Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 - recensione
Il picco più alto raggiunto da CyberConnect2.
I giochi di Naruto sviluppati da CyberConnect2 per conto di Bandai Namco si sono sempre distinti per una qualità visiva invidiabile, per una rosa di personaggi monumentale e per un gameplay semplice ma comunque in grado di divertire sia i giocatori alle prime armi che gli utenti più esigenti. Non stiamo certo parlando di un picchiaduro tradizionale, ma di un brawler in stile Power Stone, dove personaggi dalla mobilità incredibile su affrontano all'interno di arene mai troppo vaste, ma ricche di elementi da sfruttare a proprio vantaggio.
Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è il primo capitolo della fortunata saga ad essere uscito dopo il completamento del manga, dettaglio che ha permesso agli sviluppatori di raccontare le vicende finali della serie garantendo livelli di epicità particolarmente alti. Se con questo gioco speravate di mettere le mani sull'esperienza definitiva di Naruto, tuttavia, probabilmente rimarrete in parte delusi, visto che quanto narrato nella modalità Storia si riferisce unicamente alle fasi conclusive del manga di Kishimoto, l'epilogo della quarta guerra ninja che vede il mondo intero unirsi sotto un unico vessillo per affrontare un temibile nemico comune.
Dopo aver completato la modalità Storia, tale rimpianto crescerà ulteriormente, alla luce dell'incredibile lavoro svolto dal team di sviluppo sul fronte narrativo. Giocando Ultimate Ninja Storm 4 vi renderete conto di quanto CyberConnect2 abbia fatto tesoro di tutti i dati raccolti in anni di esperimenti. In questo capitolo della serie le avventure di Naruto, Sasuke e di tutti gli altri personaggi nati dalle matite e dalle chine di Masashi Kishimoto prendono vita in modo ricco, potente e coinvolgente, attraverso una struttura divisa in capitoli (con tanto di bivi) che copre gli scontri più importanti del frammento narrativo preso in esame.
Sotto molti punti di vista sembra quasi di trovarsi di fronte a una versione in salsa Naruto di Asura's Wrath, interessante esperimento degli sviluppatori caratterizzato da soluzioni visive eccezionali al servizio di un gameplay troppo poco ispirato. Le differenze rispetto ad Asura, tuttavia, stanno proprio nel gameplay e nella longevità. Nella modalità storia di questo Naruto Shippuden sembra quasi di vivere un anime interattivo, con la non certo trascurabile assenza dei fastidiosi filler e, soprattutto, con una regia e una cura grafica che il 90 per cento delle puntate della serie TV non raggiunge nemmeno per sbaglio.
Dal punto di vista qualitativo delle animazioni, della regia, delle scelte stilistiche e del comparto audio la Storia di Ultimate Ninja Storm 4 è un piccolo gioiello, ed è proprio alla luce di questi pregi sorprendenti che non si può fare a meno di desiderare ardentemente che CyberConnect2 dedichi il medesimo trattamento agli altri archi narrativi della saga del ninja della foglia. Sarebbe splendido poter ripercorrere l'intera vicenda raccontata nel manga originale così come abbiamo vissuto le fasi finali, prendendo parte attivamente all'azione con piacevoli QTE e, quando necessario, scendendo personalmente sul campo di battaglia per vivere in prima persona memorabili scontri a base di jutsu, tecniche di supporto e devastanti attacchi supremi.
Gli eventi ripercorsi nella modalità Storia sono divisi in capitoli. All'inizio di ogni frammento narrativo viene specificata la durata dello stesso, in modo da permettere di scegliere se andare avanti con la partita o se attendere di avere maggior tempo libero a disposizione. La durata delle sequenze varia dai 2 minuti (per l'anteprima dei capitoli e una manciata di elementi introduttivi) alla mezz'ora scarsa. Nelle scene più corpose l'intervento del giocatore si divide tra la pressione delle giuste sequenze di tasti durante i QuickTime Event alle battaglie tradizionali, passando anche per le battaglie multiple (in stile musou, contro un gran numero di avversari) e gli scontri tra creature giganti.
Ognuna di queste esperienze è caratterizzata da un gameplay specifico, che in alcune occasioni tocca anche generi differenti come quello degli sparatutto su binari in stile Panzer Dragoon. Godendosi la modalità Storia, in sostanza, sembra in tutto e per tutto di seguire un anime in TV, diviso in puntate e capace di intrattenere per un buon numero di ore. Per portare a termine l'intera storia abbiamo impiegato circa 8 ore, durante le quali abbiamo messo da parte un tesoretto di ryo (la valuta del gioco) e di oggetti speciali da utilizzare sia per ottenere nuovi costumi che per completare alcune missioni della modalità Avventura.
L'Avventura è un piacevole extra da giocare possibilmente solo dopo aver completato la Storia, visto che è ambientata dopo il finale ufficiale del manga. Come suggerisce il nome, questa modalità permette di prendere il controllo di Naruto e di esplorare le ambientazioni chiave della serie portando a termine missioni di ogni genere.
Parlando con i numerosi NPC sparsi per il mondo del gioco si ottengono missioni sempre più difficili, che vanno dal ritrovamento di un gatto smarrito alla battaglia contro avversari particolarmente agguerriti. Le storie raccontate in questo frangente non fanno parte della narrazione ufficiale, ma cercano di colmare alcuni vuoti lasciati tra la fine di Naruto e il breve manga uscito subito dopo e dedicato alla generazione successiva di giovani ninja della foglia.
Dopo le sensazioni appaganti provate con la modalità Storia l'avventura appare sicuramente più scialba e all'acqua di rose, ma garantisce comunque diverse ore di divertimento, permettendo al tempo stesso di recuperare oggetti e denaro con cui acquistare gli sbloccabili contenuti nell'Emporio Bandai. Tra gli oggetti in questione si trovano costumi speciali (alcuni dei quali davvero fuori di testa), diverse tipologie di gadget con cui rimpiazzare il banale tronco durante la tecnica della sostituzione, immagini da mostrare durante le tecniche finali dei vari personaggi e, naturalmente, titoli, immagini e sfondi con cui decorare la propria carta giocatore. La carta in questione entra in gioco quando si decide di gettarsi nella mischia nell'arena online, dove è possibile affrontare giocatori da ogni parte del mondo sia nei classici scontri amichevoli che in quelli classificati.
Durante le nostre prove i server si sono rivelati particolarmente validi e non abbiamo sofferto di alcun fenomeno di lag. Va però detto che abbiamo potuto contare su una connessione di alto livello (50mb in download e 10 in upload, con ping a 20ms), condizione poco comune tra i giocatori italiani. Oltre a offrire le classiche sfide, la modalità online cerca di intrattenere gli utenti con eventi speciali a tempo (dei quali non abbiamo notizie di alcun tipo, visto che il primo è in programma per il 14 febbraio, giorno di San Valentino) e con le taglie contenute all'interno del Bingo Book.
In questo menu vengono mostrati i personaggi ricercati. Ogni volta che si sconfigge uno dei personaggi presenti nel libro, si ottengono punti utili per il completamento delle taglie in questione. Completando una taglia si ottengono ricompense di vario genere, nella maggior parte dei casi pacchetti di oggetti più o meno rari. Il fatto di aver scritto così tanto senza mai soffermarci sul gameplay vero e proprio dimostra quanto lavoro extra sia stato fatto dagli sviluppatori per garantire un pacchetto a prova di fan. Una volta scesi nell'arena, comunque, il gameplay è ancora quello classico della serie Ultimate Ninja Storm.
Si scelgono i personaggi (da un minimo di uno a un massimo di tre) dal ricchissimo roster, si seleziona il campo di battaglia e, a combattimento iniziato, si sfruttano tutte le abilità a propria disposizione per abbattere l'avversario. I combattenti possono muoversi liberamente in tutte le direzioni, possono effettuare scatti velocissimi e, in generale, hanno il pieno controllo dello spazio che li circonda, potendo perfino correre sull'acqua o sulle pareti. Con il tasto Cerchio si effettuano le combo normali, modificabili semplicemente cambiando il tempismo della pressione o inserendo direzioni specifiche con lo stick analogico sinistro. Il tasto triangolo attiva il Chakra (l'energia spirituale), che può essere sfruttato per eseguire tecniche offensive e difensive di vario genere.
Premendo una direzione sullo stick analogico destro si cambia leader, prendendo in sostanza il controllo di un altro personaggio del team. I due dorsali superiori vengono usati per chiamare in supporto gli altri elementi della squadra, mentre con il grilletto destro si parano gli attacchi e con il sinistro si attiva la tecnica della sostituzione. Ai comandi base, tuttavia, si affianca un gran numero di opzioni avanzate a dir poco fondamentali per ottenere risultati degni di nota. Immergendosi nel sistema di combattimento, infatti, si scopre la possibilità di interrompere gli attacchi con gli scatti, in modo da allungare le combo causando danni ingenti. Allo stesso modo si può cambiare personaggio durante una sequenza di mosse per creare vere e proprie combo in tag.
Per aprire la guardia dei giocatori più difensivi si può optare per i lanci, mentre il contrattacco è l'asso nella manica da usare per uscire dai momenti difficili. A questo si vanno ad aggiungere le trasformazioni dei vari combattenti, la modalità Risveglio (che potenzia per un breve lasso di tempo l'attacco e la difesa, salvo poi lasciare debilitati all'esaurirsi dell'effetto), le tecniche combinate e l'uso degli utili oggetti associati ai tasti direzionali del d-pad. Il sistema di combattimento, quindi, è in linea con quello visto nei capitoli precedenti, e garantisce una buona dose di divertimento a tutti i livelli.
Anche dal punto di vista tecnico CyberConnect2 si è superata. Sebbene i modelli poligonali dei combattenti non siano particolarmente complessi, l'uso degli shader ha permesso di coprire eventuali carenze garantendo un aspetto fedele all'anime di riferimento. I volti e gli effetti speciali sono la punta di diamante del comparto grafico, e lasciano senza fiato in più di un'occasione. Anche il doppiaggio (presente sia in inglese che in giapponese) e la colonna sonora sono semplicemente perfetti, tanto che in più di un'occasione ci si dimentica di trovarsi al cospetto di un gioco e non della serie animata.
Ci troviamo quindi di fronte a un gioco divertente, ricco ed estremamente curato a tutti i livelli. Sinceramente comprendiamo i motivi che hanno spinto Famitsu a premiare Ultimate Ninja Storm dandogli quasi il massimo dei voti. Se amate la serie di Masashi Kishimoto e volete viverne l'epilogo in prima persona, in un modo che nemmeno l'anime è in grado di offrire, questo è un acquisto di cui non potete assolutamente fare a meno.