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Aliens: Colonial Marines

Escono - ancora - dalle fottute pareti.

La potenza del fuoco umano appare ancora una volta inadeguata per fronteggiare la minaccia, obbligando il contingente terrestre ad una seconda ritirata all'interno di un deposito d'armi. Un palliativo temporaneo, nel tentativo disperato di trovare una via di fuga da un attacco che ormai sembra destinato ad avere il sopravvento.

Le enormi porte blindate non bastano a bloccare l'inseguimento nemico. Gli alieni si infiltrano nello stabilimento grazie ai condotti di ventilazione (qualcuno in sala vocifera compiaciuto "Escono dalle fottute pareti"), riuscendo ad eludere in men che non si dica le torrette automatiche piazzate nei punti più sensibili. La battaglia riparte, e proprio a questo punto Pitchford illustra una delle feature più interessanti dell'IP: la cosiddetta modalità cooperativa drop-in/drop-out, che permette ad altri 3 giocatori di accedere alla partita in corso (e parimenti di abbandonarla) senza la necessità di caricare un checkpoint precedente e in qualsiasi punto della campagna single player.

L'ultimo atto di questa lotta per la sopravvivenza, che ora vede impegnati 4 giocatori in cooperativa, si snoda all'interno di un enorme deposito mech: questa volta però la fortuna volge il proprio sguardo altrove, e proprio quando la situazione parrebbe dar adito ad un barlume di speranza per i "buoni", un'enorme regina alien sfonda una porta d'acciaio e travolge l'intero campo di battaglia e stringe i propri artigli in una presa mortale intorno al corpo del protagonista. La gioia per gli occhi di chi, come il sottoscritto, ha trascorso interi pomeriggi sulle pellicole di Scott.

Se da un punto di vista narrativo possiamo dormire sonni tranquilli, considerata la presenza di Bradley Thompson e David Weddle (Star Trek, Battlestar Galactica, The Twilight Zone) ai timoni della sceneggiatura, l'impianto tecnologico emerso dalla seduta odierna appare convincente e solido, con modelli dettagliati e fluidi nelle animazioni e con un frame rate robusto anche nelle situazioni più concitate (inutile sottolineare come la presenza dei nemici su schermo sarà destinata ad aumentare con il progredire della storia).

L'esperienza di gioco si preannuncia sin da ora claustrofobica ed immersiva, nonché estremamente fedele alle omonime produzioni cinematografiche da cui l'IP trae ispirazione. Aliens: Colonial Marines sarà disponibile per PC, PlayStation 3, Xbox 360 e WiiU (un annuncio, quest'ultimo, particolarmente a cuore a Pitchford, che ha più volte sottolineato le potenzialità di tale sistema di gioco - nonché l'entusiasmo e l'onore di essere uno dei primi sviluppatori third party associati) a partire dalla primavera del 2012.

Se dare la caccia agli alieni è la vostra passione e pensate di essere abbastanza coraggiosi per tornare a visitare le rovine minacciose di Hadley's Hope, fareste meglio a riservarvi del tempo libero per la prossima primavera.

Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.
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Aliens: Colonial Marines

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, PC

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