After Burner Climax
Testosterone ad alta quota.
Ogni stage inoltre avrà fortunatamente una durata limitata, non più di venti minuti calcolando tutto, così che sia possibile riposare adeguatamente polpastrelli e occhi dopo ogni tentativo di ottenere l’ambito perfect score. Se riuscirete infatti a raggiungere determinati obiettivi verranno sbloccati dei livelli aggiuntivi, in grado di adeguare il grado di sfida complessivo di After Burner alla vostra raggiunta perizia nel controllo del velivolo.
Non che effettivamente ci sia molto da imparare, grazie all’eleganza e alla complessiva semplicità dei controlli: sfruttando la mitragliatrice per gli obiettivi più vicini e una rinfrescante salva di missili per tutti gli altri, prenderete così ben presto possesso delle “approfondite” tecniche di combattimento richieste per riuscire a venire a capo del gioco.
Una menzione particolare merita però l’utilizzo di quest’ultimi, in quanto per utilizzarli con la dovuta efficacia è necessario marcare (o meglio timbrare) in maniera similare a Panzer Dragon il proprio obiettivo, per poi premere il pulsante di sparo nel momento in cui riteniate che lo sfortunato avversario abbia vissuto abbastanza.
È tutto un gioco di ritmo piuttosto che di vera e propria abilità: una volta impressi nella vostra mente i pattern dei nemici, tutto quello che dovrete fare sarà infatti sparare i vostri colpi con la giusta tempistica così da ottenere un perfect score alla fine di ogni stage. Semplice, efficace e dannatamente assuefante.
Giusto per donare un po’ di varietà al tutto, è presente inoltre uno speciale indicatore denominato Climax Mode, che ogni qualvolta raggiungerà il suo picco vi permetterà di attivare una sorta di slow motion dove dovrete approfittare del temporaneo rallentamento di tutto quello che vi attornia per seminare morte e distruzione senza colpo ferire; in quei brevi e adrenalinici istanti potrete addirittura marcare più nemici alla volta, dando vita a devastanti combo in grado di dare dei significativi incrementi al vostro score finale.
Ciliegina sulla torta è infine la possibilità di utilizzare dei crediti virtuali (nient’altro che le famose monete del cabinato) per proseguire nella missione dopo ogni vostra dipartita: niente di eccezionale, ma tutto fa brodo soprattutto quando si richiamano le leggendarie atmosfere da sala giochi; a differenza della versione originale potrete però variare anche alcuni parametri relativi alle principali caratteristiche del titolo, così da rendere più abbordabile e meno suicida la vostra avventura fra i cieli.
Purtroppo, là dove After Burn Climax avrebbe potuto chiudere con il botto, manca il bersaglio in maniera clamorosa, seppur prevedibile conoscendo la natura budget del titolo: non è infatti prevista nessuna modalità multiplayer e i devoti del co-op sanno benissimo quanto sarebbe potuto essere devastante questo gioco se vissuto in compagnia di un socio di volo. Ogni lasciata è persa e non c’è nient’altro da fare.
La longevità quindi si riduce drasticamente ai meri tentativi di raggiungere il punteggio perfetto, giudice intoccabile in grado di valutare senza se e senza ma la vostra prestazione alla luce degli avversari abbattuti.
Un prezzo forse non esattamente a buon mercato (800 Microsoft Points pari a € 9.60), visto il valore complessivo dell'esperienza che vi viene proposta e il suo finale davvero pessimo, vengono così solo parzialmente giustificati considerando la dose di adrenalina che il volare per i cieli a folle velocità saprà regalarvi. Difficilmente i più frenetici riusciranno a tenere a freno il grilletto del loro joypad, ma la maggior parte dei piloti virtuali rischia invece di annoiarsi dopo poche, vibranti partite.
A metà del guado…