3D Streets of Rage - review
È sempre lui... ma ancora meglio!
Gli anni '90 erano iniziati da poco e sulla ribalta si affacciò un picchiaduro a scorrimento che era destinato a rimanere nella storia, alla pari di quel Final Fight che lo aveva preceduto. Era l'epoca d'oro in cui Sega e Capcom si contendevano il trono in questo particolare genere, l'epoca in cui le console casalinghe iniziavano tenere in casa alcuni assidui frequentatori di sale giochi.
Per i più giovani un titolo come questo potrebbe risultare quasi offensivo. In un mondo fatto di prodotti pompatissimi con longevità che arrivano a decine di ore, potrebbe sembrare quasi ridicolo prestare attenzione ad un titolo composto da 6 livelli che si può finire in meno di due ore. Eppure, senza giochi come questo probabilmente Devil May Cry non sarebbe mai esistito.
Sul gameplay che lo contraddistingue c'è davvero poco da dire, siamo poco oltre l'essenziale o, per dirla con un pizzico di nostalgia, quello che serve. Tre i personaggi tra cui scegliere: il nerboruto picchiatore di colore, il biondino esperto di arti marziali e la tipa a cui non proveresti mai a torcere un capello se non espressamente autorizzato.
Axel è il più veloce dei tre ma non può saltare tanto quanto Adam, mentre Blaze è la più veloce ma anche la meno potente. Ognuno ha una sua combo personale, così come una presa che gli permette di fare più danni. A prescindere dalla scelta il gioco si dipana nello stesso identico modo, coi primi livelli utili a prendere confidenza con le (poche) meccaniche di base e la seconda parte che fa esplodere con 'violenza' tutta la sua natura arcade.
"Streets of Rage è uno di quei giochi che in alcuni casi barano"
Pur non essendo stato creato per spillare monetine ai frequentatori di sale giochi, Streets of Rage è uno di quei giochi che in alcuni casi barano. Siete troppo bravi e avete raggiunto la metà dell'avventura senza perdere neanche una vita? Immancabilmente troverete il boss che non vi fa muovere e che vi costringerà ad utilizzare uno degli infiniti "Continua" a vostra disposizione.
Una situazione frustrante o al limite della scorrettezza? Neanche per sogno, è proprio questa una delle caratteristiche che vi costringerà a giocare dall'inizio alla fine senza sosta, solo per dimostrare che potete farcela nonostante tutti gli sporchi trucchi che il gioco vi metterà davanti. Se poi doveste davvero trovarvi sull'orlo della frustrazione, in questa versione 3DS è stata aggiunta una modalità chiamata Pugni Letali, che vi consentirà di poter dire la fatidica frase: ho finito tutto il gioco con un solo credito!
Come suggerisce il nome, tutti i nemici, boss compresi, possono essere eliminati con un solo colpo. Inizialmente pensavo si trattasse di una di quelle opzioni hardcore a doppio taglio, in cui anche il proprio personaggio può fare la stessa fine, invece no. Tutto il resto rimane assolutamente identico: numero di vite, crediti, energia, persa, ecc.
Il consiglio che mi sento di darvi è di non selezionare questa modalità perché il gioco diventa davvero troppo facile e la sfida si riduce ad una sequela di pulsanti premuti senza alcun criterio. In modalità standard, invece, avrete modo di apprezzare tutte le finezze di Streets of Rage, che alle mosse di base aggiunge alcune tecniche evasive niente male e una buona dose di oggetti/armi da reperire sul campo.
Tra le altre novità offerte dalla versione 3DS troviamo la possibilità di scegliere tra due diverse modalità 3D (profondità e rilievo), di visualizzare il gioco in versione classica con tanto di disturbi "catodici", di rimappare i comandi e di selezionare anche la versione originale giapponese, intitolata Bare Knuckle.
"Il team di sviluppo ha renso ancora più appetibile un grandissimo classico"
Insomma, il team di sviluppo non è stato esattamente con le mani in mano, limitandosi a copiare i lavori fatti da altri nelle precedenti versioni, ma ha contribuito a rendere ancora più appetibile un grandissimo classico. Per poco meno di 5 euro potrete portarvi a casa un titolo che merita di rimanere nella vostra console per sempre e che potrete godervi anche con qualche amico grazie alla modalità wireless, che consente di vivere l'intero gioco in modalità coop... che tra l'altro sblocca alcune mosse di coppia totalmente nuove.
Un ultima nota di merito va alla colonna sonora, rimasta pressoché intatta dall'originale per Mega Drive. Il leggendario compositore Yuzo Koshiro compose all'epoca dei pezzi funk/dance assolutamente spettacolari, che risultano ancora oggi perfetti per questo tipo di gioco. Vi assicuro che alcuni dei motivi che faranno da sfondo alle vostre scazzottate vi rimarranno in testa per ore.
Se vi siete persi tutte le innumerevoli versioni di Streets of Rage uscite negli ultimi venti anni su una miriade di piattaforme, è giunto il momento di colmare questa enorme lacuna. Forse non diventerà il gioco che ricorderete di più alla fine di quest'anno appena iniziato ma vi ringrazierete per averlo acquistato.