Aliens Vs Predator
Che la caccia abbia inizio!
Se siete fra coloro che hanno trascorso la propria adolescenza (e non solo) guardando i film appartenenti ai celebri brand cinematografici a cui si ispira Aliens Vs Predator, avrete probabilmente passato le ultime settimane cercando di rispondere ad un’unica, semplice domanda: Alien, Predator o Marine?
Il titolo non pone infatti alcun limite in questo senso, dandoci la possibilità di impersonare liberamente una qualsiasi di queste tre specie sia in single-player ma soprattutto in multiplayer, dove, confrontandoci con migliaia di altri giocatori, potremo determinare il nostro posto nell’affascinante catena alimentare messa a punto dai ragazzi di Rebellion.
Cosa ci riserva dunque quest’ambizioso prodotto?
Come accennato poc’anzi il vero punto di forza di AvP è senz’altro la presenza di tre razze giocabili, ognuna delle quali spicca per particolari caratteristiche e abilità uniche, apprezzabili nel dettaglio durante le tre diverse campagne proposte che forniranno una diversa prospettiva sull’unico filone narrativo.
Molti di voi saranno senz’altro a conoscenza delle spiccate differenze tra Alien, Predator e Marine, ma se non foste fra questi, le prossime righe vi saranno senz’altro utilissime.
Gli Alien, come da tradizione, sono la specie più poliedrica; tralasciando la loro ormai storica capacità di camminare su qualsiasi superficie, dispongono di letali attacchi corpo a corpo e di un pericolosissimo allungo con cui possono balzare, in un attimo, contro un nemico. A questo si aggiunge poi la capacità di vedere al buio, imprescindibile per sorprendere i nemici meno attenti.
I Predator, invece, uniscono una potenza fisica fuori dal comune, con un equipaggiamento futuristico in grado di garantire ottimi risultati anche contro ondate di Alien inferociti. A completare il quadro vi sono poi due letali artigli, imprescindibili per il corpo a corpo, un sistema di mimetizzazione, e un’agilità decisamente fuori dal comune, che conferisce loro il poter di spiccare grandi balzi in aria. Insomma, si tratta di cacciatori assolutamente perfetti, letali tanto a breve quanto a lunga distanza... anche i videogiocatori più esperti avranno sicuramente un sussulto ogni qualvolta se ne troveranno di fronte uno.
I Marine, infine, sono senza ombra di dubbio la “classe” più debole, nonostante possano contare su potenti armi da fuoco e un equipaggiamento in grado di sopperire parzialmente alle loro lacune sensoriali. Oltre a un sensore di movimento, utilissimo per individuare la posizione di eventuali nemici in arrivo, questi soldati possono infatti ricorrere ai flare e a una torcia per illuminare le zone più buie, limitando dunque al minimo le possibilità di subire un attacco a sorpresa.
Lo scarso equilibrio tra le diverse specie è dunque evidente, rivelandosi però determinante per ricreare la magica atmosfera delle pellicole cinematografiche a cui il prodotto si ispira.