Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna - recensione
Si ritorna ad Alola per una nuova, vasta e fantastica avventura.
Quando Pokémon Sole e Luna sono stati lanciati lo scorso anno su Nintendo 3DS, tutti pensavano che sarebbero stati gli ultimi giochi "core" di Pokémon per l'ormai anziana piattaforma portatile, e che Nintendo e Game Freak si sarebbero concentrati sull'emergente Nintendo Switch per i prossimi capitoli. Contrariamente alle aspettative, Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna sono stati annunciati nel corso dell'estate proprio per Nintendo 3DS. Si tratta di due giochi ambientati nello stesso universo spazio-temporale di Sole e Luna ma che narrano nuove vicende ed espandono notevolmente la storia ed i contenuti, spingendo veramente al limite le potenzialità della console.
Stesso universo spazio-temporale, quindi si ritorna ad Alola rincontrando gli stessi personaggi come l'abbronzato professor Kukui e l'undicenne Hau, ma la trama di fondo, le vicende narrate e le vicissitudini tra i vari personaggi sono in gran parte nuove, offrendoci ulteriori spunti sulle domande lasciate in sospeso nei giochi dell'anno scorso. Sole e Luna, seppur molto validi, avevano infatti lasciato perplessi molti fan per via della trama non molto sviluppata ed un postgame poco profondo.
Come li possiamo definire quindi Ultrasole ed Ultraluna? In pratica, sono due capitoli migliorati di Sole e Luna che arrivano sul mercato con lo scopo principale di correggere i difetti più criticati dei prequel e con quello di offrire ulteriori spunti sulla trama, che segue nuove biforcazioni per certi versi più interessanti. I temi sull'Ultravarco, l'Ultramondo ed il temibile Necrozma sono adesso molto più al centro della narrazione. Nel corso dell'avventura incontreremo infatti ripetutamente degli strani tipi che scopriremo essere appartenenti all'Ultrapattuglia, un'organizzazione proveniente addirittura da Ultramegalopoli, la capitale dell'altra dimensione Ultramondo.
Questa è stata privata della luce da parte di Necrozma, ed i membri di questa organizzazione (che sono variabili a seconda dell'edizione scelta) sono giunti ad Alola per indagare sulla faccenda. I membri dell'Ultrapattuglia introdurranno anche nuove Ultracreature, come UC Viscosus, variabili a seconda della versione del gioco.
Le novità sul fronte narrativo sono dunque rilevanti e offrono una chiave di lettura diversa sulle vicende che abbiamo già vissuto l'anno scorso ad Alola. Quindi, sebbene il gioco inizi pressoché allo stesso modo, con il nostro protagonista che deve iniziare il giro delle isole per ottenere i Cristalli Z e battere i vari Kahuna delle isole di Alola, visitando le stesse location e incontrando molti personaggi già presenti in Sole e Luna, ben presto si avrà la sensazione di vivere un'avventura completamente diversa, sensazione che si amplierà di molto dopo aver partecipato alla Lega Pokémon, nel postgame.
Ma Ultrasole e Ultraluna non si limitano ad espandere la trama, visto che le novità sul fronte del gameplay sono parecchie ed alcune molto interessanti. Tanto per dirne una, in questi nuovi capitoli sarà possibile catturare tutti (TUTTI!) i pokémon leggendari delle generazioni dalla prima alla ssestaettima, cosa che farà sicuramente la gioia dei fan di vecchia data ed i giocatori nostalgici che hanno passato l'infanzia sul display monocromatico del Game Boy.
Tuttavia, questi leggendari non saranno proprio semplicissimi da ottenere (alcuni bisognerà andare a cercarli nelle dimensioni parallele tramite gli Ultravarchi, ed altri saranno ottenibili solo in condizioni particolari), e le due versioni del gioco se li dividono in termini di esclusività. Ad esempio, solo in Ultrasole potremo trovare Ho-Oh, Raikou, Groudon, Latios, Dialga, mentre in Ultraluna potremo catturare Lugia, Entei, Kyogre, Latias, oppure Palkia.
Le Mosse Z sono nuovamente protagoniste dei combattimenti, grazie al nuovo modello Supercerchio Z di cui è dotato il nostro protagonista. L'arsenale di mosse da scatenare sul campo di battaglia è stato ampliato e potenziato e persino i leggendari Solgaleo e Lunala hanno imparato nuovi potenti attacchi Z. Rotom, il nostro fedele compagno di viaggio che ci fa da assistente globale, è stato anch'esso aggiornato ed è dotato di nuove caratteristiche: potremo interagire con lui maggiormente e stringere un rapporto d'amicizia più o meno solido che se abbastanza forte sbloccherà la possibilità di eseguire più mosse Z nel corso della stessa battaglia.
Come dicevamo poc'anzi, gli sviluppatori di Game Freak hanno aggiunto novità al gameplay e come risultato ad Alola ci sono ora tante cose in più da fare. Il Chiamapassaggio è ancora presente, con la possibilità di farci aiutare da diversi tipi di creature a muoverci più agevolmente e velocemente lungo il grande arcipelago tropicale, ma ci sono anche delle importanti novità. Tanto per cominciare, c'è il Surf Mantine, una nuova attività praticabile su tutte le spiagge, da un certo punto dell'avventura. Si tratta in pratica di un minigioco in cui è possibile compiere evoluzioni e trick in sella di Mantine, cavalcando le alte onde di Alola. I punti ottenuti in questa competizione potranno essere scambiati per ottenere lauti premi e potremo inoltre confrontare i nostri record con i nostri amici e con l'intera community.
Poi c'è il Fotoclub di Alola, un'altra nuova attività riempitiva a cui dedicarsi nei momenti di svago tra le varie prove del giro delle isole. Queste strutture sparse un po' per tutte le isole ci consentono di scattare delle foto assieme ai nostri Pokémon e di personalizzarle ed abbellirle con un potente editor che include oltre cento elementi. Le foto possono naturalmente essere condivise con gli altri giocatori e a seconda del loro successo possono aiutarci a stringere un legame d'amicizia ancor più forte con i nostri pokémon (se già accarezzarli e coccolarli tramite il Pokérelax non fosse abbastanza) in modo da renderli più efficienti sul campo di battaglia.
Oltre alla Battle Royale, già presente in Sole e Luna, in questi nuovi titoli troviamo una struttura inedita dedicata alle lotte, chiamata Agenzia Lotta. Qui è possibile divertirsi prendendo in prestito Pokémon da schierare in battaglia per affrontare lotte all'ultimo sangue. Man mano che otterremo risultati positivi potremo "affittare" pokémon sempre più potenti, ed anche stringere amicizia con altri giocatori sia in locale che tramite internet. Quest'attività social si va ad aggiungere a quelle già disponibili presso il Festiplaza, e sicuramente arriveranno nel tempo nuove missioni globali, tramite la connessione con Pokémon Global Link, come quelle già proposte in Sole e Luna (sperando però siano implementate in un modo meno macchinoso a questo giro...).
Dal punto di vista tecnico, Pokémon Ultrasole e Ultraluna spingono ancor di più al limite le capacità hardware del Nintendo 3DS. Nonostante i limiti e l'anzianità della piattaforma, gli sviluppatori sono riusciti ancora una volta a fornire un mondo di gioco ampio e variegato, a inserire tanti dialoghi, animazioni ed una colonna sonora abbastanza varia, nonostante condivida gran parte delle tracce con Sole e Luna. Per rendere possibile tutto ciò, è stato nuovamente tralasciato il supporto al 3D stereoscopico, e con più di due allenatori su schermo abbiamo sperimentato dei vistosi e fastidiosi rallentamenti anche sul nuovo hardware di New 3DS/New 2DS. Poiché la storia è più sviluppata e ci sono più strutture e cose da fare, anche il peso del gioco aumenta, passando a 3,7GB (circa il 12 percento in più rispetto ai giochi precedenti) ed occupando quindi quasi interamente la scheda memoria da 4GB inclusa nella confezione della console.
Dal punto di vista contenutistico, Pokémon Ultrasole e Ultraluna non solo espandono l'esperienza (già di rilievo) si Sole e Luna, ma si candidano seriamente come giochi di Pokémon tra i più vasti e densi di cose da fare per quanto riguarda la serie principale. Per completare solamente il giro delle isole serviranno come minimo una trentina di ore (correndo!), ma se ce la prenderemo comoda, parlando con tutti, visitando ogni villaggio, catturando i mostriciattoli locali ed esplorando tutti i territori, le ore necessarie potranno tranquillamente raddoppiare. Tante sono infatti le nuove quest secondarie che ci verranno affidate dai numerosi NPC sparsi per le isole. E poi c'è tutto il postgame. La lega dei Pokémon, l'Ultramondo, il completamento del Pokédex e la caccia a tutti i leggendari, potranno tranquillamente far levitare esponenzialmente le ore oltre le 200.
Per chiunque avesse saltato Sole e Luna, siamo di fronte a due nuovi capitoli davvero imperdibili, ma nel caso si fossero già macinati a fondo i giochi del 2016? A onor di cronaca bisogna dire che l'esperienza offerta è davvero molto simile. Location, personaggi incontrati, prove da affrontare e molto altro, sono in comune o molto simili con i giochi precedenti, e inizialmente può essere facile provare un senso di frustrazione per dover ripetere un'esperienza già fatta. Ma man mano che si va avanti nel gioco le vicende cambieranno sempre più, fino a mutare completamente una volta ottenuti i leggendari. A quel punto il gioco sembrerà quasi totalmente nuovo, soprattutto nel postgame.
E non bisogna sottovalutare le numerose modifiche alla storia, a cominciare dal Team Rainbow Rocket, la più grande organizzazione criminale mai vista in un gioco di Pokémon, che comprende tutti i team antagonisti dei precedenti capitoli, come il Team Rocket, il Team Idro, il Team Plasma e via dicendo. Si potrebbe avere da ridire sul fatto che Ultrasole e Ultraluna siano delle versioni alternative, migliorate di Sole e Luna, e non dei giochi ex-novo, ma lo stesso poteva dirsi per Smeraldo e Platino, che risultarono comunque degli ottimi giochi, e qui le modifiche si spingono davvero oltre.
Tirando le somme, Pokémon Ultrasole e Ultraluna sono dei titoli fantastici che nessun appassionato di Pokémon a nostro avviso dovrebbe farsi sfuggire, ma che rappresentano al contempo una grandissima avventura anche per chi fosse nuovo al franchise. Le meccaniche di gioco sono infatti spiegate in maniera semplice e la presenza di tutti i leggendari e di tutti gli antichi nemici aiutano a fornire un punto d'ingresso per tutti i nuovi giocatori. Dal punto di vista dell'esperienza di gioco, dei contenuti e delle possibilità tecniche, questi due giochi spingono al limite massimo la portatile Nintendo e rappresentano davvero il canto del cigno della console uscita nell'ormai lontano 2011. Se Nintendo e Game Freak sono riusciti a realizzare questi piccoli capolavori su 3DS, non vediamo l'ora di sapere cosa saranno in grado di offrire con la promettente nuova console Switch.