Diablo III
I livelli di difficoltà e le rune.
Blizzard prosegue nell'insana tendenza a rendere ardua, anno dopo anno, l'individuazione dell'esatta location della sala ove si terrà la conferenza di rito in quel della gamescom.
Armato di questa consapevolezza, mi sono avvicinato titubante all'ingresso dell'anno precedente solo per ritrovarmi, magra consolazione, insieme ad altri colleghi che, con un grande punto esclamativo giallo sopra la testa, parevano pronti ad accettare l'ennesima quest per trovare l'ingresso giusto: "Ops they did it again", avrebbe cantato la Spears.
La fortuna dicono arrida agli audaci e, a volte, ai persistenti: insieme ai colleghi di Kotaku e Game Informer, siamo riusciti a guadagnare per primi l'ingresso conquistando le poltrone in seconda fila direttamente dietro ad un terzetto di tutto rispetto: Tom Chilton, Game Director di WoW, Jay Wilson, Game Director di Diablo III e Jonny Ebbert, Senior Game Designer di Starcraft II.
Lo spiegamento di forze è notevole e, a completare la squadra sopraccitata, è salito sul palco un vero peso massimo: Frank Pearce co-fondatore insieme a Mike Morhaime di Blizzard.
Se questo sia dipeso dalle enormi aspettative su Diablo III non è dato saperlo ma è lecito pensarlo, dato che la press conference viene aperta dal PR Manager che, giocando in contropiede e invertendo le regole della lotta, apre le danze rispondendo alla domanda di rito per eccellenza: il gioco sarà pronto quando sarà pronto... ma questa volta ci manca poco, sul serio!
La prima notizia interessante è infatti l'annuncio che la beta ufficiale avrà inizio proprio a settembre 2011, momento atteso da così tanto tempo da apparire ormai come un miraggio.
A dare questa luce di speranza è un Jay Wilson non in splendida forma: appare provato e meno ironico di quanto siamo abituati a vederlo. Di certo arrivare al momento del test decisivo non dev'essere facile nemmeno avendo alle spalle tutta la potenza di fuoco della casa di Irvine.
Le novità che ha in serbo un Jay però non sono poche: Diablo III avrà una difficoltà aggiuntiva e dopo il livello "Hell" ci sarà l'"Infernal". Non si tratta solo di incontrare nemici più agguerriti e di sperare in un loot migliore: il gioco proporrà anche modifiche al gameplay.
Al centro della necessità di un livello di difficoltà aggiuntiva pare ci sia la ferma volontà di offrire una sfida nettamente maggiore rispetto al predecessore, a partire dal level cap fissato a 60 per i personaggi che dovranno confrontarsi, al livello "Infernal", con nemici del 61, in netto contrasto con Diablo II in cui a fronte di un level cap di 99 venivano opposti nemici dell'85.
Anche la progressione dei nemici non sarà lineare: non si tratterà solo di fare i conti con un set di statistiche più alte di volta in volta ma di dover fare i conti con un gameplay nettamente differente.