una tastiera, molta della comunicazione tra giocatori è stata affidata al tab social del menu, necessitando di navigare sino agli appositi comandi per mandare richieste di party o di amicizia.
Il dialogo è invece gestito tramite chat vocale, un'arma a doppio taglio che rende più facile organizzare il party ma che, essendo basata sulla prossimità dell'interlocutore, può causare sovrapposizioni e caos nelle aree più affollate.
Un ottimo lavoro è invece stato svolto nel riadattare i controlli dalla tastiera al joypad. Ancora una volta l'ispirazione è tratta direttamente da Skyrim, con uno schema molto simile a quello del capitolo offline. Ma attenzione, non si tratta di un sistema di controllo identico. Nonostante la semplicità dei controlli e la mancanza di meccanismi complessi già su PC abbia aiutato gli sviluppatori nel compito, alcuni comandi come il cambio di visuale da prima a terza persona sono stati spostati. Il risultato è comunque più che giocabile e, anzi, si adatta allo stile del titolo molto meglio di quanto non facesse l'accoppiata mouse più tastiera.
L'adattamento insomma, fatta eccezione per qualche piccolissima pecca, è stato piuttosto fluido. Non pare ci siano intoppi particolari e il gioco sembra essere nato con l'intenzione di essere fruito anche e soprattutto su console, al punto che quello che poteva essere un punto di debolezza su computer è ora un punto di forza. Né possiamo lamentarci del comparto tecnico, nonostante un ovvio downgrade, se non per gli stessi piccoli errori della versione PC.
The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited è quindi un MMO apprezzabile anche su console, un gioco divertente che ha assorbito il passaggio di piattaforma in maniera quasi indolore, garantendo persino la possibilità di importare i propri account e personaggi dal PC alle console. Giocare su XboxOne o PS4 ci pone dunque di fronte a un'esperienza talmente simile alla controparte PC che difficilmente si troveranno motivazioni per ricominciare da zero. Chi invece non l'ha ancora provato, avrà invece l'opportunità di giocare un prodotto che, almeno per adesso, non ha concorrenti nel mercato console di questa generazione.