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ATOMEGA - recensione

E questa non è nemmeno la mia forma finale!

I Reflections Studios di Ubisoft, coinvolti a vario titolo ingiochi come Grow Up e Grow Home e soprattutto Tom Clancy's The Division, i due Watch_Dogs e alcuni Just Dance (oltre a 'robetta' tipo i Destruction Derby e la serie Driver, ndSS), hanno da poco realizzato ATOMEGA, un semplice, simpatico e particolare FPS multiplayer.

ATOMEGA esula leggermente dai canoni degli FPS che siamo abituati a vedere: non ci saranno infatti uccisioni sanguinolente né armi dal grosso calibro per spazzare via gli avversari. Ci saremo solo noi, un raggio laser e la nostra capacità di accumulare massa per crescere a dismisura.

ATOMEGA è uno sparatutto in prima persona ambientato alla fine del tempo dove niente è sopravvissuto tranne delle super avanzate entità post-biologiche chiamate Exoforms. Queste creature, in grado di manipolare l'energia cosmica e la materia a loro piacimento, si divertono a ricreare il momento esatto in cui l'universo ha avuto fine racchiudendo quell'istante in un'enorme arena sulla soglia della distruzione per poi sfidarsi in una lotta all'ultimo mattoncino.

Il gioco è strutturato in maniera davvero intuitiva e senza troppi fronzoli, basteranno pochi click per essere immediatamente catapultati in una partita in quanto non è presente alcuna possibilità di scelta sul tipo di modalità dello scontro. Il classico "tutti contro tutti" sarà l'unica modalità giocabile nella quale affronteremo avversari fino ad un massimo di otto giocatori in scontri della durata totale di dieci minuti.

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Non ci è dato purtroppo sapere se in un futuro più o meno prossimo verranno aggiunte nuove modalità per ampliare un poco la gamma delle modalità ma la cosa che in realtà ci interesserebbe di più sarebbe scoprire quanto folli potrebbero essere.

Lo scopo del gioco è altrettanto semplice, in ATOMEGA la vittoria ci verrà garantita dalla "massa" accumulata durante il match e non dal numero di uccisioni, o per meglio dire "DeFormazioni" degli avversari. Quindi avremo idealmente la possibilità di vincere una partita senza sparare un singolo colpo anche se non sarà decisamente facile raggiungere questo obiettivo.

Accumuleremo massa raccogliendo più cubi possibile tra quelli disseminati per l'intera area di gioco oppure attaccando e "DeFormando" gli avversari. I cubi non solo ci permetteranno di accrescere il nostro punteggio ma saranno una risorsa indispensabile per evolverci attraverso i sette differenti stadi dell'Exoform. Appena entrati in gioco la nostra forma sarà quella di un Atom, una piccola pallina luminosa, ma basterà avvicinarsi a un cubo per assorbirlo e cambiare subito dimensione e trasformarsi in un Cel; ancora qualche altro cubo e muteremo facilmente in un Zoa e poi in un Saur. Da qui in avanti sarà tutto un mordi e fuggi con gli avversari impegnati in una corsa all'ultimo mattoncino per raggiungere la tanto agognata forma Omega, lo stadio finale degli Exoforms, che per un limitato periodo di tempo ci permetterà di spadroneggiare sul campo di battaglia.

Gli Exoforms sono davvero delle strambe creature.

L'Omega è un'evoluzione davvero devastante e pericolosa, tanto che comparirà un indicatore sullo schermo per segnalarne la posizione, la cui durata limitata nel tempo potrà essere brevemente prolungata sconfiggendo gli avversari e assorbendone la massa. Dovremo prestare però attenzione a non farci colpire troppe volte, dato che ogni colpo subito ridurrà il tempo a nostra disposizione in questa forma portandoci dunque a una prematura fine.

Una volta scaduto il timer perderemo la nostra gargantuesca stazza tornado un Atom, pronti a ricominciare la nostra scalata al potere. L'idea di dare a questa forma un tempo di vita limitato è sicuramente una trovata interessante anche in termini di bilanciamento, perché diversamente il primo giocatore a raggiungere questo stadio sarebbe praticamente invincibile.

Com'è facilmente intuibile ognuna delle sette forme avrà una forza e una quantità di vita superiore a quella del precedente stadio e generalmente il più forte avrà la meglio sull'esserino più minuto. Nulla però ci vieterà di allearci temporaneamente con altri giocatori per fermare la scalata al potere di un determinato giocatore. Quello che invece potrebbe passare inosservato è che ad ogni trasformazione è stato associato un moltiplicatore di punteggio che va dal x1 dell'Atom al x15 dell'Omega, grazie al quale ci sarà più facile accumulare punti e quindi scalare la classifica, che potremo controllare una volta terminati i dieci minuti dalla schermata del punteggio.

Inoltre tutta la quantità di massa accumulata durante la partita sarà convertita in punti esperienza che ci permetteranno di salire di livello e sbloccare componenti di personalizzazione per il nostro Exoform. Non c'è però da temere un divario con giocatori di livello più alto, perché ciò che sbloccheremo non sarà nulla di trascendentale ma si tratterà unicamente di personalizzazioni estetiche come colore, simboli e di quale materiale sarà composta la nostra creaturina.

Più accumuleremo massa e più grandi e potenti diventeremo ma anche più lenti e visibili.

ATOMEGA, oltre alle particolarità di cui vi abbiamo parlato fino ad ora presenta alcune meccaniche altrettanto semplici quanto interessanti. La più peculiare secondo noi è la possibilità data and ogni giocatore di poter usare in qualsiasi momento della partita un teletrasporto molto particolare. Tale meccanismo ci dislocherà in una zona della mappa totalmente casuale della mappa, garantendoci una temporanea immunità ai danni e riportando il livello di vita al massimo ma facendoci retrocedere alla nostra forma precedente. Tutto ciò potrebbe sembrare inutile ma in termini di sopravvivenza piuttosto che vederci totalmente DeFormati sarà sicuramente più pratico fuggire lontano per poi tornare a vendicarci in un secondo momento.

ATOMEGA è uno gioco bizzarro nel quale, come avrete facilmente inteso, le dimensioni contano drammaticamente. E più si è grandi, meno posti avremo dove infilarci. Non poter più attraversare alcune aperture ci precluderà la possibilità di raccogliere parecchi cubi, sfruttare ripari e inoltre non potremo più utilizzare buona parte degli oggetti presenti nella mappa. Diventeremo incredibilmente potenti ma anche estremamente lenti nei movimenti ed impiegheremo molto più tempo a spostarci attraverso l'arena diventando dei bersagli davvero facili anche se incredibilmente letali.

In nostro soccorso però verranno dei particolari cubi contenenti potenziamenti, qui chiamati Hacks, che saranno facilmente distinguibili dai normali cubi per via della diversa colorazione. Avremo dunque accesso ad un totale di dieci diversi potenziamenti tutti estremamente utili ma alcuni più interessanti di altri: ad esempio Grow ci permetterà di raddoppiare la nostra velocità di crescita per un limitato periodo di tempo, con Magnetize attrarremo i cubi passando semplicemente nelle loro vicinanze o sparando ai più lontani mentre Impact applicherà al nostro laser un potere respingente che potremo utilizzare per far cadere gli avversari da ponti o dai bordi della mappa portandoli ad un'inevitabile DeFormazione.

Dopo essere stati DeFormati dovremo nuovamente accumulare massa, fortunatamente manterremo il punteggio.

La qualità grafica di ATOMEGA è ben definita anche se molto minimale, ben distante da quelli di molti FPS più famosi e blasonati ma è proprio questa sua semplicità a renderla adatta allo scopo e in un mondo dove ormai le leggi della fisica sono del tutto rivoluzionate e dove gli unici esseri ancora in vita sono un mix biologico-sintetico, non stona affatto. Nonostante tutto sia ridotto ai minimi termini sì nota la cura nella realizzazione ed è piacevole vagare per la mappa alla ricerca degli innumerevoli passaggi segreti, passaggi che ci permetteranno di sottrarci più di una volta alle grinfie degli avversari.

Come la fine del tempo è giunta nell'universo di ATOMEGA anche per noi è arrivato il momento di tirare le somme su questo stravagante prodotto di Ubisoft Reflections. Ci sentiamo di poter affermare che al più presto , come detto più volte nel corso di questa recensione, è un gioco davvero particolare che nella sua semplicità va ad offrire delle interessanti meccaniche che certamente spezzano la monotonia del genere, rendendo le partite avvincenti, cariche di ritmo e colpi di scena.

Ci siamo davvero divertiti a trasformarci in Omega e fare il bello e il cattivo tempo nell'arena, e ci ha intrigato ancor di più la meccanica dell'evoluzione e involuzione. Ma ci sono sorti molti dubbi in merito alla longevità del titolo e alla sua giocabilità sul lungo termine.

Fermi tutti, quel cubo è mio!

Non siamo infatti sicuri di quanto possa durare un titolo che costringe i giocatori a rivivere continuamente le battaglie in una sola mappa anche se davvero vasta, o ancora la mancata possibilità di sostituire i giocatori con bot governati dall'intelligenza artificiale. Allo stato attuale, durante la fase di recensione ci è capitato di attendere il matchmaking, sebbene il gioco non fosse ancora disponibile per tutti.

Il prezzo contenuto, 9.99€ su Steam, potrebbe però attirare un buon numero di giocatori in cerca di qualche cosa di diverso e divertente che sia utile a spezzare la routine dei classici giochi o a riempire i tempi morti in pausa dal lavoro o dallo studio. In conclusione ATOMEGA è un prodotto davvero interessante, innovativo sotto certi aspetti ma che necessita al più presto di un aggiornamento sostanzioso per non finire velocemente seppellito dalla polvere.

6 / 10
Avatar di Thomas Guidetti
Thomas Guidetti: Borgomanerese di nascita, Gattinarese nel cuore. Uno zio malvagio ha rubato due braccia all'agricoltura regalandogli un Master System tanti anni fa.

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