Skyhill - recensione
Scendere le scale non è mai stato così tedioso.
Skyhill è un survival post-apocalittico punta e clicca, ambientato in un futuro in cui le potenze mondiali sono ricorse all'uso di armi di distruzione di massa per annientare i propri nemici. Queste armi sono bombe devastanti che trasformano gli abitanti della zona colpita in mostruosi mutanti aggressivi.
Durante l'esplosione di uno di questi terribili ordigni, il protagonista di cui vestiamo i panni si trova protetto all'interno di una suite difesa tecnologicamente, all'ultimo piano del lussuoso hotel Skyhill. Dopo diverse settimane di permanenza, l'uomo è però costretto ad uscire da questo luogo sicuro a causa della mancanza di cibo. Al che interveniamo noi, col compito di condurlo verso la fuga attraverso i cento piani dell'hotel.
La caratteristica più interessante di questo titolo è il fatto che passando da un piano o da una stanza all'altra, il protagonista del gioco perderà un punto cibo e sarà quindi necessario cercare provviste per evitare di morire prematuramente di fame. Lo Skyhill Hotel è generato proceduralmente, anche se in realtà ogni piano è costituito sempre da un pianerottolo centrale e da due camere laterali, in cui è possibile entrare facoltativamente.
Gli unici elementi variabili da una partita all'altra sono la posizione dei nemici e gli oggetti reperibili nelle stanze. In pratica, la maggior parte della variabilità che rende stimolante il gameplay dei giochi generati proceduralmente è assente in Skyhill.
Incontrando in giro per l'hotel un mutante, il protagonista entra in modalità combattimento. Gli scontri si svolgono a turni e ogni volta il giocatore può scegliere di colpire il nemico in tre parti del corpo differenti, con diverse possibilità di danno e percentuali di successo.
Le armi per affrontare i combattimenti possono essere trovate all'interno delle stanze o craftate. Il crafting è un punto focale di Skyhill e consente di creare armi, medikit e tante pietanze necessarie per proseguire. Il crafting si rivela l'elemento più variegato ed avvincente del titolo, grazie alla varietà piuttosto ampia di oggetti possibili da creare e al fatto che per costruire la maggior parte di essi è necessario tornare nella suite all'ultimo piano. Il che è tutto dire.
Gli sviluppatori russi dello studio Mandragora definiscono Skyhill un gioco di ruolo, probabilmente per la presenza del sistema di crafting e lo scarno sistema di livellamento. Uccidendo i mutanti è infatti possibile salire di livello ed acquisire punti abilità, utili ad aumentare solamente le quattro statistiche che migliorano il combattimento: forza, velocità, destrezza e precisione. Non servono certo confronti con altri giochi di ruolo per rendersi conto che forse la definizione è un po' generosa.
Dal punto di vista artistico, Skyhill è caratterizzato da una grafica in due dimensioni con uno stile cartoon essenziale, spigoloso e dominato da toni cupi, in grado di comunicare piuttosto bene le atmosfere horror che impregnano il gioco. I modelli dei nemici sono relativamente vari e alcuni anche particolarmente ispirati.
Al contrario le animazioni dell'anonimo protagonista, che dovrebbero essere le più curate, sono poche e troppo semplici. Il comparto audio è costituito da un esiguo numero di suoni ripetitivi, che provoca un fastidio tale da costringere il giocatore ad abbassare il volume di gioco.
In definitiva Skyhill è un titolo eccessivamente povero di contenuti e non in grado di divertire il giocatore, in particolare se seduto davanti ad un PC. Il survival sviluppato dallo studio russo Mandragora sarebbe stato probabilmente più adatto ai dispositivi mobile, non solo per la tipologia di gameplay ma anche per la relativa fascia di prezzo, adeguata alla sostanza offerta.
Vendere questo gioco su Steam al prezzo di €14,99 è invece una scelta azzardata e a salvare Skyhill da una valutazione ancora più negativa è il sottile filo conduttore narrativo, che riserva un finale a sorpresa interessante.