AereA - recensione
Un dungeon crawler di cui non si sentiva la mancanza.
Un action-RPG "alla Diablo" che abbia come filo conduttore la musica? Davvero niente male come idea, ci siamo detti quando abbiamo visto per la prima volta AereA. Già immaginavamo attacchi e combo a tempo di musica, armi che a seconda dello strumento a cui assomigliavano avrebbero tirato fuori chissà quali attacchi speciali.
Niente di tutto questo, purtroppo. AereA è un dungeon crawler a dir poco anonimo e decisamente monotono. È anche pieno di bug e glitch che non avrebbero richiesto grande lavoro per essere eliminati. Purtroppo invece sono rimasti e hanno messo i bastoni tra le ruote al nostro speranzoso test.
Lo stile grafico ricorda quello dell'ottimo Torchlight, con personaggi dalle proporzioni non proprio realistiche, vestiti come banditori d'asta dell'800 o venditori di biglietti del circo. Anche le ambientazioni, che ricalcano gli stereotipi del genere, mantengono lo stesso stile e vengono esplorate con la canonica visuale "a volo d'uccello". Ovviamente il livello di dettaglio non è neanche minimamente paragonabile a quello offerto dal titolo Blizzard, anzi siamo decisamente sotto alla media.
Sulla trama, meglio sorvolare: oltre ad essere abbastanza sconclusionata, non è neanche così originale. La musica c'entra ma è solo un pretesto per mandare a destra e a manca il protagonista alla ricerca di oggetti che gli NPC non possono (ovviamente) cercare da soli. Tra l'altro le missioni secondarie offerte iniziano a ripetersi già dopo la prima ora di gioco. Ma andiamo con ordine.
Si inizia scegliendo quale delle quattro classi disponibili è quella che fa più al caso nostro. Anche qui niente di nuovo: mago per gli attacchi a distanza, guerriero per quelli da mischia, ecc.. Scelto l'eroe di turno si inizia con le solite incursioni in foreste incantate in cui vivono ragni e scorpioni, e fogne infestate da ratti giganti.
Tutti i personaggi possono utilizzare un attacco principale e un'abilità specifica che consuma punti magia. Questi possono essere ripristinati con oggetti specifici che si recuperano dai cadaveri dei nemici o acquistati nell'immancabile negozio gestito dal maledetto commesso senza scrupoli, al quale non frega nulla della nostra missione. Gli affari sono affari.
Non ci crederete ma andando avanti nel gioco si sale di livello e indovinate un po'? Esatto, ad ogni passaggio si guadagna qualche nuova abilità o si migliorano le statistiche di base. Esaltante, vero? Alcuni poteri possono poi essere acquisiti recuperando dei tomi nascosti nei livelli. Tali poteri sono legati ad elementi come il fuoco, il fulmine e via dicendo.
Ogni meccanica di gioco di AereA puzza di naftalina. Non esiste un singolo elemento in grado di distinguere questo titolo dagli altri e il tutto risulta fin troppo semplificato, anche per chi non ha mai avuto a che fare con un vero e proprio dungeon crawler. Da quanto tempo non sentite parlare di un gioco nel quale non si può proseguire se non si sono eliminati tutti i nemici in una stanza?
Come se non bastasse, in più di un'occasione ci siamo imbattuti i bug che ci hanno costretto a ricaricare il salvataggio. Una porta che non si apriva o un oggetto che improvvisamente spariva impedendoci così di risolvere un semplice enigma, sono stati questi gli ostacoli che ci siamo trovati di fronte durante il testo e francamente in un gioco strutturalmente così semplice sono del tutto inaccettabili.
Come ciliegina sulla torta, il multiplayer che avrebbe potuto in parte salvare la situazione è stato inspiegabilmente limitato a partite in locale. Non c'è possibilità di giocare in coop online e questa è un'altra mancanza non da poco. L'avventura principale non è poi delle più longeve e può essere portata a termine in meno di 10 ore, che per certi versi sono anche troppe vista la ripetitività del gameplay.
Sinceramente non sappiamo proprio a chi raccomandare AereA. I giocatori più navigati non abbandoneranno certo Diablo 3 per un titolo del genere e per i più giovani le alternative su PS4 non mancano di certo.