Nvidia GeForce GTX 1070 TI Founders Edition - recensione
La GPU perfetta per il gaming a 1440p.
Lo scorso inizio dicembre, quando tutti ormai pensavano alla prossima generazione di schede video Nvidia basate sull'architettura Volta, il team verde ha sfornato a sorpresa la GeForce GTX 1070 Ti, una versione potenziata della già eccezionale GTX 1070. Per chi segue Nvidia da tempo il suffisso "Ti" suonerà certamente familiare, visto che l'azienda lo utilizza fin dai tempi della GeForce 2 uscita nel lontano 2000, che avviò una vera rivoluzione nella grafica 3D introducendo il 'Transform & Lightining'.
In quell'epoca la sigla Ti non era certo l'unica: c'erano infatti anche le MX, le GTS, le Ultra a differenziare le fasce di mercato e prezzo. La sigla Ti è quella che Nvidia ha preferito mantenere nel corso dei decenni, seppur dimenticandosene a più riprese, ma ormai è quasi prassi che la top di gamma riceva la versione Ti dopo qualche mese dall'uscita, come successo con la GTX 980 e con la 1080.
Questa è tuttavia la prima volta in assoluto che il produttore decide di lanciare una versione Ti per la linea X70, scelta intrapresa verosimilmente per contrastare l'appetibilità delle più recenti proposte di AMD, le RX Vega (in particolare della 56). Se fino al 2016 infatti AMD aveva aggredito al massimo la fascia media del mercato con le Radeon RX basate su architettura Polaris, con l'arrivo in aprile delle RX Vega 56 e RX Vega 64 il team rosso ha gettato il guanto di sfida nei confronti delle GTX 1070 e GTX 1080, fino a quel momento rimaste regine incontrastate del mercato high-end.
Come tutte le versioni Ti, la GTX 1070 Ti aggiunge più CUDA core alla GPU da cui prende riferimento, il GP104. In questo caso, i CUDA core passano da 1920 a 2432; aumentano anche le Unità Texture, che passano da 120 a 164, mentre rimane inalterato il numero delle ROPs, che tuttavia è identico anche a quello della GTX 1080. Quantitativo, larghezza di banda e interfaccia della memoria rimangono inalterati rispetto alla GTX 1070, ma la GPU subisce un tweak alle frequenze base, che vengono equiparate ai 1607 MHz della GTX 1080, mentre quelle di Boost non subiscono modifiche. Tali potenziamenti hanno effetto diretto sul consumo di corrente, e infatti il TDP sale a 180W, lo stesso della GTX 1080. Nel box a lato potete leggere le specifiche complete, mentre qui sotto potete vedere una rapida comparativa con le altre GPU.
Sulla carta, quindi, la GeForce GTX 1070 Ti offre il 19% in più di potenza di calcolo shading, texturing e poligonale della 1070, mentre in termini di ROP e di banda la eguaglia. Rispetto alla sorella maggiore invece questa capacità risulta solo dell'8% in meno, ma paga anche un 3% in meno di ROP ed un 20% in meno di banda di memoria. Stando ai dati, il prodotto si prospetta dunque molto interessante, ma come si è comportato al banco di prova? Lo scopriremo più avanti nei nostri test, prima diamo uno sguardo all'estetica di questa GTX 1070 Founders Edition.
Date le specifiche della GPU, Nvidia ha ben pensato di utilizzare lo stesso design della GTX 1080 FE, quindi all'atto pratico abbiamo la stessa PCB, il medesimo sistema di raffreddamento a camera di vapore con ventola di tipo blower, lo stesso TDP da 180W con power limit + 20% capace quindi di arrivare a 216W. Viste le specifiche, è lecito quindi aspettarsi temperature e prestazioni dissipanti in linea o leggermente migliori della sorella maggiore, ed ovviamente gli stessi margini di overclock. La scheda richiede un connettore di alimentazione ausiliario a 8-pin, che porta la potenza totale a 180W. Passando alle connessioni di output, abbiamo tre Display-Port 1.4 una porta HDMI 2.0b, ed una DL-DVI-D, assieme all'immancabile connettore SLI per abilitare la configurazione multi-GPU.
Abbiamo messo alla prova la GeForce GTX 1070 Ti con alcuni dei titoli più in voga e impegnativi dal punto di vista della GPU, e li abbiamo confrontati con i risultati di alcuni dei diretti competitor e delle alternative più vicine a questa nuova soluzione di Nvidia. Per i nostri test, abbiamo utilizzato una piattaforma Intel basata sui processori Kaby Lake di ottava generazione, in particolare un Core i5 8600 che abbiamo overclockato per eliminare i potenziali colli di bottiglia, installandolo su una scheda madre Asus ROG Maximus X Hero, abbinando il processore ad un Kit Corsair DDR4 da 16GB a 3GHz. Abbiamo quindi lanciato la solita nostra suite di test iniziando coi benchmark sintetici per poi passare al piatto forte con i giochi, che abbiamo testato a tre risoluzioni diverse: 1080p, 1440p e 4K.
Con il benchmark Fire Strike di Futuremark abbiamo ottenuto un punteggio di 17410 a preset standard, e di 4750 a Ultra. La GTX 1070 ottiene invece 16230 e 4282 rispettivamente, mentre la GTX 1080, 19300 e 5140. Per quanto riguarda la controparte AMD, la RX Vega 56 (la diretta avversaria della 1070 Ti) ottiene 16840 e 4690 punti. Nel benchmark grafico DX12 TimeSpy abbiamo ottenuto un graphic score di 6900, che si posiziona circa a metà tra quello di 7300 della GTX 1080 e di 5700 della 1070. Fa leggermente peggio la RX Vega 56, che ne mette a segno 6260, mentre la Vega 64 è in linea con la 1080, totalizzando 7240 punti.
Passando ai benchmark dei giochi, come era lecito aspettarsi, nella maggior parte dei casi la GTX 1070 Ti si piazza poco sotto la GTX 1080 ma ben al di sopra della GTX 1070, giocandosela spesso ad armi pari con la RX Vega 56 di AMD, che però ha un consumo di corrente nettamente superiore. Qui sotto nella gallery potete vedere i nostri benchmark eseguiti a differenti risoluzioni. La GTX 1070 Ti si dimostra un'eccellente scheda grafica per il 1440p o per il 1080p accoppiata a schermi ad alto refresh da 120Hz o 144Hz, visto che a tale risoluzione supera abbondantemente i 100fps nella maggior parte dei titoli testati a dettagli ultra. Se poi si abbassa qualche piccola impostazione grafica, come la qualità delle ombre o l'anti-aliasing, si possono superare nettamente i 200 fps a patto di possedere un processore di ultima generazione ben overclockato.
A 4K invece ci si deve accontentare dei 30fps, nei titoli più recenti e impegnativi, ma con giochi meno recenti sarà facile ottenere i bramati 4K60 a 60 frame al secondo, magari sacrificando qualcosa in termini di qualità.
Per concludere i nostri test, ci siamo cimentati nell'immancabile pratica dell'overclock, fiduciosi di raggiungere valori almeno in parte simili a quelli possibili con la GTX 1080 FE. Partendo da un clock di base di 1607 MHz, abbiamo aumentato la frequenza tramite MSI Afterburner a piccoli passi di 25MHz, fermandoci ogni volta per lanciare un test di stabilità. Siamo riusciti a portare il clock di base del core a 1750 MHz innalzando il power limit al massimo (120%) e aumentando il voltaggio di 100mV, il tutto in maniera molto intuitiva dalle relative slider del software di MSI. In questo modo il clock di boost del core arriva 2GHz, una frequenza facilmente raggiungibile solitamente dall'architettura Pascal. Per la memoria invece siamo riusciti ad alzare di 450MHz, per un boost effettivo di 800MHz.
Abbiamo quindi rieseguito qualche test per verificare il guadagno prestazionale ottenibile con l'overclock applicato. In Futuremark TimeSpy siamo passati da 6900 a 7600, superando quindi i 7500 punti ottenuti dalla RX Vega 64. Per quanto riguarda il guadagno nel mondo reale dei giochi, abbiamo quantificato una media tra l'8% ed il 10% di FPS in più nei benchmark 1080p: niente male.
Per quanto riguarda consumi e temperature, il nostro sistema si è dimostrato molto frugale durante il gaming con la GTX 170 Ti, consumando appena 200W alla presa sotto carico. A titolo comparativo, una RX Vega 56 ad aria ne consuma circa 130W in più. Le temperature misurate invece non ci hanno soddisfatto appieno, superando gli 80°C sotto carico a frequenze stock, e arrivando a 85°C e oltre con l'overclock applicato. Forzando la ventola manualmente a una velocità più alta si possono migliorare questi valori ma si ottiene anche più rumore. Se siete quindi votati all'overclock, o vivete in regioni molto calde nei mesi estivi, vi converrà orientarvi verso soluzioni custom dei partner con dissipatori più generosi, ammesso ne troviate con il fenomeno del mining in esplosione.
Concludendo la nostra recensione, siamo rimasti estremamente soddisfatti dalle prestazioni della neonata di Nvidia. Si tratta della prima volta per una versione Ti della serie X70, una mossa dettata presumibilmente dalla pressione posta da AMD con il lancio delle RX Vega. Nella maggior parte dei casi le performance sono in linea con quelle della sorella minore della concorrenza, ma i consumi generati sono nettamente inferiori, cosa che offre particolari vantaggi in configurazioni multi-GPU. Il prezzo fissato da Nvidia per la GTX 1070 Ti era di €469 Iva inclusa al lancio, ma al momento il prodotto è esaurito per via della grande richiesta dei miner e questo toglie al prodotto un bollino raccomandato sacrosanto, che tuttavia non possiamo concedere per un prezzo del 25% superiore.
I pochi esemplari disponibili sul mercato, anche di soluzioni terze parti, sono infatti schizzati a prezzi stellari, superando anche i €700. Nvidia sta lavorando coi distributori per arginare il fenomeno, e favorire la vendita ai giocatori piuttosto che ai minatori, nella speranza che sia Nvidia che AMD si decidano presto a differenziare le loro proposte per i due differenti utilizzi, cosicché i prezzi e la disponibilità possano finalmente rientrare nella norma. Sperando che la situazione si normalizzi rapidamente, considerate questa Nvidia GeForce GTX 1070 TI Founders Edition un acquisto quasi imprescindibile per la fascia di prezzo per cui è stata pensata.