EA Sports FIFA 17 - recensione
L'alba di una nuova era.
Con l'ottima prova di PES 2017 e l'arrivo di EA Sports FIFA 17, la stagione calcistica 2016/17 è ormai entrata nel vivo. La nuova versione della simulazione sportiva canadese arriverà infatti nei negozi il prossimo 27 settembre su PC, Xbox One e PS4, in versione profondamente rinnovata sia sotto il profilo delle modalità di gioco, sia sotto quello meramente tecnico. Il gioco arriverà anche in versione PS3 e Xbox 360, nonostante queste ultime non potranno contare sulla principale novità di quest'anno, il Viaggio.
Si tratta di una rivisitazione della classica carriera per un giocatore in grado di aumentare esponenzialmente il livello di coinvolgimento all'interno della storia. L'obiettivo è stato quello di alzare la barra, per usare un termine tanto caro agli sviluppatori americani, di questo genere di modalità, proponendo qualcosa di nuovo sia per quanto riguarda le simulazioni calcistiche, sia per quanto riguarda i videogiochi sportivi in genere.
Questo perché il Viaggio, sfruttando la flessibilità del nuovo motore grafico utilizzato da EA Sports, ovvero il Frostbite di Battlefield, Dragon Age Inquisition e Need For Speed, arricchirà una storia ambientata tra campi da gioco e spogliatoi con diversi bivi e colpi di scena capaci di dare qual po' di brio in più a elementi sempre troppo impersonali.
Si potrebbe dire che il viaggio si ponga a metà strada tra la libertà data da My Player di NBA 2K e la qualità cinematografica di Fight Night: Champions. La carriera di Alex Hunter dipenderà infatti da voi. Il Viaggio che deciderete d'intraprendere sarà basato sia sulle vostre prestazioni in campo e durante gli allenamenti, sia dal vostro atteggiamento coi compagni o durante le interviste.
Potrete decidere di comportarvi come meglio vi aggraderà, ma in campo dovrete sempre dannarvi l'anima. La strada per diventare titolare, anche nelle formazioni minori della Premier, sarà dura e dovrete mantenere sempre uno standard piuttosto elevato durante le sessioni di training, nient'altro che le Prove di Abilità che da anni EA utilizza per insegnarvi a giocare a FIFA, e durante la partita. In base alle vostre prestazioni, infatti, farete crescere non solo il suo valore agli occhi della dirigenza e dell'allenatore, ma anche le sue statistiche.
Nel caso in cui scegliate di controllare solo Hunter, la vittoria non sempre dipenderà da voi. In quanto attaccante, non importa se sceglierete di essere centrocampista offensivo o punta, dovrete spesso attendere i rifornimenti di palloni dai vostri compagni. Ciò vuol dire che non sempre sarete al centro dell'azione e soprattutto che dovrete sperare che la vostra squadra riesca a sopportare la forza d'urto avversaria.
Questo mette in evidenza uno dei problemi storici della serie FIFA, ancora presente in quest'edizione nonostante il cambio di engine: la farraginosità dell'intelligenza artificiale. Vedere due squadre controllate dal computer fronteggiarsi non è, infatti, il massimo della vita, in quanto giocano un calcio un po' strano, noioso, poco fantasioso e fatto di tanto possesso.
La situazione migliora decidendo di controllare l'intera squadra ma anche in questo caso noterete dei movimenti non sempre armonici, con scontri tra il vostro calciatore e i compagni e soprattutto una manovra avversaria poco credibile, decisamente meno divertente e credibile di quella di PES 2017.
Per il resto, invece, lo sforzo di EA Sports di creare una sorta di film interattivo si può considerare riuscita, grazie all'eccellente integrazione tra le fasi di gioco e la storia, l'eccezionale grafica che anima i filmati e la buona storia, non ancora in grado di rivaleggiare con i migliori film sportivi, ma assolutamente una delle migliori viste in modalità simili.
C'è ancora diverso margine di miglioramento, come una maggiore libertà nella personalizzazione del protagonista o delle sue scelte, cosa che migliorerebbe notevolmente la rigiocabilità di questa modalità, ma per essere un debutto il Viaggio intrattiene a lungo e potrebbe diventare il secondo pilastro, dopo FUT, sul quale fondare i prossimi capitoli.
A proposito di Ultimate Team, anche per questo apprezzatissimo ibrido tra un gioco manageriale e le classiche figurine della Panini sono previste delle novità, che vanno ad innestarsi su di una formula rodata, che non ha richiesto grossi stravolgimenti sia nelle meccaniche che nei menù di gestione.
Tutto sembra infatti essere rimasto immutato, come la necessità di ricercare la migliore alchimia della squadra, fondamentale per vedere i calciatori muoversi in campo in maniera coerente, o la presenta di migliaia di carte diverse, grazie alle quali avere la possibilità di costruire decine di formazioni differenti, tutte egualmente efficaci.
Le novità vanno dunque ad inserirsi tra le molteplici modalità di gioco di FUT. Oltre alla conferma del FUT Draft, ovvero una modalità che vi chiederà di costruire una squadra scegliendo un giocatore per ruolo tra la manciata proposta, debutteranno le Sfide Creazione Rosa e la FUT Champions.
Le Sfide sono un buon modo per dare un senso alle tante doppie e carte "inutili" che vi capiteranno tra le mani scartando i pacchetti di gioco. Vi sarà chiesto, infatti, di comporre una rosa (o parte di essa) rispettando determinati parametri. Una volta rispettate le consegne dovrete scartare le carte utilizzate in cambio di un premio; assemblare un trio di giocatori di nazionalità diversa ma in grado di avere un'intesa maggiore di 12; creare una squadra con intesa 50 e valore medio 76. Sono queste alcune delle Sfide da portare a termine per poter accedere a premi esclusivi o pacchetti speciali.
La strategia migliore sarà utilizzare principalmente le carte in surplus e cercare di entrare col minimo indispensabile all'interno dei parametri. Potendole giocare anche online attraverso la companion app del gioco, le Sfide sono un modo per affinare le proprie capacità di creazione di formazioni e, soprattutto, per dare un senso alla miriade di bronzi che in passato venivano scartati senza pensarci due volte. In questo modo invece le Sfide, soprattutto durante le prime settimane di gioco, sono un modo per dare un'accelerata alla creazione della vostra squadra dei sogni.
FUT Champions, invece, rimpiazza le classiche coppe. Si tratta di tornei a eliminazione che vi consentiranno, in caso di vittoria, di accedere alla fase finale che si terrà nei weekend. Per partecipare alle eliminatorie la vostra rosa dovrà rispettare determinati parametri. Se le eliminatorie vi consentiranno di vincere premi discreti, comportarsi bene durante il weekend vi darà accesso a premi speciali, talvolta creati per l'occasione. Inoltre competere durante il fine settimana vi farà guadagnare punti per la classifica mensile, capace di elargire ricompense ancora più succose.
Pur non stravolgendo la formula delle coppe, FUT Champions riesce a dare maggior pepe a questa competizione, dandovi la possibilità di competere su base quotidiana per l'accesso alla fase finale e poi durante il weekend ci sarà la tensione del torneo conclusivo. La ricchezza dei premi dovrebbe poi rappresentare un ulteriore incentivo per popolare questa nuova modalità e creare una valida alternativa alle classiche Stagioni Online. Anche per quanto riguarda le carriere, non importa che scegliate quella da manager o quella da calciatore, dato che ci saranno novità in entrambi i casi.
Gli allenatori virtuali ora dovranno portare a termini obiettivi a lungo e corto termine, che dipenderanno dal blasone e dalla grandezza della squadra. Questo vuol dire che la Juventus avrà delle aspettative per la stagione in corso completamente diverse da quelle del Chievo o del Palermo, basate su vittorie in campo internazionale e l'imposizione del brand in nuovi mercati. È talmente chiaro che non serve altra spiegazione.
Decisamente più interessante è la gestione economica della squadra. In qualsiasi momento potrete analizzare, grazie a dei semplici grafici, lo stato di salute economica della vostra squadra, in modo da capire facilmente il margine di spesa a vostra disposizione. Sfortunatamente al momento la parte finanze è quasi esclusivamente una parte da consultare per avere informazioni e non potrete intervenire in alcun modo su di essa modificando i prezzi dei biglietti o il costo del merchandising, se non attraverso acquisti e cessioni di calciatori. L'unica influenza l'avrete sul budget, dato che potrete decidere come destinarlo, se per gli acquisti o per gli stipendi.
Interessante è la possibilità di assumere nuovo staff per la primavera, in modo da creare una vostra "cantera" con la quale sviluppare nuovi talenti da inserire in prima squadra o da vendere a caro prezzo.
Per quanto riguarda la carriera del singolo giocatore, è stato rivisto il sistema di crescita grazie all'introduzione dei tratti, ovvero speciali cartellini che miglioreranno le prestazioni del vostro calciatore in specifici fondamentali. Potrete renderlo infallibile su calcio da fermo con i tratti Rigorista e Specialista nelle punizioni, o un mastino del centrocampo migliorando la sua resistenza e le doti difensive.
Una volta creato il vostro alter ego potrete andare online e competere con altre 22 persone in sfide 11 contro 11. La novità di quest'anno è la possibilità di personalizzare il vostro stemma in modo da rendere il ProClub ancora più riconoscibile e personale.
Nel complesso EA ha dunque lavorato per espandere e migliorare ulteriormente l'ampio catalogo di esperienze e di modalità che da anni la serie di FIFA propone. Le novità sono funzionali a rendere il prodotto sempre più completo e realistico, senza per questo rivoluzionare un pacchetto comunque ai vertici del genere, senza evidenti debolezze.
Sia online che offline EA Sports FIFA 17 offre diverse alternative, che vogliate giocare contro avversari casuali o che vogliate organizzarvi in squadre virtuali. Grazie all'esperienza e alle infrastrutture del colosso canadese, oltretutto, il comparto online si è sempre dimostrato solido e performante, garantendo un'esperienza di gioco ottimale.
Dopo aver descritto il pacchetto nella sua interezza, adesso iniziamo a parlare del cuore di EA Sports FIFA 17, ovvero il gameplay. Come dicevamo all'inizio, la più grande novità di quest'anno riguarda il debutto di un nuovo motore grafico, il Frostbite, che ha consentito all'esperienza di fare grossi salti in avanti sotto alcuni aspetti come quello della grafica e della fisica, nonostante altri elementi siano rimasti pressoché invariati.
Il team di sviluppo si è preoccupato principalmente di ripulire il gioco, in modo da arrivare nei negozi nella forma più solida possibile. In altre parole FIFA 17 si controlla e si gioca in maniera molto simile agli anni passati, senza che il cambio di engine abbia cambiato nulla di un gameplay ormai consolidato. Non che questo nuovo capitolo sia la fotocopia di FIFA 16, ma molte delle caratteristiche passate, alcune positive, altre meno, sono ritrovabili anche quest'anno.
Partiamo dalle cose positive. Sicuramente il gioco fisico è migliorato notevolmente, gli scontri sono più realistici e i calciatori si muovono in maniera fluida e credibile, esibendosi in un numero di animazioni davvero eccezionale, che va da colpi di tacco agli inediti passaggi in profondità di esterno, una nuova mossa che consente di ampliare ulteriormente il bagaglio di mosse a vostra disposizione.
Inoltre sarà dato ai giocatori ancora più controllo sui tiri e sui passaggi. Sarà possibile schiacciare la palla di testa, così come decidere se tirare di collo rasoterra o alzando la traiettoria. Il nuovo gioco fisico, inoltre, fa sì che sia ancora più importante saper utilizzare tutti quei comandi utili a contenere un attaccante, con le buone o con le cattive. Il grilletto sinistro servirà per schermare la palla, mossa fondamentale sia in attacco per impedire al difensore di tagliarvi fuori dalla palla.
Allo stesso modo ai Bonucci di turno questo comando servirà per cercare di non far sgusciare via i Messi e i Ronaldo, giocatori che in campo aperto farebbero male a qualunque difesa. Questa è una novità interessante che alza ulteriormente il grado di realismo e di controllo di FIFA 17, anche se va ancora ripulita, dato che talvolta un corpo a corpo produce movimenti a strappi non sempre realistici.
Questo comunque dà ai giocatori più esperti, quelli che amano mettere tutto in manuale, tanto per intenderci, ancora più controllo e precisione, delegando sempre più nelle loro mani e nelle loro capacità l'esito di una partita.
L'altra grande novità è data dalla riscrittura dei calci da fermo. Partiamo da due presupposti: il primo è che le meccaniche dello scorso anno non erano particolarmente riuscite, divertenti o efficaci. Il secondo è che dopo una decina di anni di utilizzo, intensivo, anche quelle meccaniche sono comunque diventate familiari.
Lo stravolgerle, dunque, ci ha lasciato un po' spiazzati, e aspettiamo qualche mese di utilizzo per decretarne il successo. Al momento la possibilità di mirare sugli angoli esattamente dove il pallone atterrerà o di muovere influenzare la traiettoria della rincorsa sui rigori ci ha lasciato indifferenti e avremmo preferito, per esempio, poter accedere ad un maggior numero di tiri, piuttosto che provare ad imitare Zaza e Pellè.
Detto questo sono funzionali, i rigori rimangono piuttosto complessi da segnare e da parare, mentre gli angoli non hanno subito un aumento della pericolosità delle azioni di attacco, quindi potrebbe trattarsi solo di gusti personali.
Quello che invece non funziona bene, soprattutto se confrontata con quella della concorrenza, è l'intelligenza artificiale. I calciatori cercheranno sì di coprire gli spazi e il campo in maniera più intelligente, proponendosi quindi in maniera efficace per un passaggio, ma non sembrano avere la stessa furbizia in difesa, facendosi scavalcare da filtranti banali o rimando imbambolati su cambi di direzione. Oltretutto, nel caso dei compagni di squadra, a volte non riescono ad anticipare le mosse del giocatore scontrandosi con quest'ultimo in maniera piuttosto comica.
Con la palla tra i piedi il computer dimostra sempre un'abilità eccezionale nel dribbling e nell'anticipare gli interventi difensivi, ma quando c'è da costruire una manovra non garantisce il brio necessario a rendere entusiasmanti determinate partite. Difficili sì, perché gli attaccanti e i difensori ai livelli più alti di sfida saranno implacabili. In attacco abuseranno della copertura del pallone con il fisico, giocando spesso spalle alla porta, tenendo a lungo il pallone e tornando indietro. Nel complesso la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno, ma PES sotto questo profilo è decisamente più divertente.
Dove EA ha accorciato le distanze, se non ha superato la concorrenza, è nella qualità grafica. La visuale standard a volo di uccello non rende giustizia al Frostbite che in molti casi, principalmente con i principali team europei, riesce a portare in campo non solo 22 calciatori perfettamente riprodotti, ma anche degli stadi incredibilmente particolareggiati.
Ma sono le animazioni, come sempre, il vero punto di forza dell'esperienza, per numero, complessità e qualità. I calciatori si muovono in campo fluidamente e possono fare quasi tutto quello che li vedrete fare su di un prato verde.
La cura con la quale EA Sports FIFA 17 è stato confezionato è eccellente e tutto, dalla vasta colonna sonora al commento sempre più ricco e vario, mostrano un lavoro certosino di adattamento. Proprio per questo salta all'occhio la mancanza di doppiaggio ne Il viaggio. EA Sports FIFA 17 è completamente in Italiano, tranne, appunto, i dialoghi di questa modalità molto cinematografica. Se da una parte un adattamento avrebbe coperto le voci originali dei tanti calciatori che hanno partecipato alle riprese del gioco, dall'altra immaginiamo le proteste di una parte del pubblico non avvezza ad ascoltare i film in lingua originale.
A conti fatti, dunque EA Sports FIFA 17 è un nuovo solido capitolo della serie di calcistici di EA Sports. Il Viaggio rappresenta una novità per il genere in grado di competere tranquillamente con le migliori esperienze analoghe viste in altri sport, mentre FUT resta la solita "killer application" di un prodotto che si è rinnovato nell'anima, pur rimanendo fedele a sé stesso.
L'impressione è quella che EA Sports abbia passato l'ultimo anno a travasare il suo gioco sul nuovo motore senza poter eccedere in novità che avrebbero rischiato di stravolgere il bilanciamento raggiunto. Dovremo, dunque, aspettare ancora un po' per vedere le reali potenzialità del Frostbyte, dato che le novità di quest'anno potrebbero essere la classica punta dell'iceberg.
Le basi gettate, però, già da ora consentono di avere una raffinata simulazione fisica grazie alla quale poter avere match combattuti e realistici, soprattutto contro avversari umani. Online infatti EA Sports FIFA 17 è ancora praticamente imbattibile, sia per la pletora di opzioni a disposizione, sia per la qualità dell'infrastruttura di gioco, che garantisce quasi sempre un'esperienza ottimale.
La serie di EA Sports ha la competizione nel DNA, tanto che prova in ogni modo a coinvolgervi in sfide sempre nuove e avvincenti, con le quali confrontarsi o coalizzarsi con amici e sconosciuti. Potrete organizzare una serie di partite tra amici per vedere chi vince, lottare per avere il punteggio più alto in uno dei tanti esercizi o provare a replicare in tempo quasi reale le principali sfide che il calcio reale proporrà durante la settimana. Potrete però anche unirvi ad un amico per affrontare il computer o altri giocatori e persino regalare oggetti di gioco all'interno del catalogo EA Football Club.
E dunque non stupisce il fatto che EA Sports FIFA 17 dia il meglio di sé se collegato alla rete, dove potrete trovare il solito quantitativo di cose da fare per i prossimi 12 mesi. Un'esperienza intrigante, in grado di dare a coloro che sono disposti a dedicare molto tempo enormi soddisfazioni, piegandosi ad ogni loro esigenza ed essendo costantemente aggiornata con ogni novità del calcio nazionale e internazionale.