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Joe Dever's Lone Wolf - recensione

Lupo Solitario trova la sua nuova tana su Switch.

Per molti di voi Joe Dever è un perfetto sconosciuto. Al massimo avrete sentito quel nome e quel cognome un paio di volte ma non ricordate quando e perché. Per chi invece è nato negli anni '70, cresciuto negli '80 e maturato nei '90, è una persona molto speciale. Oltre ad aver contribuito alla realizzazione di un bel po' di videogiochi (tra i quali In Cold Blood, Ground Control 2 e soprattutto Killzone), il simpatico Joseph Robert Dever è stato anche il primo britannico a vincere il campionato mondiale di Advanced Dungeons & Dragons nel 1982.

Era ossessionato dal fantasy al punto da creare un intero mondo chiamato Magnamund come contesto per una delle sue campagne di AD&D. E forse neanche lui poteva all'epoca immaginare che quell'avventura personale sarebbe poi diventata famosa in tutto il mondo.

Joe è passato a miglior vita poco più di un anno fa, lasciandoci in eredità la saga di Lupo Solitario. Nacque come singolo Libro Game nel 1984, ma l'enorme successo riscosso in tutto il mondo fece arrivare la serie a ben 29 volumi e una miriade di altre pubblicazioni ad essa collegate. Per chi non li conoscesse, i Libri Game altro non sono che gli antenati degli attuali RPG. Se al mondo esistono Skyrim e The Witcher è anche grazie a questi fantastici volumi che con un paio di tabelle, un dado e una matita, erano in grado di plasmare attorno al lettore un'avventura indimenticabile.

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Dopo un lungo periodo di silenzio, da qualche anno Lupo Solitario è tornato di moda. I vecchi libri sono stati ristampati e se ne aggiungeranno alcuni inediti. Anche i giochi da tavolo sono spuntati nuovamente sugli scaffali dei negozi specializzati, ma è grazie al team italiano Forge Reply se Lupo Solitario ha finalmente avuto un videogioco all'altezza della sua fama. I precedenti tentativi si erano concretizzati in due scialbi titoli usciti alla fine degli anni '80 e in un MMORPG "fan-made" che non vide mai le luci della ribalta.

L'obiettivo di Joe Dever's Lone Wolf era quello di ricreare il feeling dei Libri Game originali su dispositivi mobile. L'obiettivo venne centrato quasi in pieno, grazie anche alla pubblicazione episodica che riportava alla mente proprio le uscite dei supporti cartacei nelle librerie del 1985. L'arrivo su PC e console costrinse gli sviluppatori a rivedere in parte l'interfaccia e il sistema di controllo. E l'approdo su Switch sembra quasi un'evoluzione naturale, in grado di catturare tanto i vecchi fan quanto gli avventurieri più giovani.

Lo svolgimento della storia non è lineare. Nei libri originali il "giocatore" era chiamato a passare da un paragrafo numerato all'altro in base alle sue scelte e alle caratteristiche del personaggio. Anche in Joe Dever's Lone Wolf vi troverete di fronte a bivi della trama e spesso dovrete decidere cosa fare scegliendo tra le opzioni che vi verranno proposte. Non esistono scelte giuste o sbagliate, proprio come in un gioco di ruolo cartaceo esistono solo modi diversi di affrontare le diverse situazioni.

La storia è stata supervisionata dallo stesso Joe Dever e si colloca tra il terzo e il quarto libro della serie, ossia Negli Abissi di Kaltenland e L'Altare del Sacrificio.

Prima di partire per l'avventura però dovrete dare una connotazione al vostro Lupo Solitario, che pur non essendo ancora il cavaliere Ramas supremo capace di sconfiggere i Signori delle Tenebre, è già padrone di alcuni poteri che spaziano dalla Telecinesi al Controllo Animale. Inizialmente non avrete alcuna indicazione su come e quando questi poteri potranno tornarvi utili e forse è proprio questo uno degli aspetti migliori del gioco. Tutto (o quasi) è avvolto nel mistero e la storia si dipanerà sotto i vostri occhi sotto forma di libro scritto e illustrato.

Lo stile grafico è davvero pregevole e la riproduzione in chiave moderna degli scarni menù dei Libri Game è tanto efficace quanto semplice da utilizzare. Non aspettatevi cose sofisticate tipo Skyrim o simili, tutto si "riduce" a una manciata di schermate che possono essere raggiunte con pochi tocchi dello schermo del Nintendo Switch (o dei tasti frontali se non amate le ditate unte). In pochi minuti padroneggerete tutto quello di cui avete bisogno e sarete pronti per affrontare il vostro primo Giak.

Sono i nemici standard nel mondo di Lone Wolf, i vili servitori dei Signori delle Tenebre e possono essere paragonati agli Orchi che eseguivano gli ordini di Saruman nella trilogia di Tolkien. Il primo che incontrerete servirà da tutorial per i combattimenti, che avvengono con un sistema a turni piuttosto simile all'Active Time Battle dei vecchi Final Fantasy. Quando la vostra barra-azione si riempirà avrete qualche secondo per scegliere se usare attacchi fisici o magie. Come da tradizione avrete anche a disposizione un set di ampolle di vetro che torneranno utili in caso di arsura improvvisa o mancanza di energia e mana.

L'avventura non è lunghissima, ma tre livelli di difficoltà e la possibilità di rigiocare facendo scelte diverse, aumentano notevolmente la longevità.

Fate attenzione perché andando avanti la sfida si farà nettamente più difficile e spesso avrete a che fare con più nemici contemporaneamente, alcuni dei quali anche abbastanza tosti. Centellinate gli attacchi più potenti (come quelli portati con la Spada del Sole) per le situazioni critiche e non dovreste avere grossi problemi. In caso di morte avrete la possibilità di ripetere lo scontro ma anche di cambiare la scelta fatta in precedenza, proprio come in un vero Libro Game.

Sono proprio cose come queste che distinguono Joe Dever's Lone Wolf da altri giochi simili in commercio. Anzi, a dirla tutta non esistono giochi simili in commercio e se avete amato i libri originali avete solo due opzioni: acquistare l'ottimo software sviluppato da Forge Reply oppure andare a cercare i volumi in questione in qualche mercatino dell'usato.

La versione Switch non può vantare novità sostanziali rispetto alle precedenti versioni, fatta eccezione per la possibilità di giocare sullo schermo della TV per poi proseguire su quello portatile e viceversa. Lo schermo della console ibrida Nintendo offre una visione chiara di tutti gli elementi del gioco. Le texture però sono le stesse della rimasterizzazione HD vista su PC e console e il sistema di controllo è praticamente identico a quello delle edizioni Mobile.

Non può ovviamente esistere un RPG fantasy senza una sezione lockpicking. E anche Lupo Solitario se la cava bene con gli scassinamenti.

Detto in parole povere: questa è sicuramente la versione migliore di Joe Dever's Lone Wolf che potete trovare in giro. Peccato solo per il prezzo, lievitato a 14,99 euro laddove l'originale costava 8,99 euro. E considerato che parliamo di un software che ha quattro anni sulle spalle, non è poco. La versione Switch resta comunque è quindi consigliatissima se non lo avete già giocato altrove, e 'solamente' consigliabile se avete voglia di qualche partita (pardon, lettura) supplementare.

8 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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