Aliens Vs Predator
Il male viene dall’oscurità.
Allo stato attuale, com’è facile intuire, il multiplayer propone dunque un’esperienza tutt’altro che equilibrata (ma parliamo pur sempre di una fase pre-alpha), capace però di rappresentare con assoluta fedeltà la realtà fantascientifica raffigurata da Ridley Scott.
Alla luce di quanto provato in occasione del nostro hands-on, infatti, Infestation e Predator Hunt sembrano però fare di questo squilibrio un punto di forza, mentre il Deathmatch si rivela purtroppo un massacro impari per chiunque decida prendere le parti del genere umano.
In Infestation, una variante del più noto "Last Man Standing", tutti i partecipanti, tranne uno, vestono i panni di un Marine, lasciando all’ultimo rimasto il ruolo dell’Alien.
Ogni Marine eliminato si tramuta poi in un Alien e di conseguenza l'esito della battaglia, con la scontata vittoria degli xenomorfi, non può essere evitato ma solo posticipato (anche alla luce dei respawn infiniti degli Alien).
In Predator Hunt l'azione si concentra invece sui Predator, con un solo esemplare della suddetta specie incaricato di far fuori tutti i Marine presenti all'interno della mappa, mentre quest'ultimi tentano di sopravvivere. Ogni qualvolta un giocatore riesce ad eliminare il Predator prende il suo posto, e l'obiettivo è dunque quello di totalizzare il maggior numero di uccisioni vestendo i panni del temibile cacciatore.
Com'è facile intuire queste due modalità riescono a ricreare, in tutto e per tutto, l'angosciante atmosfera delle pellicole cinematografiche, proiettando i giocatori in situazioni a dir poco intense e coinvolgenti tipiche del brand.
In Infestation, ad esempio, è facile ritrovarsi in mezzo ad un gruppo di Marine che, nel tentativo di coprire ogni direzione, si raggruppano spalla contro spalla, e in preda al panico sparano a ogni cosa si muova (una situazione che si ripeterà anche in una speciale modalità cooperativa aperta a 4 giocatori che, purtroppo, non abbiamo avuto modo di provare).
In Predator Hunt, invece, lo scontro è all'insegna del silenzio, mentre ogni singolo partecipante, nel tentativo di individuare il proprio nemico prima che sia troppo tardi, si muove lentamente controllando ogni più piccolo dettaglio dell'ambientazione.
La calma apparente si trasforma ovviamente in caos non appena il Predator si materializza davanti agli occhi del povero malcapitato.
un caos che nella maggior parte dei casi si rivela solo temporaneo, poiché dopo aver conquistato la sua preda il cacciatore torna nell'ombra in cerca di un nuovo bersaglio da massacrare.
Alla luce di tutto questo è dunque impossibile non provare un certo entusiasmo di fronte al lavoro svolto da Rebellion.
Nonostante evidenti squilibri e diversi aspetti della struttura ancora da ottimizzare, il titolo si preannuncia infatti perfettamente in grado di ricreare la stessa paura e lo stesso terrore che hanno contraddistinto ogni film della serie, regalando così un’esperienza assolutamente indimenticabile a qualsiasi appassionato del brand. In attesa di saperne di più non ci resta che invitarvi a restate su Eurogamer.it per i futuri aggiornamenti.