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Crash Bandicoot N. Sane Trilogy - recensione

Crash is back! Lo straordinario ritorno del bandicoot rompiscatole.

Avete presente cosa succede quando ascoltiamo una vecchia canzone? Le percezioni che ne derivano ci collegano istantaneamente a emozioni assaporate in passato e sembra di ripercorrere a ritroso gli anni, di rivivere i bei momenti andati, di creare una connessione con la persona che siamo stati un tempo.

Esattamente questo tipo di sensazione ci ha folgorati avviando per la prima volta Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, la collezione remastered dei primi tre giochi di Crash realizzata dai ragazzi di Vicarious Visions. Poter tornare a destreggiarci tra dirupi e casse esplosive ci ha immediatamente teletrasportati alla fine degli anni Novanta, quando la prima storica PlayStation era da poco entrata nelle nostre case.

In quel periodo l'operazione dell'azienda nipponica era semplice: puntare a un pubblico pronto per giochi più maturi. Così dal 1996 fecero la loro comparsa opere come Resident Evil, Final Fantasy VII e Metal Gear Solid, veri e propri titoli manifesto di questo cambiamento. L'impronta autoriale era marcata, così come la voglia di spingere su temi che sino a quel momento il medium videogame aveva utilizzato di rado, almeno su console.

Cosa mancava quindi a tale offerta rivoluzionaria? Un'icona, un personaggio carismatico che suscitasse interesse, simpatia e che fosse anche in un certo senso essere scorretto, con la responsabilità di diventare per la neonata Playstation quello che Super Mario e Sonic the Hedgehog furono per Nintendo e Sega.

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Nacque così dalle menti di Andy Gavin e Jason Rubin l'idea di dar vita a Crash, un personaggio irriverente e parossistico basato sul bandicoot, un marsupiale della Tasmania. Muto come Buster Keaton e piroettante come Taz dei Looney Tones, Crash Bandicoot in pochi anni diventò un'icona amata da tutti, e i tre platform sviluppati da Naughty Dog vengono ancora oggi considerati dei giochi leggendari.

Diciamoci la verità, visti questi presupposti quando Activision (detentrice dei diritti della serie) ha annunciato di voler lavorare ai remake di Crash Bandicoot, Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot 3: Warped, qualche piccolo dubbio è sorto a tutti. Una perplessità accompagnata da un brivido di terrore: l'incubo che i tre amati titoli potessero essere stravolti in un'edizione semplificata, dotata di un gameplay che ammiccasse alla nuova generazione.

La responsabilità che gravava attorno a Vicarious Visions, alla quale Activision ha affidato lo sviluppo, era palpabile, ma oggi possiamo finalmente dire senza riserve che l'intera operazione ci ha gradevolmente stupiti. Il lavoro effettuato dalla software house statunitense ha dell'incredibile e i risultati sono completamente attinenti con le meccaniche e le atmosfere dei tre vecchi titoli dei Naughty Dog.

L'elemento chiave di questo piccolo miracolo è lo spirito che permea Crash N. Sane Trilogy da cima a fondo, rimasto fortunatamente inalterato rispetto alla trilogia originaria. Tutto è basato sulla figura iconica di Crash, sulla sua ironia e sull'atmosfera dissacrante che lo circonda. Su questo primo mattone Vicarious Visions ha costruito con evidente entusiasmo tutto ciò che c'è di buono in questa trilogia rimasterizzata.

Non si prospetta una bella giornata per Crash.

Chi ha giocato la trilogia originaria ricorderà come l'esperienza di gioco tendesse a semplificarsi col passare delle edizioni. Infatti se il primo titolo risultava abbastanza arduo da portare a termine, il secondo e il terzo episodio della saga avevano man mano introdotto livelli meno ostici e l'aiuto di armi e attacchi sempre più potenti per sbaragliare i nemici.

La prima piacevole sorpresa è stata notare come questo graduale attenuarsi del livello di sfida sia ben presente anche nelle nuove versioni. Affrontare il primo capitolo, infatti, non è affatto una passeggiata, i controlli sono leggermente più macchinosi e il game design è caratterizzato da un sadismo che gioca con la psiche dell'utente, esattamente com'era il primo episodio di Crash Bandicoot, mentre Cortex Strikes Back e Warped sono sicuramente più abbordabili.

La voglia di fare sempre meglio, collezionare tutte le gemme, tutti i cristalli e tutto quello che c'è da ottenere per completare i giochi al cento per cento, rimane il maggior punto di forza di queste edizioni rimasterizzate, così come lo era nei tre titoli di Naughty Dog. Il sistema di controllo con lo stick analogico è stato implementato in tutte e tre i titoli, con la possibilità, per i più nostalgici, di poter giocare anche con le frecce direzionali. Ogni scatola, ogni nemico, ogni livello bonus, ogni mezzo di trasporto è esattamente dove ce lo ricordavamo, a tutti gli effetti i livelli dei remake sono completamente sovrapponibili a quelli originari.

L'entusiasmo e la cura per il dettaglio che Vicariuos Visions ha utilizzato per realizzare Crash N. Sane Trilogy è encomiabile, il livello di attenzione del game design è talmente maniacale che persino gli elementi storicamente utilizzati dagli speedrunner sono rimasti inalterati, come ad esempio i muri percorribili lungo il perimetro di alcuni livelli.

Alcuni elementi notoriamente utilizzati dagli speedrunner sono rimasti inalterati, come la possibilità di correre sui muretti nei livelli della Francia medievale in Warped.

Tutto identico alla prima esperienza di gioco, quindi. O quasi. Vicarious Visions, infatti, ha deciso di integrare nuove piccole funzionalità alla già completa esperienza che i tre titoli offrono. Per la prima volta sarà possibile impersonare Coco, la sorella di Crash che originariamente potevamo usare solamente in determinati stage di Warped. Stavolta potremo usarla in tutti i livelli del gioco, tranne negli scontri con i boss, con una serie di animazioni create appositamente per lei. Le movenze della bandicoot sono molto più aggraziate di quelle di suo fratello, anche se tendenzialmente gli attacchi e i salti sono rimasti gli stessi di Crash.

Un'altra importante novità è la possibilità di usufruire delle prove a tempo in tutti e tre i giochi, caratteristica che prolunga maggiormente la longevità del titolo, già di per sé gigantesca. Il metodo di salvataggio è stato modificato per essere più fluido ed è stato implementata la funzione di autosave. La bella notizia è che tutti questi nuovi elementi non si rivelano essere d'intralcio con la sensazione di giocare agli stessi platform di cui ci siamo innamorati vent'anni orsono, ma sono piacevoli appendici che non fanno che bene al titolo di Activision.

Anche visivamente il gioco ricalca i vecchi titoli, dai colori alle grafiche, il colpo d'occhio è seducente, in particolare siamo stati ammaliati da un sapiente utilizzo dell'illuminazione. La versione per Playstation 4 Pro gira a 1440p e 30 fps, forse ci si aspettava di meglio da questo punto di vista ma tutto sommato il risultato rimane abbondantemente sopra la sufficienza.

Il comparto audio svolge egregiamente il proprio dovere, anche in questo caso la cura che gli sviluppatori hanno impiegato è irreprensibile. Tutti i pezzi della colonna sonora sono stati completamente riarrangiati sulla base dei vecchi brani, creando così intensi echi di nostalgia. Ogni nota, ogni linea di basso e ogni melodia è lì al suo posto, come tutto il resto. Anche sulla scelta degli attori gli sforzi effettuati da Vicarious Visions sono stati meticolosi, infatti è stato contattato il maggior numero di figure possibile che avevano preso parte alla realizzazione del vecchio doppiaggio.

Coco non perde mai di vista i suoi device, sarà una social addicted?

Crash N. Sane Trilogy può essere considerato come una dichiarazione d'amore verso i tempi passati, una perfetta rielaborazione in chiave moderna dei primi tre leggendari giochi dedicati al bandicoot rompiscatole. L'attenzione e il rispetto verso le opere originarie permea ogni angolo di gioco, dal game design al sonoro, passando per il comparto grafico. Il lavoro di Vicarious Visions è qualcosa di mastodontico, effettuato con meticolosità ed entusiasmo.

Come una vecchia canzone che ascoltiamo dopo tanto tempo, Crash N. Sane Trilogy ci stringe lo stomaco e ci riporta indietro nel tempo con una vera e propria "remastered plus", come l'hanno definita gli stessi sviluppatori. I vecchi fan non potranno assolutamente perdere questo titolo ma siamo pronti a scommettere che sarà estremamente apprezzato anche da chi non ha mai giocato un capitolo della serie. Possiamo dirlo con certezza: questa estate sarà ricordata come la stagione del ritorno in grande stile di Crash Bandicoot!

9 / 10