Torchlight
Diablo anyone?
C’è quasi sempre una storia da raccontare dietro ad un titolo che in molti stanno aspettando. In questo caso il “C’era una volta…” torna ai tempi del grandissimo Diablo, termine unanime di paragone, se si vuol parlare di action con elemeni GdR. E il racconto parla di team di sviluppo che cadono per poi rialzarsi, di menti geniali che si incontrano per poi lasciarsi e di progetti in fieri che rimangono maledettamente senza un futuro.
Ma poi c’è sempre chi non si dà per sconfitto, raccoglie il necessario e si rimette in gioco. E’ il caso di Runic Games e del bagaglio di esperienza che si portano in dote Max Schaefer, Trevis Baldree e Matt Uelmen.
Ora quelle idee, rimaste in parte incompiute, stanno per prendere forma in Torchlight, un nuovo GdR action che potrà essere scaricato al costo di 19.99 Dollari dal prossimo 27 ottobre. La struttura di gioco sarà fortemente ispirata a quella di Diablo (e non poteva essere altrimenti) e sullo sfondo un villaggio, appunto Torchlight, ricco, ricchissimo di Ember, sostanza tanto magica quanto malefica. Verità o semplici leggende? Come da copione, il compito, coperto dalla solita enfasi fantasy, ricadrà sulle spalle del nostro personaggio, tra quest, formule dal linguaggio sconosciuto e pesanti lame da brandire.
Il cast di classi a nostra disposizione si baserà almeno all’inizio su una triplice scelta: il Destroyer, classico guerriero dalle grandi abilità negli scontri ravvicinati, l’Alchemist, apparentemente l’unico in grado di dominare e gestire l’immenso potere custodito all’interno dell’Ember e infine il Vanquisher, una sorta di paladino della giustizia, inviato da un antico ordine per indagare su alcuni misteriosi rapimenti.
Punti esperienza, sviluppo delle abilità e possibilità di far crescere il nostro personaggio sono caratteristiche scontate, quando si parla di un GdR. Meno ovvia è invece la presenza di un fedele compagno di avventura. All’inizio del gioco, infatti, potremo scegliere un animale (un cane o un gatto, ma la fauna è destinata ad aumentare) che ci starà accanto nel corso della storia, un qualcosa di già visto in Fate, di cui Baldree fu game designer.
Dal punto di vista tecnico, il mondo di Torchlight sarà gestito dall’Ogre, motore open source dai risultati molto essenziali, ma sul quale i ragazzi di Runic Games hanno puntato per creare uno stile comunque molto simile a quello di WoW, pur nella sua semplicità.
Il pezzo forte del gioco però sembra essere l’editor interno, capace di guidarci nella modifica di qualsiasi tipo di componente. Addirittura potremo creare una campagna per il singolo praticamente parallela a quella originale! Naturalmente il tutto andrà testato nello specifico, ma le potenzialità per formare una community di un certo spessore non mancano davvero.
Il lieto fine di una storia del genere potrebbe essere legato a milioni di download, premi della critica e applausi a scena aperta al prossimo E3. Ma questo non possiamo ancora saperlo… Una cosa è certa: un trio “diabolico” si è messo seriamente al lavoro e le carte da giocare per non smentire il loro curriculum sembrano esserci tutte. Ci si vede, tra circa un mese, all’ingresso di una delle miniere di Torchlight…