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XCOM 2 - recensione

La resistenza sbarca su console.

Diversamente da quanto era avvenuto con Enemy Unknown, il primo remake di UFO, la celebre serie di strategici creata da Julian Gollop nel 1994, Firaxis Games ha deciso che XCOM 2 avrebbe dovuto avere uno sviluppo più lineare. Per questo motivo si è prima concentrata sulla creazione della versione PC, piattaforma sulla quale storicamente lo sviluppatore del Maryland si trova più a suo agio, per poi trasporre il gioco su console.

Il risultato di questo nuovo modus operandi è che gli utenti Windows, Mac e Linux lo scorso febbraio hanno potuto fregiarsi di un capolavoro della strategia a turni, mentre i possessori di Xbox One e PS4 hanno adesso la possibilità di assaporare un prodotto fatto con giudizio da un team che ha potuto concentrarsi esclusivamente sulla conversione.

Per chi non lo sapesse XCOM 2 è uno dei più apprezzati strategici a turni degli ultimi anni. Voi vestirete il ruolo di comandante supremo della XCOM, un'agenzia ora in rovina nata per contrastare un'invasione aliena.

A distanza di venti anni dal primo contatto, però, scoprirete che le cose non sono andate come immaginavate in Enemy Unknown. Gli invasori hanno preso il controllo del pianeta e si sono insediati nell'ombra dei maggiori governi mondiali.

La qualità delle texture è leggermente inferiore alla versione PC.

Il vostro compito sarà dunque quello di rimettere insieme i pezzi dell'agenzia e di contrastare il crudele dominio della Advent, l'agenzia dietro la quale gli extraterrestri celano le proprie macchinazioni.

Per mettere loro i bastoni tra le ruote dovrete da una parte muovere in giro per il pianeta la vostra base operativa, una nave aliena riconvertita chiamata Avenger, in modo da alimentari i focolai della rivolta assopiti nelle diverse nazioni della Terra e recuperare le risorse necessarie per recuperare il gap tecnologico che vi separa dai nemici. Dall'altra dovrete comandare direttamente i vostri agenti sul campo di battaglia.

In missione dovrete essere bravi a sfruttare il vostro turno per posizionare i vostri soldati in modo non solo da attaccare con veemenza, ma da non favorire il fianco durante il turno nemico. Una volta morto un personaggio, infatti, non tornerà più in vita, portando con sé il bagaglio di esperienza e l'equipaggiamento utilizzato.

Perdere un effettivo o riportarlo sull'Avenger in gravi condizioni di salute potrebbe minare il proseguo della vostra campagna, costringendovi dunque a rischiare nuovamente portandovi direttamente al game over. Per questo è importante poter gestire al meglio la propria squadra.

La varietà delle missioni è decisamente superiore rispetto ad Enemy Unknown.

In Enemy Unknown l'interfaccia di gioco non sempre funzionava alla perfezione, dato che aveva problemi a gestire le trasparenze delle superfici verticali e le mappe su più livelli. Come dicevamo, però, Firaxis ha avuto maggior tempo per adattare il suo gioco per essere utilizzato con il gamepad.

I risultati sono immediatamente visibili e l'interfaccia è ora molto più pulita e precisa di quella del primo XCOM. Innanzitutto il puntatore ha uno snap, la funzionalità a calamita tipica di molti programmi di grafica o di montaggio video, meno marcata rispetto al passato. Questo renderà la navigazione più morbida, dato che si scongiurerà il pericolo che il cursore si incastri in un punto specifico della mappa, impedendovi di trovare, per esempio, la migliore traiettoria per una granata perché ha decisa di bloccarsi in un angolo o su un piano diverso da quello voluto.

In questo modo, invece, le problematiche sono ridotte al minimo. Con la croce direzionale si gestisce l'angolo della telecamera e il livello in cui vorrete agire. Per evitare problemi all'interno di un edificio la visuale rimarrà bloccata sul vostro piano. Per salire su di un tetto dovrete dunque uscire con cursore dalla struttura e riavvicinarvi ad essa con la giusta altezza. Forse non è sempre un metodo particolarmente immediato, ma Firaxis ha creato un set di regole chiaro e che funziona quasi sempre e che quindi richiede solo un po' di pratica prima di essere appreso.

Inoltre sono presenti alcune scorciatoie: quelle che utilizzerete di più sono quelle per entrare in guardia o andare al ponte dei comandi, grazie alle quali eseguire un'azione senza lunghi passaggi. In altre occasioni, invece, il gioco limita le vostre azioni a ciò che potete realmente fare. Selezionando il colpo di katana dei Ranger, per esempio, poi potrete selezionare solo le caselle nelle quali potrete effettivamente eseguire il colpo, limitando in questo modo sia il numero di operazioni da fare, sia la possibilità di compiere un errore.

La complessità e la bellezza di XCOM 2 non hanno subito mutamenti con la conversione su console.

Questi cambiamenti potrebbero sembrare minimi, ma in un gioco di strategia a turni sono fondamentali per il godimento dell'esperienza. Sfortunatamente gli stessi risultati non si sono ottenuti anche sotto il versante meramente tecnico della conversione.

XCOM 2 su PC è un prodotto gradevole, curato e dall'ottimo design, ma la natura stessa del genere di appartenenza gli impedisce di essere esoso sotto il profilo hardware. Nonostante questo, però, la versione Xbox One da noi provata presentava un livello di dettaglio grafico inferiore a quello visto su PC, con texture meno definite e una modellazione poligonale apparsa meno complessa.

Come se questo non bastasse, alcuni i filmati venivano "tagliati" in due. Saltuariamente, durante gli ingrandimenti per rendere più spettacolare l'azione, abbiamo assistito a qualche calo di frame rate. Inoltre potrebbe capitare di attendere qualche secondo prima che un soldato esegua un comando o di vedere un Obiettivo sbloccarsi prima di vedere l'esito della vostra azione, togliendovi la sorpresa.

Sia chiaro, la situazione è tutt'altro che drammatica e una patch potrebbe bastare a sistemare il tutto, ma l'impressione è che si sarebbe potuto fare di più, soprattutto considerando quello che Xbox One e PS4 hanno dimostrato di poter fare. Ottimo invece l'adattamento completo in Italiano, ma è lo stesso della versione per PC, quindi già lo avevamo notato.

Stavolta l'alieno non ha scampo.

L'ultima fatica di Fireaxis riesce comunque a conquistare grazie alla sua capacità di rendere spettacolare un genere che solitamente non riesce a rapire. Come esperienza ludica, infatti, XCOM 2 non ha perso un briciolo del suo fascino nel corso di questi ultimi mesi. Si tratta di un'esperienza completa, complessa e appagante, che non potrà che divertire tutti color che hanno amato il primo capitolo.

La conversione di Firaxis funziona piuttosto bene per quanto riguarda i controlli, meno per quanto riguarda la qualità e la pulizia del comparto tecnico, che si presenta in forma meno brillante rispetto al corrispettivo PC e ogni tanto mette in mostra dei tentennamenti o dei bug che su Steam non erano presenti.

Consigliamo comunque l'esperienza anche a tutti coloro che siano alla ricerca di qualcosa di diverso dal classico sparatutto o gioco d'azione o a chi ha voglia di mettere alle prova le proprie capacità strategiche e la materia grigia.

8 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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In this article

XCOM 2

PS4, Xbox One, PC, Mac

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