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Shenmue HD Remaster: i miglioramenti sono pochi ma il porting è fantastico - analisi comparativa

Il Digital Foundry analizza il classico per console restaurato per l'hardware moderno.

Potrà anche non essere la remaster/remake completa che speravamo ma Shenmue e il suo sequel sono finalmente giocabili su hardware moderno, grazie a Sega e allo sviluppatore d3t. I titoli sono disponibili su PS4, Xbox One e PC con una conversione fedele agli originali apparsi su Dreamcast ma con un paio di novità interessanti.

Iniziamo con il primo gioco. Non dovrebbe essere una sorpresa il fatto che Shenmue HD offra un'esperienza con una risoluzione più elevata. Su tutte le piattaforme Xbox e PlayStation, Shenmue HD gira a 1080p, sia sulle console standard che su quelle potenziate. La buona notizia è che la qualità delle immagini è straordinaria. Shenmue utilizza una forma di anti-aliasing che riesce a ripulire le spigolature al punto che è quasi impossibile notare i gradini dei singoli pixel. È una soluzione estremamente efficace che rende alla grande anche con l'upscaling sulle TV 4K.

Cosa ancora più importante, a confronto con la versione per Dreamcast, l'effetto shimmering viene tenuto al minimo assoluto rendendo gli oggetti più piccoli e tutti i meravigliosi dettagli del gioco molto più stabili nella versione HD. Nel formato originale, Shenmue mostrava uno shimmering e un aliasing molto marcato, cosa abbastanza usuale nei giochi per Dreamcast. Questo perché Shenmue è uno dei pochi giochi apparsi sul sistema completamente privi di mip-maps, elemento in comune con i giochi arcade di AM2. Il nostro sospetto è che AM2 pensasse che l'effetto collaterale derivante dall' uso del filtering bilineare in combinazione con le mip-maps fosse un compromesso troppo grande nella percezione dei dettagli. Fortunatamente, la nuova versione in HD riesce a gestire entrambe le cose in modo più efficace restituendo superfici pulite, prive di shimmering e artefatti vari.

Oltre a questo, la versione in HD evita anche gli artefatti di dithering visti in quella per Dreamcast. Internamente, molti giochi per Dreamcast utilizzavano una più alta profondità di colori ma renderizzavano a 16-bit in modo da risparmiare memoria anche se questo risultava in un dithering aggressivo quando si giocava in VGA. Non ci sono problemi di questo tipo nella nuova versione in HD che, comunque, mantiene la profondità dei colori dall'inizio alla fine ripulendo, allo stesso tempo, la qualità generale delle immagini.

La nostra analisi video completa delle remaster di Shenmue, testate su tutte le piattaforme.Guarda su YouTube

Oltre alla risoluzione, i giocatori hanno ora la possibilità di vedere il gioco in widescreen a 16:9 o nel formato originale in 4:3 e anche di abilitare una risoluzione minore nel caso in cui vogliano sperimentare la 'sensazione' dei 480p. C'è solo un piccolo problema: le cut-scene vengono visualizzate sempre in 4:3, indipendentemente dalle impostazioni che selezionate. Immaginiamo che il formato widescreen creasse troppi problemi e che, di conseguenza, gli sviluppatori abbiano optato per mantenere l'aspetto originale in 4:3. Il resto dell'esperienza, invece, rimane in 16:9, comprese le normali sequenze di dialoghi e i QTE.

Guardando più nel dettaglio, tutti i modelli originali, le texture e l'audio sono i medesimi già visti su Dreamcast anche se, va detto, il loro utilizzo è stato migliorato in alcuni aspetti. Prendete il cielo, ad esempio. Su Dreamcast, la texture del cielo è composta da puntini ed appare molto pixelata, una strana scelta se consideriamo il fatto che le nuvole dovrebbero apparire soffici, per natura. La versione HD risolve questo problema applicando il filtering alla texture delle nuvole. La remaster, inoltre, introduce un effetto bloom (che può essere disabilitato se perseguite l'esperienza originale) che aggiunge vividità e luminosità ad alcuni elementi dello scenario, come le insegne al neon nelle ore notturne. Indipendentemente dai settaggi che sceglierete, c'è una notevole differenza nei toni e nei colori generali rispetto all'originale per Dreamcast, con la versione HD che offre un aspetto leggermente più caldo.

Cos'altro è cambiato? Beh, i tempi di caricamento sono molto più rapidi nella versione HD e, probabilmente, questo è uno dei cambiamenti più significativi: adesso è possibile muoversi tra i negozi e tra le varie aree del gioco senza soluzione di continuità. Anche il frame-rate è migliorato parecchio: mentre su Dreamcast il gioco è stabile nella maggior parte delle scene, le strade più affollate tendevano ad intaccare la fluidità generale rallentando l'esperienza generale. Come potreste aspettarvi, questa versione in HD di Shenmue non è afflitta dalle stesse problematiche, almeno a giudicare dai test che abbiamo effettuato.

Naturalmente, a prescindere dalla piattaforma su cui giocate, si tratta di un'esperienza a 30fps fissi, un elemento comune a molti porting di giochi provenienti da vecchi sistemi. In questo caso, il problema è probabilmente legato al modo in cui il gioco è stato creato, in origine. Potrebbe semplicemente essere impossibile far girare il titolo ad un frame-rate più alto senza romperlo, anche nel caso della versione per PC. È una complicazione che si presenta soprattutto quando i 30Hz non possono essere suddivisi nel refresh-rate nativo dello schermo. Sul nostro pannello che supporta i 75Hz, per esempio, è impossibile giocare senza avvertire un leggero effetto judder. Speriamo che questo problema possa essere risolto nel breve termine.

PlayStation 4 Pro
Dreamcast
La risoluzione aumentata e l'effetto bloom opzionale contribuiscono a modificare leggermente l'atmosfera del titolo mentre il formato più ampio rivela maggiori dettagli dell'ambiente di gioco.
PlayStation 4 Pro
Dreamcast
L'eccellente anti-aliasing aiuta a ripulire lo shimmering dell'originale su Dreamcast mentre il filtering migliorato delle texture del cielo rendono le nuvole molto più gradevoli da vedere.
Xbox One X
Dreamcast
La versione HD di Shenmue 2 è basata principalmente sulla versione per Xbox che includeva feature come un effetto dell'acqua migliorato. Naturalmente va sottolineato che il colore scelto per l'acqua rappresenta un passo indietro rispetto alla versione per Dreamcast.
Xbox One X
Dreamcast
Il comparto ombre migliorato visto nel port per Xbox di Shenmue 2 è incluso in questa re-release.

La versione per PC di Shenmue condivide molti aspetti con quella console ma è dotata di alcune opzioni grafiche esclusive. Questa edizione, infatti, supporta una risoluzione nativa più alta e il super-sampling oltre allo scaling della risoluzione, l'FXAA opzionale e molto altro. Allo stato attuale, inoltre, c'è anche un po' di supporto per i monitor ultra-wide. La parte in 3D del gioco sembra essere visualizzata alla grande e il campo visivo più ampio aggiunge dettagli alla presentazione. Sfortunatamente l'inferfaccia e le porzioni di testo non si adattano al meglio a questo tipo di formato ma ci è stato detto che una patch correttiva è già in lavorazione. Naturalmente, nei 16:9 standard, il gioco è identico a quanto visto su console.

L'ultimo aspetto di cui vogliamo discutere è il comparto audio. La versione originale per Dreamcast non era il massimo quando doveva riprodurre delle campionature digitali e nella remaster la situazione non è migliorata di molto. Le voci sono pesantemente compresse e il playback lascia a desiderare in tutte le versioni di Shenmue. Sfortunatamente non crediamo ci fossero modi per migliorare la situazione senza rifare tutto ma lo stato delle cose non è comunque dei migliori. Un'aggiunta apprezzata, tuttavia, è l'opzione che consente di scegliere tra le voci in giapponese o in inglese, una feature non disponibile in precedenza a causa delle limitazioni imposte dallo spazio sul disco. È sicuramente una buona notizia in quanto la qualità audio giapponese è su un altro livello: è molto più gradevole da ascoltare e potrete comunque utilizzare i sottotitoli.

A conti fatti, anche se ci sono alcune limitazioni e qualche piccola problematica, si tratta del modo definitivo per godersi Shenmue 1. Il porting del primo capitolo, tutto sommato è solido, ma cosa dire di Shenmue 2? Beh, qui le cose iniziano a farsi interessanti perché del gioco esistevano due versioni: quella originale per Dreamcast e quella migliorata per Xbox. Di base, siamo sempre di fronte ad una presentazione a 1080p30 ma crediamo che Shenmue 2 abbia beneficiato in misura molto maggiore della risoluzione aumentata, rispetto al primo episodio della serie.

Le zone esplorabili nel sequel sono molto più ampie ma sono anche dotate di aree più pianeggianti e di un numero maggiore di edifici. Di conseguenza, su Dreamcast, la qualità delle immagini risulta molto peggiore con uno shimmering aggressivo visibile in quasi tutte le scene.

Combinando l'anti-aliasing con il rendering a risoluzione maggiore, comunque, la versione in HD appare decisamente migliore, in movimento. I dettagli a distanza sono ora molto più puliti e visibili da una parte all'altra della mappa e l'effetto shimmering è fortemente ridotto. Sfortunatamente, le cut-scene sono ancora più compresse che in precedenza e, nel formato a 16:9, appaiono delle larghissime bande nere laterali che risultano abbastanza fastidiose.

Volete sapere di più su Shenmue? Consultate questa DF Retro analysis per conoscere tutti i dettagli del gioco.Guarda su YouTube

La vera rivelazione, comunque, riguarda la materia sorgente. Shenmue 2 sembra più una conversione della versione Xbox piuttosto che un porting da quella per Dreamcast come per il primo gioco. Tutti i miglioramenti della versione Xbox infatti sono presenti anche qui, incluso il rendering dell'acqua ottimizzato. Su Dreamcast, infatti, trovavamo un piano statico ondulato per simulare il movimento delle onde mentre la versione per Xbox e, di conseguenza, la nuova remaster in HD, ha una texture animata per la realizzazione dell'acqua. Anche la resa delle ombre risulta decisamente migliorata rispetto all'originale per Dreamcast. Gli altri effetti visivi, inoltre, godono di piccoli accorgimenti che migliorano l'aspetto generale come, ad esempio, un buon utilizzo del lens flare per il Sole. Gli sviluppatori hanno anche mantenuto i molteplici filtri per lo schermo presenti nella versione per Xbox, un bonus decisamente inaspettato.

Altra nota positiva è il fatto che tutti i difetti della conversione per Xbox sono stati risolti da d3t in occasione di questa remaster. Il problema più grosso del port per la prima console di Microsoft, infatti, era l'orribile effetto blur presente durante le fasi di combattimento di Shenmue 2, un effetto fastidioso e inappropriato che non era incluso nella versione originale per Dreamcast. Fortunatamente, l'HD release elimina completamente questo problema e le sequenze di lotta appaiono più simili a quanto visto su Dreamcast. Essenzialmente, Shenmue 2 HD offre il meglio di entrambi i mondi: tutti i genuini miglioramenti della versione Xbox senza i relativi problemi.

Un altro importante elemento di entrambi i titoli è sicuramente l'interfaccia e la selezione del font. D3t si è concentrata per ricreare tutti i vari menu utilizzando asset e font ad alta risoluzione. Il tutto appare meraviglioso e contribuisce all'ottima presentazione generale. C'è anche una serie di giochi arcade embeddati e giocabili in questa nuova versione del gioco. Potrete, infatti, sedervi e giocare a una pletora di classici arcade di Sega nella loro versione migliore: i pixel sono definiti e precisi e anche il comparto sonoro è esattamente come dovrebbe essere.

L'analisi di DF Retro sul franchise classico con uno sguardo al superbo sequel di Yu Suzuki.Guarda su YouTube

Proprio come nel caso di Shenmue 1, i tempi di caricamento del sequel sono migliorati drasticamente. Shenmue 2 include un mondo molto più ampio del gioco originale, con un sacco di porte in cui è possibile entrare e moltissimi caricamenti da sopportare sull'hardware originale. I tempi di caricamento più veloci rendono l'esplorazione molto meno tediosa, questa volta. Anche se ci sono alcuni piccoli problemi di presentazione che speriamo gli sviluppatori possano risolvere, entrambi i titoli sono fantastiche conversioni e, di sicuro, il modo migliore per godersi Shenmue al giorno d'oggi. Ma come sono invecchiati questi leggendari titoli di Sega?

Beh, è una domanda abbastanza ricorrente, soprattutto nelle prime fasi di gioco. Nel tempo ci siamo abituati a molti elementi dei giochi moderni che rendono la progressione molto più semplice: waypoint, minimappe, indicatori di obiettivi. In poche parole, è virtualmente impossibile perdersi in un gioco open world moderno. Shenmue, dal canto suo, sottolinea un elemento che è andato perduto ultimamente: l'incertezza di come proseguire. Il titolo, infatti, chiede al giocatore di capire da solo come fare ad andare avanti tramite l'esplorazione e le conversazioni. Vi viene dato un quaderno per tenere traccia di quello che avete scoperto ma niente di più.

Imparerete cose nuove sul mondo di gioco e localizzerete gli obiettivi semplicemente parlando con gli altri. Poniamo il caso che stiate cercando qualcuno e conoscete la sua posizione. Invece di vedere apparire un indicatore su schermo, riceverete un nome. Questo significa che camminando nell'ambiente di gioco dovrete cercare la location in questione leggendo i cartelli e prestando attenzione ai dettagli. Potrebbe sembrare un elemento di poco conto ma aiuta a immergere nel mondo di gioco. Si tratta di qualcosa che potrebbe risultare frustrante in un open world di proporzioni maggiori ma sicuramente aiuta ad immedesimarsi nella storia di Shenmue.

Il punto è che sia Shenmue che il suo sequel sono giochi figli del loro tempo, creati per standard tecnologici differenti da quelli moderni e dotati di un gameplay adatto a quell'epoca storia. Sotto questo punto di vista, le HD remaster offrono davvero poco per adattare il titolo agli stilemi del mondo moderno. Adoriamo profondamente Shenmue ma va detto che gli unici miglioramenti di questa riedizione riguardano la grafica e le performance. È l'esperienza completa di Shenmue, restaurata per una nuova generazione.

Avatar di John Linneman
John Linneman: An American living in Germany, John has been gaming and collecting games since the late 80s. His keen eye for and obsession with high frame-rates have earned him the nickname "The Human FRAPS" in some circles. He’s also responsible for the creation of DF Retro.
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