A-Train: All Aboard! Tourism - recensione
Tutti in carrozza!
Salendo a bordo del vagone di A-Train: All Aboard! Tourism del team nipponico Artdink, il nostro viaggio non è diverso dagli altri che abbiamo intrapreso nella storica serie A-Train, che ha la bellezza di trentasei anni sul groppone.
Come in passato impersoniamo il presidente di una società di trasporti che vuole farsi un nome. Personalizzando il nostro biglietto da visita prima di affrontare i due lunghi tutorial presenti negli otto scenari proposti, possiamo scegliere il nome della nostra società, il logo e il colore che preferiamo, facendo così la conoscenza della nostra segretaria, che ci introduce alle meccaniche di gioco.
Il nostro scopo è collegare stazioni e strade con treni e autobus contribuendo alla crescita dell'economia della nostra località, per soddisfare gli azionisti e i turisti incuriositi dalle sue interessanti attrazioni. Come qualsiasi gestionale che si rispetti non manca una curva di apprendimento intricata, da comprendere nel corso dell'esperienza imparando dagli errori. La progressione è lenta e spietata, non intuibile per chi sia alle prime armi con una simulazione di tale portata.
Il gameplay di A-Train: All Aboard! Tourism non è dunque immediato né di facile lettura. In realtà c'è il rischio che si possa andare incontro a una sfida impegnativa, sebbene nelle prime ore appaia semplice. A darci manforte sono le statistiche che dobbiamo controllare, assicurandoci di non fallire facendo crollare la fiducia degli azionisti, eventualità evitabile impegnandosi nella gestione dei mezzi di trasporto.
È necessario pianificare con attenzione e partire con un buon budget che possa assicurarci una lunga vita nel mercato ferroviario e su gomma, a volte sacrificando una tratta e dei binari in più che possono portare i visitatori di un territorio a una nostra località turistica.
A sinistra dello schermo accediamo alle opzioni di costruzione e management, da tenere sempre sott'occhio quanto la relazione con l'amministrazione locale, che ha interessi sia negli affari con noi che nel guadagnare dei proventi migliorando le statistiche dell'anno precedente. Inoltre possiamo decidere la difficoltà con cui approcciare i vari scenari proposti, ispirati allo sviluppo del turismo su scala globale nella seconda metà degli anni '90.
Per accontentare i nostri azionisti è necessario posizionare le stazioni nei luoghi strategici sulla mappa di gioco, studiando con attenzione le posizioni migliori in cui costruire i binari per collegarli alle altre località.
Spulciando più in basso la barra degli yen, possiamo monitorare l'andamento della nostra società e l'economia globale della mappa di gioco, fondamentale per avere una visione totale dei movimenti azionari. Consigliamo di far visita spesso alle istituzioni per capire il numero dei turisti attratti dalle curiosità della nostra città. Se non altro, è questo l'indice più importante della produzione: se il turismo aumenta, guadagniamo di più; in alternativa, i nostri affari vengono travolti dal fallimento e dall'insoddisfazione degli azionisti.
Costruendo i binari e le stazioni, possiamo incappare in ostacoli ambientali difficilmente oltrepassabili per i nostri mezzi. È per questo che sono obbligatorie un'ottima preparazione e un'organizzazione oculata durante le fasi di edificazione. Nelle otto ambientazioni presenti la morfologia del terreno cambia, costringendoci a ripensare al miglior modo in cui collegare la nostra tratta per affrontare lo scenario.
Una volta apprese le tecniche basilari, connettere ogni stazione attraverso i binari risulta più semplice. Affrontando i vari livelli, abbiamo apprezzato la possibilità di acquistare e personalizzare i treni o i bus a nostro piacimento, seguendo la moda del periodo storico in cui è ambientato ciascuno scenario.
Il miglior viaggio è quello che ha orari ben definiti e non ci fa arrivare in ritardo. È infatti questa la meccanica più interessante: definendo l'orario cliccando su un treno in servizio, è logico che le connessioni debbano essere posizionate con precisione per agevolare i turisti a raggiungere i luoghi più gettonati della località, garantendo viaggi sia di notte che di giorno in tempo brevi. A volte può accadere che più treni in servizio si ostacolino: è una problematica inevitabile se non prestiamo attenzione al modo in cui li posizioniamo sui binari, quale tratta stiano seguendo e quale orario sia impostato.
Il turismo non porta con sé soltanto dei viaggiatori occasionali interessati a una visita qualunque, ma anche dei potenziali nuovi abitanti che decidono di trasferirsi nella nostra località e aprire delle imprese, contribuendo indirettamente all'economia e dando lustro alla nostra compagnia di trasporti. In fondo una buona pubblicità è proprio il passaparola, oltre alla cieca fiducia degli azionisti, già più complessa da ottenere se affrontiamo gli scenari a un livello di sfida elevato.
Per via dei tanti menù presenti in gioco, l'assenza della localizzazione in Italiano può allontanare chi non capisca l'Inglese, sebbene rappresenti un'alternativa allettante per chi non mastica il giapponese e il mandarino.
Se ci sono da fare i complimenti, è d'obbligo menzionare la telecamera: optando per la visuale isometrica, abbiamo modo di osservare il panorama sottostante senza perdere d'occhio i nostri mezzi. In alternativa vi è quella libera, da utilizzare se vogliamo esaminare ogni dettaglio della nostra località.
La direzione artistica è semplice e non ha un design marcato come in altri titoli del genere. Ad averci convinto sono i personaggi con un design in stile anime, che riescono a smorzare la complessità di un videogioco tecnico sotto il profilo del gameplay e delle statistiche. I colori sono vivaci e convincenti, regalando dei panorami ispirati.
Il porting su Nintendo Switch è buono, sebbene ci siano dei cali di frame rate quando muoviamo la telecamera. Inoltre i caricamenti sono lunghi a ogni avvio o salvataggio, andando a intaccare la fluidità del titolo. Il sonoro è modesto e ripetitivo, non all'altezza delle aspettative: rispetto al resto, risulta di bassa qualità. Un punto a favore invece è il touch screen, che ci semplifica la vita mentre accediamo agli intricati menù di gestione della nostra società.
Il nuovo manageriale degli Artdink è dunque solido, ispirato e con buoni margini di miglioramento grazie alla modalità creativa, una valida aggiunta che può spingere alla condivisione tra videogiocatori. Rispetto al passato, il contenuto non aggiunge nulla di particolare alle altre meccaniche, purtroppo ripetitive com'è per qualsiasi altro gestionale.
A-Train: All Aboard! Tourism è un videogioco costruito per i lealissimi del franchise, che offre ore di svago da non prendere alla leggera. Nonostante l'impegno e la cura riposti per innovare il brand siano apprezzabili, il simulatore non riesce a proporsi ai neofiti e ai curiosi con semplicità, tagliandoli fuori da un'esperienza profonda e ben costruita, apprezzata soprattutto dai ferrovieri vecchio stampo.
Meglio dunque non farsi ingannare dalle apparenze: gestire una società di trasporti non è per tutti!