Mass Effect 2
Capolavoro annunciato.
Eccoci di nuovo qui, come l'ultima volta, a commentare finalmente la release di uno dei titoli più attesi dell'anno e uno dei più seri candidati per la palma di GOTY anche se questo 2010 è appena iniziato. Dopo il mastodontico Dragon Age, la premiata ditta Electronic Arts/BioWare (miglior publisher e miglior developer del 2009 secondo Eurogamer), torna a scaffale con un prodotto impossibile da definire semplicemente come "gioco".
Mass Effect 2, sequel del capolavoro uscito nell'ormai lontano 2007, è sicuramente un'esperienza a 360° che ridefinisce una serie di standard per quel che riguarda il nostro mondo e per un genere, quello degli RPG, mai arrivato probabilmente a picchi così elevati di profondità, completezza, coinvolgimento e, ovviamente, divertimento.
Grazie al sapiente mix di azione, strategia ed esplorazione, incorniciato in un setting maestoso raccontato con magistrale regia dal team, Mass Effect 2 potrebbe tranquillamente essere definito il Guerre Stellari di questa generazione, veicolato da un medium che ad oggi, purtroppo, non sta ancora al grande pubblico come il cinema all'epoca del galattico esordio di Lucas ma che è diventato indubbiamente più trasversale rispetto al passato e che apre la strada a un futuro crossmediale dalle infinite potenzialità.
Quello che conta è comunque il presente e un software che vi darà soddisfazioni enormi, spingendovi a esplorare ogni angolo della galassia in cerca di avventura, emozioni e risposte alle vostre domande, in attesa del terzo capitolo di una trilogia epica che consacra una volta di più il team capeggiato da Ray Muzyka e Greg Zeschuk come una fucina di blockbuster, a cui EA ha provveduto a fornire una forma perfetta.
Senza girarci intorno quindi, cosa aspettarsi? Probabilmente qualcuno di voi avrà già sbirciato il voto alla fine dell'articolo ma credetemi, mai come in questo caso limitare le considerazioni a dei freddi numeri sarebbe poco indicato e significativo.
Potendosi sbilanciare con le parole, tuttavia, si potrebbe forse parlare di uno di quei giochi da inserire nella Top 10 di ogni tempo, con buona pace di quei capisaldi pronti a passare nella teca dei pezzi pregiati una volta per tutte, proprio come nel caso del passaggio di testimone tra il Baldur's Gate che fu con l'Origins di ora, dopo anni di ricerca di un erede degno del trono. E con buona pace di chi, anche davanti a cotanto spettacolo, tentasse la costruzioni di sterili teorie per smontare un costrutto magari non perfetto in assoluto, ma inavvicinabile oggi per quantità e qualità messe sul piatto.