Ys VIII: Lacrimosa of DANA - recensione
Un action-GDR perfetto per chi ama i giochi “vecchio stile”.
1987. Ben 30 anni fa il primo capitolo della serie Ys uscì sul NEC PC-8800. C'è la forte possibilità che molti di voi non abbiano mai sentito parlare di questa "console" e che anche la serie vi risulti quasi sconosciuta. Trattasi di action-GDR di stampo più che classico, o meglio... classico lo è diventato con il tempo, visto che nel corso degli anni il gameplay si è evoluto ma non più di tanto.
Con il passare del tempo l'impostazione 2D ha lasciato spazio alla terza dimensione, ma anche in questo Ys VIII permangono molte delle caratteristiche che hanno reso famosa questa saga. Fatta eccezione per un paio di capitoli il protagonista è sempre lo stesso. Si chiama Adol Christin, ha i capelli rossi e fa l'avventuriero.
Suo malgrado nel corso delle sue avventure si è trovato ad affrontare qualsiasi tipo di pericolo. Ne mancava solo uno all'appello, il naufragio... e indovinate un po'? In Ys VIII: Lacrimosa of Dana il buon Adol si trova su una bella nave, destinata purtroppo ad essere fatta a pezzi da un enorme mostro marino.
Il povero eroe ha però una scorza dura e riesce a raggiungere un'isola sperduta insieme ad un'altra sopravvissuta. Dopo un breve incontro/scontro a sfondo piccante, Adol e Laxia partono alla ricerca di altri superstiti e scoprono di trovarsi in un luogo mistico, popolato da strane e pericolose creature. L'obiettivo fin dall'inizio è trovare tutte le persone che si sono salvate e portarle al campo base che Adol, Laxia, il fido Dogi, il gigante buono Sahad e il capitano hanno allestito.
I primi minuti servono per prendere confidenza con i comandi e il sistema di combattimento. Niente di particolarmente complicato: chiunque abbia giocato un action-GDR di stampo nipponico negli ultimi 10 anni, non impiegherà più di qualche minuto per assimilare tutto. I combattimenti avvengono in tempo reale. I nemici sono visibili sul campo e, a dirla tutta, per le prime ore difficilmente troverete qualche mostro in grado di mettervi in seria difficoltà.
L'esplorazione è più o meno libera, nel senso che non tutte le strade saranno inizialmente disponibili. Giganteschi tronchi d'albero e rocce vi impediranno di procedere in alcune direzioni finché non riuscirete a recuperare un numero sufficiente di naufraghi per poterli spostare. Ad ogni zona aperta corrispondono nemici sempre più numerosi e aggressivi, inclusi alcuni boss decisamente massicci.
In qualsiasi momento potrete cambiare protagonista premendo il tasto Quadrato, scelta abbastanza discutibile visto che in più di un'occasione si preme inavvertitamente tale pulsante nel tentativo di portare a termine le combo. In base al tipo di personaggio che si controlla si può avere vita più o meno facile con determinati tipi di nemici. Imparare quale tra gli attacchi Impatto, Punta e Taglio sia più adatto è cosa facile, così come semplice è utilizzare oggetti curativi "al volo" premendo i tasti R2 e L2. Il combat system è quindi semplice, per non dire basilare, ma anche estremamente facile da assimilare e tutto sommato divertente.
Il continuo respawn dei nemici inoltre favorisce un rapido avanzamento di livello, con conseguente potenziamento delle abilità. Andarsene in giro per l'isola però non è cosa semplice e in alcuni casi perdersi è quasi inevitabile. Basta farsi ingolosire da qualche forziere nascosto e si scoprono nuove strade, nuovi percorsi e nuove sfide. Di tanto in tanto sarete richiamati al campo base per difendere le postazioni che in più di un'occasione subiranno degli attacchi.
Queste fasi assomigliano ad una classica Orda, con continue ondate di nemici che dovrete eliminare nel modo più rapido ed efficace possibile. Otterrete anche una valutazione finale che in base al risultato potrebbe fruttarvi qualche prezioso bonus. Dovrete inoltre darvi da fare per costruire e fortificare delle protezioni e il tabellone delle missioni secondarie si riempirà sempre di qualche nuova richiesta.
Scoprendo nuove porzioni di mappa inoltre farete un favore al capitano, che vi ricompenserà adeguatamente. Le side-quest non mancano in Ys VIII, ma purtroppo tendono ben presto a diventare ripetitive. A mitigare almeno in parte la sensazione di monotonia intervengono alcune divertenti attività secondarie che vanno dalla cartografia dell'isola che vi frutterà qualche succoso bonus alla pesca.
Nel diario dell'avventura troverete un bestiario completo delle creature in cui vi imbatterete, ma anche di tutti i pesci che potrete pescare nei vari specchi d'acqua. Questi potranno poi essere utilizzate come materia prima per gustose ricette o per un'altra attività che preferiamo farvi scoprire da soli.
Il character design è come sempre molto bizzarro e colorato. La maggior parte dei protagonisti sembrano usciti da un qualsiasi capitolo di Soul Calibur (armi comprese) ma il look degli appartenenti al vostro party può essere cambiato trovando o assemblando nuove armature, corpetti e via dicendo. Anche le armi possono essere potenziate.
Nel villaggio ben presto arriverà un'armaiola tanto bella quanto abile con martello e incudine. Portatele i materiali che vi richiederà e potrete trasformare le vostre lame di basso livello in rasoi letali. Stesso discorso per cibo, pozioni e oggetti vari. Nel fuoco da campo potrete cucinare prelibatezze con gli ingredienti che trovate in giro, ma non aspettatevi mini-giochi o roba simile, tutto avviene in maniera automatica in una schermata piuttosto semplice.
La sarta che salverete dopo qualche ora di gioco invece vi procurerà amuleti e monili in grado di infondere poteri nuovi ad ogni personaggio. Come sempre la gestione dell'equipaggiamento spetta a voi, ma anche questa è semplicissima e la quantità di oggetti che troverete in giro non è così enorme da mettervi di fronte a scelte difficili. Insomma, se siete dei "maniaci del loot" non è certo questo il gioco che dovevate aspettare.
Graficamente si torna indietro di almeno 10/15 anni. Modelli poligonali semplici, texture bruttine, barriere invisibili e tutte quelle altre "cosine" che contraddistinguevano i GDR di inizio 2000. La colonna sonora come da tradizione è spettacolare. Da sempre questa serie ci ha abituati a musiche sinfoniche altamente evocative, che possono tranquillamente rivaleggiare con quelle delle migliori produzioni cinematografiche di stampo fantasy. Ys VIII non fa eccezione e vi accompagnerà dall'inizio alla fine con un comparto audio davvero eccellente.
Paragonare Ys VIII a titoli come The Witcher 3 o Horizon Zero Dawn è ovviamente impietoso e sicuramente ingiusto. Il budget di questa produzione non è paragonabile a quello di questa ennesima produzione Falcom, che ha tuttavia una sua dignità e merita di essere giocata da chi ama questa serie e la segue fin dagli albori.