Affonda la Flotta - recensione
Come battaglia navale, ma con qualche power-up che non ti aspetti.
Affonda la Flotta è un titolo ambizioso sino all'eccesso, certamente nato nel corso di un brainstorming condotto da personalità megalomani e afflitte da gravi smanie di onnipotenza. Può sembrare ironia spicciola, un simpatico espediente per risolvere brillantemente l'introduzione della recensione, ma non è affatto così. Sperare infatti di attirare potenziali acquirenti, proponendo in forma digitale un passatempo che per essere fruito non necessita di altro, se non di un foglio di carta e un paio di penne, rasenta certamente la follia.
Bisogna riconoscerlo: non si tratta di una pura, semplice e asettica conversione in poligoni e texture. Gli sviluppatori hanno introdotto qualche feature inedita, si sono spesi nella realizzazione di diverse modalità di gioco, hanno cercato in tutti i modi di far levitare la potenziale longevità del titolo infarcendo di sbloccabili la loro creatura, senza dimenticare il coinvolgimento dell'Hasbro Game Channel, applicazione disponibile anche su Xbox One e PlayStation 4, che converte il punteggio dei giocatori in piccoli premi digitali.
Non fatevi strane idee, comunque. Affonda la Flotta non osa stravolgere le meccaniche che sin da tempi ancestrali governano e regolano ogni scontro tra imbarcazioni avversarie. La modalità classica, manco a dirlo, è ovviamente presente in tutta la sua fascinosa aderenza alla tradizione. Come di consueto, dopo aver schierato il proprio manipolo di imbarcazioni lungo la griglia, un turno dopo l'altro si cerca di avere la meglio sull'avversario lanciando un singolo siluro sulla coordinata richiesta. C'è un minimo di strategia, ovviamente, ma va da sé che il fattore fortuna giochi un ruolo tutt'altro che secondario.
L'alternativa, moderna e inedita, si chiama Clash at Sea e costituisce l'ossatura della campagna che si sviluppa attraverso una trentina di livelli. Ad ogni turno, i giocatori ricevono ben tre colpi di cannone e altrettante cariche a salve, utili unicamente per svelare il contenuto della casella selezionata. A donare al tutto un'insospettabile profondità tattica, la possibilità di risparmiare i missili in possesso e accumularli. Ciò dà modo di avere maggior potere di fuoco in precisi momenti della partita, ma anche di sfruttare i poteri speciali associati a ciascun vascello che, come prevedibile, per l'attivazione richiedono un determinato quantitativo di risorse da sacrificare.
Il sottomarino, per esempio, può utilizzare il sonar per individuare i nemici all'interno di una precisa area della mappa. La portaerei, grazie ai caccia parcheggiati sulla sua pista, può attaccare un nutrito numero di caselle nello stesso turno. Il cacciatorpediniere si avvale di mine che, se vanno a segno, possono apportare danni a tutto ciò che si trova nelle immediate vicinanze.
All'atto pratico, i power-up di cui godono le navi apportano due significative variazioni all'approccio classico alla battaglia navale. Da una parte, come già anticipato, dona un maggior spessore strategico, assottigliando il peso del fattore fortuna nell'economia delle partite. Attaccare sfrontatamente, consumando del tutto le risorse in proprio possesso, in certi momenti può avere la stessa efficacia di un progressivo accumulo in vista dello sfruttamento di un potere speciale. D'altra parte, questa feature rende ogni alterco estremamente più rapido e vario. Basta la mossa giusta, nel momento giusto, per ribaltare completamente l'andamento dello scontro.
A insaporire ulteriormente la produzione troviamo i vari obiettivi che dovrete completare per superare i livelli proposti nella campagna principale. Nei panni dell'ufficiale in erba, dovrete affrontare pirati ed eserciti nemici di ogni tipo, preoccupandovi, di volta in volta, di annientare le forze nemiche senza ulteriori grattacapi, eliminarle entro un certo numero di turni, cavarvela contando su un numero di colpi da sparare drammaticamente inferiore rispetto all'avversario.
Naturalmente gameplay e feature vengono riproposte anche in salsa multiplayer sia locale che online. Nel primo caso, se si recupera l'ancestrale piacere di insultarsi vicendevolmente per ogni colpo andato a segno, non va sottovalutata la scocciatura di dover condividere un unico schermo sia durante la fase di fuoco, che durante lo schieramento delle truppe. Online, invece, bisogna fare i conti con una cronica assenza di giocatori pronti alla sfida. Bisogna avere tanta pazienza e fortuna ma quantomeno, una volta superato l'ostacolo matchmaking, tutto fila liscio come l'olio.
A rovinare l'esperienza, seppur solo parzialmente, ci pensa qualche sbavatura nel bilanciamento tra le fazioni selezionabili nelle partite a più giocatori. Quella dei robot, infatti, gode chiaramente dei bonus migliori, rendendone la scelta praticamente obbligata, nel caso in cui si voglia un vantaggio tutt'altro che ignorabile, o la completa esclusione dalla competizione, quando invece si desidera uno scontro ad armi pari.
Affonda la Flotta è un'interessante trasposizione in salsa videoludica di battaglia navale. Le modalità presenti, così come l'introduzione delle abilità speciali associate a ciascun vascello, donano al gioco un insospettabile profondità e longevità. Non serve sapere altro per decidere se approfittare o meno dell'offerta, frutto dell'unione di Hasbro con Ubisoft.
Chi vuole rivivere con un pad tra le mani gli emozionanti scontri scanditi dall'alternarsi di esclamazioni quali "acqua" e "colpito e affondato", non potrà certo ignorare la presenza di questo titolo sugli store digitali di Xbox One e PlayStation 4. Tutti gli altri potranno continuare ad armarsi di carta e penna. Volendolo, del resto, nulla vi vieta, anche in assenza di televisori e console, di adattare il gioco classico alle novità introdotte nella modalità Clash at Sea.