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A Fisherman's Tale - recensione

Mai come stavolta le dimensioni contano!

"Filastrocca del pescatore che sul mare sta per ore, nella speranza di pescare qualche pesce da gustare, ma all'amo non abbocca niente, forse c'è troppa gente", recitava una vecchia filastrocca.

Vi è mai capitato di pensare quanto difficile ma al tempo stesso affascinante possa essere la vita del pescatore? Vivere spesso isolati dal mondo, in compagnia dei propri pensieri, respirare acqua e sale, utilizzare orari del giorno sconosciuti ai più. Purtroppo non è questo il gioco che vi farà vivere tali esperienze.

In A Fisherman's Tale vestirete i panni di Bob, pescatore dalla folta barba e dalle mani segnate dal tempo e dalla salsedine... che però in realtà è solo il pupazzo di un pescatore, del quale potrete muovere gli arti usando una coppia di PlayStation Move. Bob ama la sua routine fatta di gesti semplici e il suo monotono lavoro non lo deprime, anzi lo aiuta ad isolarsi dal "mondo esterno". Ciò che neanche Bob può ignorare è l'allerta proveniente dalla radio, che annuncia l'arrivo di una tremenda tempesta. Questo è solo l'inizio di una serie di eventi che stravolgeranno la pacata esistenza di Bob e che instilleranno nella sua legnosa testa il dubbio: il suo mondo e quello che c'è fuori sono reali?

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Con questa cervellotica e intrigante premessa inizia il titolo sviluppato da Innerspace VR, un giovane team specializzato nella realizzazione di giochi ed esperienze per Realtà Virtuale diverse dal solito... e diverso dal solito, A Fisherman's Tale lo è di sicuro. Non ci troviamo di fronte ad una classica avventura o ad un simulatore di pesca, bensì ad un puzzle/escape game in cui tutto e il contrario di tutto può accadere. Nella location centrale del gioco dovrete aiutare Bob a risolvere una serie di puzzle davvero originali, che prevedono la manipolazione e lo scambio di oggetti che si trovano tra la riproduzione più piccola del faro, posizionata al centro della stanza, e quella più grande in cui vi trovate. Praticamente l'intero gioco è un susseguirsi di puzzle che giocano sul variare delle dimensioni e che s'incastrano perfettamente nell'arco narrativo.

Sì, perché A Fisherman's Tale ha anche una storia e una morale di fondo che naturalmente vi lasciamo il gusto di scoprire autonomamente. Occhio però perché il gioco non è in Italiano e non ha sottotitoli. Va detto che l'Inglese utilizzato dalla voce narrante, che spiega e racconta ogni singola fare, è piuttosto semplice e gli indizi per risolvere gli enigmi non mancano. Una volta tanto quindi non lasciatevi scoraggiare dalla mancata localizzazione e provate ad immergervi in questo titolo che oltre ad essere dannatamente intrigante, è anche esteticamente pregevole e offre alcuni panorami davvero suggestivi.

La risoluzione dei puzzle richiede il passaggio di oggetti tra le diverse dimensioni del gioco: quella standard in cui vi trovate, quella del mondo più grande e quella del modellino.

Ciò che lascia stupiti di A Fisherman's Tale è la freschezza e l'originalità delle sfide proposte. A seconda della situazione verrete coinvolti in azioni che vi faranno sentire piccoli come formiche o grandi come giganti. Un grosso salvagente staccato da un muro della stanza in cui vi trovate può diventare grande quanto un'unghia una volta inserito nella piccola riproduzione del faro; allo stesso modo una piccola sardina può diventare grande come una balena. Questi sono solo due semplici esempi di ciò che questo talentuoso team di sviluppatori ha tirato fuori dalla propria fantasia. Dovrete ovviamente farci l'abitudine, e specialmente in VR questo continuo alternarsi di proporzioni potrebbe mettere in crisi gli stomaci più deboli, ma il gioco fortunatamente ha ritmi lenti e in nessun momento i vostri sensi verranno messi in sobbuglio.

I problemi di A Fisherman's Tale non risiedono quindi nel comparto tecnico e anche il basso livello di difficoltà non può essere classificato come un difetto, essendo questa un'avventura di chiaro stampo cinematografico. Le complicazioni arrivano in sede di fruizione, a causa di difetti nel rilevamento dei movimenti dei PS Move e delle collisioni. La precisione e delicatezza richieste nei movimenti per evitare tali problemi sono eccessive e in alcuni casi si va pericolosamente vicini alla soglia della frustrazione.

No, non ci vedete doppio. Semplicemente questo gioco metterà alla prova la vostra percezione delle dimensioni... qual è il vero Bob?

Un altro neo è rappresentato dalla longevità, decisamente sotto la media. Anche prendendovi tutto il tempo possibile per ammirare gli scenari o per raccogliere i collezionabili nascosti, non impiegherete più di 2 ore per completare l'avventura e arrivare ai titoli di coda. Spesso ci siamo battuti per sostenere la tesi che la qualità è meglio della quantità, ma in questo caso la polpa è davvero troppo poca per i 15 Euro richiesti.

Il che è un vero peccato perché A Fisherman's Tale sprizza fascino e originalità da ogni poligono, sembrando il prologo di un progetto ben più grande che, purtroppo, non è stato portato a compimento. Anche in questa sua forma embrionale però è affascinante da giocare e con una maggiore attenzione in fase di ottimizzazione, avrebbe potuto raggiungere lo status di "esperienza VR da vivere almeno una volta". Rimane invece un'occasione persa, da recuperare magari più avanti quando il gioco subirà un inevitabile taglio di prezzo.

6 / 10