Joe Madureira a Lucca con THQ
Dai fumetti ai videogiochi, l'artista ci parla dell'apocalittico Darksiders.
Joseph Madureira è uno dei fumettisti più importanti della scena contemporanea. Nato a Filadelfia nel ’74, raggiunge la celebrità con Uncanny X-Men e Battle Chasers.
Il suo talento è innegabile, tant’è che si laurea alla High School of Art and Design di New York, conseguimento che gli è valsa l’assunzione immediata da parte di Marvel a soli 16 anni. Tra i suoi lavori ricordiamo Deadpool, Uncanny X-Men. Battle Chasers, Excalibur e Unltimates 3.
Nel luglio del 2007, la svolta: insieme a Vigil Games lavora per la prima volta a un videogioco nella veste di direttore creativo. Suo quindi il lavoro dietro al carismatico Guerra, carismatico Cavaliere dell’Apocalisse che si troverà a fronteggiare la prematura distruzione del mondo nel 2010 su Xbox360 e PS3.
È quindi in questa veste che lo abbiamo intervistato in occasione del suo recente passaggio in Italia per la manifestazione Lucca Comics and Games 2009.
Gioco ai videogame da quando ero un bambino, e inizialmente non immaginavo che fossero delle persone in carne e ossa a realizzarli. Anche se adoravo i giochi, quindi, avendo quel tipo di idea in testa non ho mai desiderato crearli. Poi, quando ho capito come funzionavano effettivamente le cose, mi sono detto: “Wow! Li fanno delle persone! Allora posso farli anch'io!”.
Naturalmente, però, adoravo anche disegnare, quindi mi sono dedicato alla mia passione principale in attesa di un'eventuale opportunità. Dopo tanto tempo questa si è presentata e sono stato davvero tentato. Mi dicevo “Devi farlo, devi provare”, ed ecco nascere Darksiders. Il team sta lavorando alla grande e spero che la gente apprezzi questo progetto.
Beh, dipendeva dal personaggio! Abbiamo avuto personaggi che sono risultati fantastici fin da subito, mentre con altri abbiamo avuto qualche problema.
Io adoro realizzare elementi molto grandi: figure enormi, armi gigantesche, equipaggiamenti imponenti, e questo funziona benissimo su schermo.
Nei giochi molto spesso ci si trova di fronte a un personaggio per pochi secondi prima di vederlo allontanarsi nell'ambientazione, quindi credo che il mio stile funzioni molto bene per mostrare i particolari anche quando i personaggi non sono in primo piano.