Brutal Legend
Tim Schafer, heavy metal e un'ascia bipenne.
Chitarre distorte di tutto il panorama next-gen, alzate al cielo le vostre bestioline e fatele urlare! Del resto la nostra Clementine se ne stava beata, calma, nascosta sotto un mucchio di polvere nel ripostiglio di casa e invece ora è pronta a sprigionare tutto il suo potere demoniaco! Non è più quella chitarra modesta parcheggiata in camera da letto, ma ad ogni nota si amplifica il suo impatto devastante su tutto quello che gli capita a tiro! Elettroschock, sì, maledetti monaci in tonaca rossa vogliosi di farmi lo scalpo, non mi avrete! Il mio rock’n’roll vi stenderà!!!
Ok, calma, ricomponiamoci. Siamo appena stati travolti dalla metal session di Brutal Legend, prossimo titolo del mitico Tim Schafer in uscita il 16 ottobre. Scendere dal palco demoniaco di Riggs e compagnia suonante non è così semplice. In perfetta linea con le produzioni made in Schafer, Brutal Legend parte quasi in sordina e sembra un semplice hack’n’slash con tanto di mega alabarda a corredo (ribattezzata per l’occasione, Separatore), per poi arrivare a sorprenderti per varietà di situazioni e per catturarti con la sua fantastica irriverenza.
Personaggi e situazioni sono infatti pronti a sdrammatizzare parolacce e sangue in grossa quantità (ma i videogiocatori più sensibili possono comunque attivare in tempo reale una sorta di censura sui contenuti più espliciti), per quella che è un’avventura da godersi con tanto di cresta rock sparata sul cranio e testa penzoloni che ondeggia a colpi di rock. Si parte con una serie di cattivoni da far fuori a colpi di scure con decapitazioni ballonzolanti manco fossimo davanti a Ninja Gaiden.
Si passa per la classica supermossa con gli effetti di un terremoto terrificante, per poi arrivare a sessioni pentagrammatiche tipiche di un compagno di giochi come Guitar Hero. In questi casi sarà necessario suonare nel migliore dei modi un assolo (premi il tasto giusto, al tempo giusto) per dissotterrare una reliquia. Il più delle volte si tratta di antichi monumenti o mezzi infernali, tipo il cosiddetto "Bolide" che abbiamo utilizzato per scorazzare a tutta velocità tra centinaia di nemici assetati di sangue.
Ma non è tutto. Come può un rocker come Riggs, il cui modello poligonale è stato plasmato con le sembianze, le espressioni e la voce di Jack Black, non avere una pupa nelle sue vicinanze? E proprio con la famigerata gnocca di turno che il protagonista potrà imbastire combo e mosse speciali, nonché allearsi con lei in situazioni più intricate per la risoluzione di puzzle o enigmi.
“Suonato” da vicino, Brutal Legend regala immediatezza e divertimento. L’incalzare delle battute e delle situazioni di gioco ha dato al nostro hands-on la voglia di approfondire la questione, una volta che sarà arrivato in redazione il codice review del gioco. Tra tanti punti a favore, c’è un’unica perplessità riguardante la gestione della regia virtuale, troppo spesso non molto attenta nel seguire adeguatamente lo svolgersi dell’azione. Più volte si è costretti a richiamare il focus del momento con il dorsale del pad e in particolari situazioni si perde facilmente la bussola su dove o cosa colpire…
Insomma, tra sinfonie infernali e grosse risate, Brutal Legend dimostra grandi potenzialità già da questi primissimi minuti di gameplay (non dimentichiamo che ci sarà anche una modalità multiplayer), degne della mente geniale del papà di Monkey Island e Psychonauts.