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Agatha Christie: The ABC Murders - recensione

Hercule Poirot alle prese con uno dei suoi casi più complessi e famosi.

Al pari di Assassinio sull'Orient Express e Dieci Piccoli Indiani, La Serie Infernale è tra i romanzi più noti e appassionanti della prolifica scrittrice Agatha Christie. Non è la prima volta che un'opera della giallista inglese viene tradotta in un videogioco per la gioia di fan e amanti di avventure grafiche. Ad essere precisi, non si tratta neppure del primo adattamento di The ABC Murders, titolo in lingua originale de La Serie Infernale per l'appunto. Già nel 2009 la piccola e sconosciuta Black Lantern Studios tentò l'impresa su Nintendo DS, fallendo miseramente il tentativo di proporre un titolo all'altezza della fonte d'ispirazione.

Questa volta, fortunatamente, le cose sono andate molto meglio, al punto di poter tranquillamente affermare di avere a che fare con un punta e clicca divertente, ben sceneggiato e consigliabile anche ai meno avvezzi al genere. Per quanto non esente da piccole imperfezioni, gli sviluppatori hanno saputo creare un'insospettabile varietà ludica, riuscendo al contempo a trasportare fedelmente personaggi e atmosfere descritte nel romanzo.

Senza grossi preamboli, l'avventura si apre in medias res, con un Hercule Poirot, che non ha certo bisogno di presentazioni nei pressi della prima scena del crimine. Un misterioso assassino, dopo aver mietuto la sua prima vittima, sembrerebbe sul punto di compiere una serie di efferati delitti seguendo una precisa sequenza. Toccherà all'investigatore di origini belga accettare la sfida lanciatagli apertamente dall'oscuro criminale, interrompere la scia di uccisioni e catturare il malvivente.

C'è modo e modo di risolvere un caso. A seconda di come condurrete un interrogatorio o analizzerete una scena del crimine, verrete premiati con un certo quantitativo di Punti Ego. La vanità di Hercule Poirot non è certo un mistero.

Nei panni del brillante investigatore vi troverete così ad esplorare diverse ambientazioni, per lo più divise tra loro e raggiungibili automaticamente proseguendo nella trama, in cerca di indizi e personaggi da interrogare. Un lavoro "d'ordinanza" per tutti gli utenti navigati, forgiati dal completamento di decine di giochi simili, ma non per questo privo di sorprese e momenti particolarmente riusciti.

Prendiamo, per esempio, gli interrogatori. Ereditando, seppur parzialmente e con meno efficacia, la lezione impartita da L.A. Noire, prima di approcciarsi a testimoni e indagati il nostro avrà la possibilità di farsi un'idea di chi ha di fronte osservandone la postura, l'abbigliamento, le espressioni del viso. Si tratta di un'operazione piuttosto meccanica, basta spostare il cursore nei pressi delle are sensibili, comunque in grado di avere il suo peso nel dialogo che inevitabilmente segue.

Sfruttando l'intuito di Poirot, difatti, potrete indirizzare la conversazione dove meglio crederete, effettuando le scelte più appropriate riguardo alle domande da sottoporre all'interrogato. Non si tratta di un metodo infallibile, (s)fortunatamente. Bisogna interpretare, comprendere, sviluppare un qual certo sesto senso.

Ogni location è slegata dalle altre. Le successive si renderanno accessibili non appena avrete risolto tutti gli enigmi necessari al proseguo della trama.

Le cose, difatti, possono anche mettersi male. Nel caso in cui non riusciate ad entrare in empatia, potreste venire rimbalzati o depistati da chi vi sta di fronte. Nulla di compromettente o definitivo, ovviamente. Per superare l'impasse dovrete adottare una nuova strategia, cercando il modo migliore per convincere, quando non costringere coattamente, i testimoni a rivelare ciò che sanno e hanno visto.

Altra feature che dona un minimo di originalità ad Agatha Christie: The ABC Murders sono le frequenti ricostruzioni del caso, utili per fare il punto della situazione e definire le tappe successive. Ciò avviene in due modi differenti. Il primo, tramite uno specifico menù, si avvale sostanzialmente di prove e testimonianze raccolte per supportare una o più tesi che andranno poi dimostrate. Il secondo, invece, attiva una scena d'intermezzo in cui dovrete scegliere di volta in volta l'opzione migliore in base agli indizi raccolti, indispensabile per la ricostruzione ideale della scena del delitto.

Per il resto, il gioco si comporta come una qualunque avventura grafica che predilige la risoluzione di enigmi alla raccolta e all'utilizzo di oggetti. Combinazioni da dedurre, scatole da aprire scovando e comprendendone il meccanismo: ogni oggetto va prima analizzato e osservato, poi manipolato e manovrato di conseguenza.

Ad aiutare nelle indagini l'instancabile Poirot troviamo Arthur Hastings, una sorta di Watson con ancor meno intuito ma con la spiccata capacità di eseguire con diligenza tutti gli ordini del suo superiore.

Anche la sceneggiatura, come già anticipato, è tra i punti di forza di Agatha Christie: The ABC Murders. La pacatezza e la galanteria solita di Poirot, persino la sua vaga vanità, sono ben riprodotte. Il plot è fedele a quello del romanzo, caratteristica che forse rovinerà il colpo di scena finale ai conoscitori dell'opera di riferimento, ma in generale anche questo è un bene. Tutti i personaggi sono ben tratteggiati e la piacevole colonna sonora aiuterà l'immersione in una storia di mistero e delitti ambientata nell'Inghilterra degli Anni '30.

Delude invece l'art design, raffazzonato e poco attento ai dettagli. Se le ambientazioni si salvano grazie alla generosità di particolari che le caratterizzano, il toon shading utilizzato dà vita a personaggi poco gradevoli, persino goffamente mossi da animazioni certamente non all'altezza delle aspettative. Una sbavatura certo perdonabile per certi versi, ma che purtroppo mortifica e non di poco le ambizioni del prodotto.

Tirando le somme, Agatha Christie: The ABC Murders è un'avventura grafica ben più che discreta, capace al contempo di riproporre fedelmente trama, personaggi e atmosfera del romanzo La Serie Infernale. Pur non rivoluzionando il genere, propone alcune idee originali e intriganti, ben integrate a quello che resta, in ogni caso, un gameplay piuttosto classico.

Nonostante l'avventura sia incentrata su interrogatori e risoluzione di enigmi, avrete a disposizione un inventario da cui richiamare i pochi oggetti che dovrete utilizzare per risolvere il caso.

Tuttavia, se da una parte le ambientazioni a compartimenti stagno deluderanno chi è solito risolvere puzzle considerando mappe piuttosto ampie, meritano un sincero plauso le meccaniche che riproducono, con insospettabile efficacia, tutte le tecniche deduttive con cui un ispettore, in questo caso l'amabile Poirot, risolve i casi avvalendosi caparbiamente di testimonianze e indizi raccolti.

Agatha Christie: The ABC Murders è allora un gioco consigliato agli amanti delle avventure grafiche e non solo. Non sarà destinato ad entrare nella storia ma è in grado d'intrattenere e divertire con disarmante semplicità anche chi non ha mai gradito i ritmi blandi dei punta e clicca, soprattutto grazie alla brillantezza della sceneggiatura e alla sagace simpatia del protagonista.

7 / 10
Avatar di Lorenzo Fazio
Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.

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