Skip to main content

Activision ha raggiunto il picco? - articolo

Il 2012 è stato un grande anno per Activision ma il 2013 potrebbe non essere altrettanto buono...

L'ultimo trimestre dello scorso anno fiscale è stato migliore delle aspettative per Activision, tanto che la compagnia ha registrato un anno record in quanto a guadagni. In tre mesi l'azienda ha ottenuto 2.6 miliardi di dollari in ricavi, superiore alla stima iniziale di 2.44 miliardi. I ricavi per l'intero anno fiscale hanno sfiorato quota 5 miliardi di dollari (4,987 miliardi per l'esattezza), un dato impressionante per un'azienda che non produce hardware ma solo software.

Il lato negativo di questa performance è che Actisivion sta già mettendo le mani avanti e dicendo che queste cifre non saranno ripetute nel 2013, visto che le stime sono nettamente inferiori assestandosi sui 4,175 miliardi di dollari. Ci sarà un momento in cui Activision tornerà a crescere ulteriormente rispetto ad oggi, oppure il 2012 è stato il picco di guadagni più alto che l'azienda raggiungerà mai?

Il CEO Bobby Kotick ha speso parole di elogio per la performance dell'azienda: "Abbiamo realizzato un quarto trimestre e un anno da record. Nel 2012 abbiamo generato approssimativamente 5 miliardi di dollari di incassi, un margine di guadagno operativo del 34% ed una crescita del 27% di redditività per azione rispetto allo scorso anno. Abbiamo anche aumentato il cash flow operativo del 41%."

Dati molto impressionanti: Activision continua a sfruttare a dovere le proprie IP in un mercato dei giochi retail che per molti versi sta attraversando un periodo di crisi. Kotick ha anche fornito altre informazioni per mostrare l'eccellente performance di Activision. "Negli USA e in Europa, siamo stati il 1° publisher sul mercato retail, il 1° sul mercato in generale, il 1° nel settore console e il 1° nel settore PC. E siamo stati anche n. 1° come publisher digitale indipendente occidentale e n.1° in quanto alla categoria dei MMORPG basati su abbonamento mensile.

Secondo Bobby Kotick, Activision nel 2012 è stato il 'primo publisher nella categoria dei MMORPG basati su abbonamento mensile'.

Va notato che, con le sue parole attentamente misurate, Kotick ha appositamente evitato di confrontarsi con i publisher cinesi, coreani e giapponesi, oltre che con la russa Wargaming.net. Anche essere numeri uno nella categoria dei "MMORPG basati su abbonamento mensile" non significa molto, visto che quasi tutti gli altri MMORPG sono basati sul modello free to play. Il quadro è già abbastanza roseo per Activision, non c'è bisogno di indorare la pillola ritagliando le frasi su misura.

"Abbiamo già affrontato transizioni molte altre volte e siamo preparati a farlo di nuovo - Bobby Kotick "

Molta attenzione è stata riservata alla rapida crescita di Skylanders. " Skylanders, la nostra nuova serie che unisce videogiochi e giocattoli, ha venduto finora più di 100 milioni di giocattoli e generato incassi per circa 1 miliardo di dollari. Pochi giorni fa Activision Publishing ha rivelato il terzo gioco nella serie di Skylanders, in arrivo per fine 2013. Sebbene ci siano nuovi competitor pronti ad entrare nella categoria e alcuni rallentamenti generati da una performance meno brillante del previsto da parte del Wii U, restiamo entusiasti per quanto riguarda il futuro di Skylanders."

Prima abbiamo sentito EA dire che il Wii U non è una console "next-gen", e ora il CEO di Activision ne cita le vendite a rilento. Nintendo non sembra ottenere molto supporto dai publisher third party occidentali in questo momento.

Kotick ha poi usato parole di cautela: "Sappiamo che il 2013 sarà un anno di transizione, in quanto entreremo nel nono anno della corrente generazione di console. Affrontiamo nuove minacce provenienti dai nuovi business model e dobbiamo competere con nuovi attori del mercato. Non siamo immuni alle dinamiche di mercato sfavorevoli ma abbiamo già affrontato transizioni molte altre volte e siamo preparati a farlo di nuovo."

Come fa un nuovo business model a rappresentare una "minaccia"? Se funziona, teoricamente funziona per tutti ed è un bene per il mercato; se non funziona, non rappresenta una minaccia. Forse Kotick si riferisce a business model (come il free to play) che finora hanno dimostrato di funzionare molto bene, ma che sfortunatamente Activision non ha ancora impiegato e che quindi per l'esperienza di Activision sono ancora un'incognita. La domanda allora è: se questi nuovi modelli funzionano talmente bene da rappresentare una "minaccia" per Activision, il publisher non dovrebbe forse cominciare a sperimentare e adottarli?

Skylanders ha venduto finora più di 100 milioni di giocattoli e generato incassi per circa 1 miliardo di dollari

Il Chief Financial Officer Dennis Durkin ha approfondito l'analisi sul 2013: "La nostra lineup di prodotti graviterà intorno alle nostre quattro serie principali: Call of Duty, Skylanders, World of Warcraft e StarCraft. Sarà anche un anno di investimenti continui e significativi in numerose nuove proprietà intellettuali a lungo termine e quindi non calcolate nel bilancio 2013, incluso il nuovo universo di Bungie, Call of Duty Online per il mercato cinese e il nuovo MMO di Blizzard." Il che significa che nessuno degli ultimi tre titoli uscirà nel corso del 2013, o almeno che Activision non ne è sicura a sufficienza da inserirli nelle previsioni finanziarie di quest'anno.

"Per Call of Duty pianifichiamo una release principale nel quarto trimestre, con vendite in ribasso rispetto al 2012 - Dennis Durkin "

Durkin ha poi proseguito dicendo: "Per l'anno 2012 il solo Diablo III ha contribuito per più di 20 centesimi di dollaro di guadagno per ogni azione. Quest'anno, le nostre previsioni per Blizzard includono la release a marzo dell'espansione per Starcraft II, Heart of the Swarm, e poi un titolo aggiuntivo. Per Call of Duty, coerentemente con le nostre pratiche stabilite, pianifichiamo una release principale nel quarto trimestre, con vendite in ribasso rispetto al 2012."

Activision ha raggiunto il picco delle vendite di Call of Duty anni fa e si attende che il 2013 sia ancora in calo rispetto allo scorso anno. Quando si rilascia una nuova versione del gioco ogni anno, è difficile continuare a segnare un record dopo l'altro. Le nuove console potrebbero aiutare in tal senso ma probabilmente usciranno troppo tardi per avere un impatto sull'anno in corso, ammesso che Activision abbia una versione del gioco pronta come titolo di lancio.

Perché le nuove console numericamente non peseranno molto sul 2013? Diamo un'occhiata ai dati. Supponendo che una nuova console esca a novembre, è molto improbabile che riesca a vendere più di un paio di milioni di unità entro la fine dell'anno, ma diciamo che il successo travolgente la spingerà a venderne 5. Vendere un gioco alla metà di quegli acquirenti sarebbe un traguardo incredibile, e significherebbe vendere 2,5 milioni di copie. Siccome un Call of Duty vende mediamente quasi 10 volte tanto, è chiaro che l'uscita delle nuove console non rappresenterà un fattore determinante per il 2013 di Call of Duty. Certo, potrebbe aiutare se tutto andasse straordinariamente bene, ma le aziende tendono a non fare mai previsioni straordinariamente ottimistiche, perché ai mercati piace quando un'azienda supera le proprie previsioni, e piace molto meno quando invece non le raggiunge.

Activision si attende notevoli risultati dalla diffusione di Call of Duty in Cina.

Mike Morhaime, CEO di Blizzard, ha aggiunto alcuni dettagli sui propri prodotti: "World of Warcraft ha totalizzato più di 9,6 milioni di giocatori, leggermente in ribasso rispetto al trimestre precedente. La maggior parte del calo è provenuto calla Cina, mentre i subscriber occidentali sono rimasti relativamente stabili." Successivamente Morhaime ha aggiunto: "Rispetto alla Cina, nonostante il calo di sottoscrizioni, bisogna notare che il livello di interazione con gli elementi 'core' del gioco è aumentato, il che lascia supporre che il livello di coinvolgimento dei giocatori 'core' sia aumentato".

Quindi gli abbonamenti mensili a WoW stanno diminuendo ma i giocatori che restano sono più coinvolti e attivi. Da un certo punto di vista questo dato è sostenibile, se i guadagni riescono a rimanere stabili o persino ad aumentare grazie alla vendita di goodies digitali ai giocatori più fedeli e di lunga permanenza. Prima o poi, però, al calo degli utenti corrisponderà un calo dei guadagni. Il dato chiave comunque è che World of Warcraft ha già apparentemente esaurito la spinta vitale di Mists of Pandaria e sta ricominciando a perdere utenti (almeno in Cina), anche se l'erosione non è ancora a livelli allarmanti.

"Sono nell'industry da 22 anni e ogni volta che c'è stato un cambio generazionale abbiamo visto il costo dello sviluppo di giochi aumentare - Bobby Kotick "

Un analista recentemente ha chiesto a Kotick se il costo di sviluppo dei giochi aumenterà per i giochi next-gen e la risposta è stata molto chiara: "Sono nell'industry da 22 anni e ogni volta che c'è stato un cambio generazionale abbiamo visto il costo dello sviluppo di giochi aumentare." L'incremento dei margini di guadagno per i titoli next-gen dipenderà allora dalla vendita dei DLC, non dalla riduzione dei costi di sviluppo. Finché le nuove console non avranno una base installata di decine di milioni di unità, i margini dei titoli next-gen saranno inferiori a quelli che si hanno sui titoli attuali, mentre i costi di sviluppo saranno maggiori. Inutile dirlo, non si tratta di una buona combinazione.

Le azioni di Activision si muovono tra i 10,50 dollari e i 12,50 da ormai parecchi anni, ma dopo gli ultimi report hanno raggiunto quota 13,41, realizzando un balzo in avanti dell'11%. L'analista Michael Patcher ha previsto un obiettivo a lungo termine di 19 dollari di valore per ogni azione di Activision, maggiore del picco massimo raggiunto cinque anni or sono. È difficile immaginare come tale target possa essere raggiunto, a meno che le aziende in ambito gaming non subiscano un apprezzamento in generale da parte degli investitori nel prossimo futuro. Forse, se le nuove console avranno molto successo al lancio e se il nuovo gioco Bungie sarà un blockbuster in quanto a vendite...

Destiny riuscirà ad attirare un pubblico significativamente diverso da quello di Call of Duty oppure ne cannibalizzerà l'utenza?

Nel frattempo il messaggio generale di questo report sui guadagni è che Activision è stata molto attenta con le sue mosse di strategia globale. L'azienda è ancora quasi assente nel settore dei giochi mobile, e non si aspetta di farvi un ingresso particolarmente significativo nel corso del 2013. Fino ad ora Activision si è dimostrata contraria all'idea di trasformare World of Warcraft in un massive basato sul modello free to play, una decisione che potrebbe essere azzeccata, visto che il cambiamento sarebbe enorme e non è scontato che sia indolore.

Dove sono dunque le maggiori occasioni di crescita? Sono nel nuovo titolo di Bungie, nel nuovo MMO di Blizzard e in Call of Duty in Cina, senza dubbio. Ma ognuno di questi progetti solleva anche degli interrogativi, ovviamente. Destiny riuscirà ad attirare un pubblico significativamente diverso da quello di Call of Duty oppure ne cannibalizzerà l'utenza? Il nuovo massive di Blizzard riuscirà ad attrarre i giocatori degli altri MMO oppure si limiterà a "travasare" l'utenza di World of Warcraft? I giocatori cinesi accoglieranno Call of Duty Online con entusiasmo?

"Il 2012 di Activision è stato ottimo e anche il 2013 sembra piuttosto positivo in prospettiva"

A tutti questi interrogativi si aggiungono quelli sul futuro del mercato console, e in particolare sulla capacità degli hardware next-gen di riportare il mercato ai picchi del 2008. Activision è in gran forma al momento, con miliardi di dollari di denaro cash e quattro grandi brand che generano vendite straordinarie. Di quei quattro brand, però, tre sono ormai veterani dell'industria: riusciranno a rimanere su questi livelli o cominceranno a declinare lentamente? Il successo delle nuove console potrebbe essere fondamentale per il futuro di Activision. L'azienda potrebbe scegliere di diversificare realizzando delle acquisizioni o potrebbe tenere le riserve di denaro in cassa per affrontare eventuali tempi più duri, o ancora per portare a termine acquisizioni strategiche di più ampio respiro.

Il 2012 di Activision è stato ottimo e anche il 2013 sembra piuttosto positivo in prospettiva. Il quadro di lungo termine per l'azienda dipende molto dal futuro del mercato console e di quello degli MMO, mentre il settore mobile non sembra avere un gran potenziale per l'azienda. Un'altra potenziale mossa interessante per Activision potrebbe essere una grande acquisizione, come ad esempio Take-Two. Di certo alla casa di CoD non mancano i soldi per portare a termine un simile affare o qualche altra mossa ambiziosa del genere. Vedremo quale sarà la strategia che i vertici dell'azienda imposteranno.

Per ora, Activision si aspetta comunque di realizzare per il 2013 vendite inferiori a quelle dell'anno scorso. Il ritorno alla crescita è previsto solo per il 2014, se i nuovi progetti andranno a buon fine e le nuove console otterranno il dovuto successo, e se al contempo i titoli ormai "classici" dell'azienda non declineranno troppo in fretta. Quando si è in prossimità del picco della montagna, arrampicarsi ancora più in alto è una missione molto difficile...

Traduzione a cura di Luca Signorini.